L'artista: «In tanti mi stanno chiedendo di salvarlo. Lo chiedo al sindaco e alla giunta di Napoli»

«Ho parlato con gli abitanti di San Giovanni a Teduccio e di Barra. In più mi stanno scrivendo da ogni parte del mondo, tutti mi chiedono di fare qualcosa, di salvare il murale di Diego Armando Maradona». Lo street artist partenopeo Jorit, si era detto dispiaciuto dopo aver appreso qualche settimana fa che il murale del Pibe de oro da lui realizzato nel 2017 sulla facciata cieca di una delle due palazzine di edilizia popolare destinate ad andare giù con gli interventi di riqualificazione che il Comune grazie ai 106 milioni del Pnrr avvierà da venerdì prossimo nel «Bronx» di San Giovanni a Teduccio. Ma aveva aggiunto anche che «la cosa importante è che le persone abbiano case confortevoli in cui vivere».

Non cambia idea l’artista, ma lancia una proposta al sindaco e all’assessora comunale all’Urbanistica per salvare il murale del fuoriclasse argentino. «Manteniamo in piedi solo la parte dell’edificio dove c’è il murale di Diego, che una volta ristrutturata potrebbe ospitare le associazioni e i comitati del quartiere, anch’io potrei realizzare all’interno uno studio d’arte. Oppure qui si potrebbero trasferire gli uffici comunali, che pure sono previsti, anziché realizzare un nuovo palazzo di cinque piani. Secondo me la proposta è fattibile, anche perché – dice Jorit – questa era l’idea iniziale del Comune prima che il progetto cambiasse. Ovviamente di tratta di una scelta politica, ma non cambierebbe nulla per le persone del posto, che avrebbero comunque delle case nuove, e oltre alle case si salverebbe pure il murale: sarebbe un arricchimento per tutti. L’idea – conclude - è un po' quella di Scampia: abbattere tutto e lasciare soltanto un simbolo del passato».

Sul destino del murale di Maradona, il più grande al mondo mai realizzato, si sono già espressi sia il sindaco Gaetano Manfredi che l’assessora all’Urbanistica Laura Lieto incontrando due settimane fa i residenti di via Taverna del Ferro. Durante la riunione a Palazzo San Giacomo si discusse del cronoprogramma degli interventi, delle modalità per agevolare il trasferimento delle famiglie nelle nuove abitazioni, e anche del murale. «L’idea - spiegò Manfredi - è di realizzare un processo partecipativo che coinvolga gli abitanti sia nella fase di demolizione del murale, che avverrà alla fine del cantiere prevista per il 2027, sia nella fase di realizzazione nel nuovo quartiere di una nuova opera dedicata sempre a Maradona coinvolgendo lo stesso Jorit». Che nel frattempo lancia la sua controproposta all’amministrazione comunale.Â

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30 gennaio 2024

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Murale di Maradona, la proposta di Jorit: «Nonabbattiamo quella parte di edificio per le associazioni e uno studio d'arte»

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30.01.2024

L'artista: «In tanti mi stanno chiedendo di salvarlo. Lo chiedo al sindaco e alla giunta di Napoli»

«Ho parlato con gli abitanti di San Giovanni a Teduccio e di Barra. In più mi stanno scrivendo da ogni parte del mondo, tutti mi chiedono di fare qualcosa, di salvare il murale di Diego Armando Maradona». Lo street artist partenopeo Jorit, si era detto dispiaciuto dopo aver appreso qualche settimana fa che il murale del Pibe de oro da lui realizzato nel 2017 sulla facciata cieca di una delle due palazzine di edilizia popolare destinate ad andare giù con gli interventi di riqualificazione che il Comune grazie ai 106 milioni del Pnrr avvierà da venerdì prossimo nel «Bronx» di San Giovanni a Teduccio. Ma aveva aggiunto anche che «la cosa importante è........

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