Sentita omelia sulla violenza di genere dell'arcivescovo di Napoli al GesÃ¹ Nuovo:Â Â«I discorsi non bastano piÃ¹Â»

L'arcivescovo Battaglia sull'altare del GesÃ¹ Nuovo

Â«Maria, madre di ogni madre, prega per la tua amata NapoliÂ». Centinaia di persone, questa mattina nella Chiesa del GesÃ¹ Nuovo, hanno assistito alla santa messa celebrata dall'arcivescovo Mimmo Battaglia che ha affidato la cittÃ di Napoli all'Immacolata. Anche il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha presenziato alla celebrazione durante la quale, come da tradizione, vi Ã¨ stato l'omaggio floreale alla Vergine Maria. In chiesa anche i vertici di Prefettura e Questura.

Il discorso dell'arcivescovo ha toccato il cuore dei presenti, parole di amore e di speranza con cui Don Mimmo Battaglia ha affrontato anche il tema della violenza di genere e delle condizioni che le donne sono costrette a subire nel mondo del lavoro. Â«Occorre cambiare sul serio mentalitÃ dopo le tante notizie orribili di questi giorniÂ», ha detto don Battaglia che da sempre Ã¨ impegnato nella difesa degli ultimi, dei tossicodipendenti e delle donne vittime di violenza. Â«Quante volte anche qui a Napoli oltre a celebrare i funerali di donne uccise dalla mano di chi diceva di amarle mi Ã¨ capitato di accogliere donne oppresse dal dolore, ho visto la paura disegnata sul loro voltoÂ», ha proseguito Battaglia.

I banchi delle autoritÃ questa mattina al GesÃ Nuovo

Â«Troppe volte mi capita di ascoltare discorsi da parte uomini - ha aggiunto
- che invitano le donne a compiere dei passi avanti, che con le parole ne difendono i diritti e l'uguaglianza, che augurano un aumento della loro
presenza nei luoghi strategici e decisionali, quelli in cui piÃ¹ di ogni altro
occorre l'etica della cura, ma tutto questo non bastaÂ». Â«Vergine Maria sii tu la loro consolazione, dona loro di credere che c'Ã¨ ancora possibilitÃ di vita. Maria donna della speranza prega per loro - ha aggiunto l'arcivescovo - A te affidiamo le donne della nostra cittÃ che faticano piÃ¹ degli uomini a trovare spazio nel mondo del lavoro, costrette ad accontentarsi di stipendi che gridano vendetta. Dona a queste tue figlie il coraggio necessario a non mollare e a non rassegnarsi. Ad andare avanti nella lotta della difesa e dei loro dirittiÂ».

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8 dicembre 2023

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