Nel Napoletano. Il loro abbigliamento non sarebbe stato gradito ai gestori di un lido nel quale volevano pranzare con amici a Pasquetta. Sul caso è intervenuto anche il consigliere regionale Pasquale Di Fenza: «Vergognoso»

Prenotano un tavolo per dieci persone in un noto lido di Licola, frazione del Comune di Giugliano, per trascorrere insieme alle amiche la Pasquetta, ma all’ingresso vengono respinte perché il loro abbigliamento non è gradito ai gestori del locale. Ad essere censurate sono state le tute tigrate indossate da tre ragazze, che poi denunceranno su Tik Tok la discriminazione subita. «Una follia, in questo lido si può entrare nudi ma non con delle stampe sulla tuta», hanno evidenziato le ragazze sul social, aggiungendo che al momento della prenotazione non era richiesto alcun dress code per l’ingresso al lido. Numerosi i commenti degli utenti che hanno commentato il video. «Pure a me non fecero entrare – dice una donna -. Stavo vestita normalissima: jeans, tacchi e magliettina. Ma no, il jeans no». Un altro utente aggiunge: «L’anno scorso non ci volevano far entrare, eravamo in 30, perché uno di noi indossava una polo».

Sul caso è intervenuto anche il consigliere regionale Pasquale Di Fenza (Azione -Per) che ha definito l’episodio «vergognoso». «Se quanto testimoniato dalle giovani ragazze, e non c'è motivo per non crederle, dovesse corrispondere al vero, ci troviamo dinanzi ad una gravissima discriminazione basata sull'abbigliamento che è del tutto inaccettabile. Non è la prima volta – prosegue - che i gestori dei lidi di Varcaturo o Castelvolturno si rendono autori di iniziative simili. Negano l'accesso ai giovani per l'aspetto fisico o per l'abito che indossano. Chiediamo alla Polizia di Stato e al Comune di Giugliano di vigilare su queste strutture in quanto molte di esse operano in spregio alle norme del Testo Unico sulla Pubblica Sicurezza, negando prestazioni a domanda individuale». L’estate scorsa un venditore ambulante di gelati e cocco di Pozzuoli denunciò che gli negarono l’accesso a un noto stabilimento di Varcaturo perché non aveva «il fisico adatto».

Vai a tutte le notizie di Napoli

Se vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui.

Siamo anche su Instagram, seguici https://www.instagram.com/corriere.mezzogiorno/

2 aprile 2024 ( modifica il 2 aprile 2024 | 12:23)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

QOSHE - Licola, la denuncia di tre ragazze su TikTok: «Il lidoci ha negato l'accesso perché indossavamo tute tigrate» - Francesco Parrella
menu_open
Columnists Actual . Favourites . Archive
We use cookies to provide some features and experiences in QOSHE

More information  .  Close
Aa Aa Aa
- A +

Licola, la denuncia di tre ragazze su TikTok: «Il lidoci ha negato l'accesso perché indossavamo tute tigrate»

23 1
02.04.2024

Nel Napoletano. Il loro abbigliamento non sarebbe stato gradito ai gestori di un lido nel quale volevano pranzare con amici a Pasquetta. Sul caso è intervenuto anche il consigliere regionale Pasquale Di Fenza: «Vergognoso»

Prenotano un tavolo per dieci persone in un noto lido di Licola, frazione del Comune di Giugliano, per trascorrere insieme alle amiche la Pasquetta, ma all’ingresso vengono respinte perché il loro abbigliamento non è gradito ai gestori del locale. Ad essere censurate sono state le tute tigrate indossate da tre ragazze, che poi denunceranno su Tik Tok la discriminazione subita. «Una follia, in questo lido si può entrare........

© Corriere del Mezzogiorno


Get it on Google Play