Frattamaggiore e Casoria sotto la lente per morosità . Oltre due anni di «evasione» arretrata

«Voi non mi potete togliere l’acqua, perché l’acqua è di Gesù». È una delle frasi che si sono sentiti rispondere i tecnici di Ottogas, l’azienda che gestisce in concessione il servizio idrico integrato sui territori di Frattamaggiore e Casoria, comuni nella provincia a Nord di Napoli. Parliamo di morosi, di quelli che l’acqua cercano di non pagarla ignorando le bollette o provvedendo a crearsi allacci abusivi. Il territorio in questione è densamente popolato, parliamo di circa 160 mila persone. Qui l’azienda ha registrato un comparto utenti composto da 39 mila utenze, allacci che comprendono anche i condomìni composti da più famiglie, quelli ad uso commerciale e quelli pubblici. Rispetto a queste 39 mila utenze, secondo i dati registrati nell’anno 2023 e forniti dall’azienda all’Ente idrico campano alla fine dello scorso febbraio, la percentuale di morosità registrata tocca il 12,5%. Ma si tratta del dato medio globale.

Se si va a scandagliare il dettaglio si scopre che i più virtuosi sono proprio i cittadini. Le famiglie singole, infatti, si attestano circa sul 10% di morosità ; i condomìni viaggiano verso il 15%, le utenze domestiche per i non residenti arrivano al 20%, mentre per le utenze non domestiche, ovvero locali ed esercizi commerciali, siamo attorno al 19%. Le dolenti note arrivano quando si guarda alle bollette non in regola per le utenze ad uso pubblico, ovvero le amministrazioni di Frattamaggiore e Casoria, che arrivano a una morosità di circa il 35%; un record. Ma come si calcola la morosità ? Secondo la prassi, per valutare un soggetto titolare di un’utenza come moroso bisogna che trascorrano 24 mesi. Si chiama unpaid ratio e si misura nell’arco di due anni.
Quando è trascorso questo tempo tecnico, la società concessionaria può intraprendere azioni nei confronti del singolo, del privato o dell’Ente moroso, come concordare un piano di rientro. Fino allo stacco dell’erogazione all’utente. «Certo, prima di staccare l’erogazione idrica a un cittadino, ci sono delle verifiche da fare — spiegano dall’azienda —. C’è il moroso di necessità e quello che invece va in sfregio a tutte le norme. Ci sono i veri poveri e con loro siamo sempre accoglienti, cerchiamo di aiutarli. C’è capitato anche di pagare noi il contratto a persone che avevano un reale bisogno. E poi ci sono i furbi o quelli che si credono tali».

Tra i furbi ci sono quelli che non solo sono morosi, ma che si autonomizzano allestendo allacci abusivi alla rete idrica per evitare di pagare. «A volte si tratta di semplici cittadini che cercano di giustificarsi in ogni modo — spiegano ancora dalla Ottogas —. A volte affermando di non aver fatto alcuna modifica all’abitazione che avrebbero “già trovato così”; in altri casi, quelli più frequenti, si tratta di locali o esercizi commerciali. Persino alberghi e grossi pub, come uno che ha aperto da poco alla Cittadella».
Come il caso di una pasticceria di Frattamaggiore, molto nota e pluripremiata, rispetto alla quale erano state registrate già in passato delle irregolarità . «Abbiamo staccato l’utenza e il titolare ha pensato bene di rompere i sigilli rossi ed apporre un contatore fittizio per sottrarre l’acqua in maniera illecita. Quindi siamo intervenuti con i carabinieri al seguito il 14 marzo ed applicato di nuovo i sigilli. Il titolare li ha rotti ancora una volta e si è riallacciato alla rete pubblica». Il nuovo intervento fatto presso il locale risale alla giornata di ieri. Si tratta di una morosità che supera i 5 mila euro e l’azienda aveva anche proposto un piano di rientro che l’imprenditore aveva sottoscritto ma che non ha mai rispettato. Ieri sono stati applicati i nuovi sigilli, con la speranza che non ci siano delle nuove violazioni.

Numeri alla mano, nel 2023, ci sono stati 229 interventi sulle utenze domestiche e 75 sulle utenze per usi diversi, una trentina delle quali erano legate ad esercizi commerciali. La società è intervenuta su 304 casi, mettendo in mora l’utenza. Per 75 utenti c’è stato lo stacco e tra questi sono stati registrati anche abusivi totali. Ma il censimento è difficile.
Per questo la Ottogas si è dotata di un sistema informativo che partirà alla fine di marzo e che gestirà , in modo più preciso, i numeri relativi alle contestazioni, alle violazioni accertate e agli allacci abusivi. Gli interventi aumenteranno, perché in tanti casi il primo contatto avviene non per iscritto ma telefonicamente. Con il nuovo sistema i numeri cresceranno ulteriormente.

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19 marzo 2024

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QOSHE - Acqua, cinquemila allacci abusivi. E i Comuninon pagano le bollette - Gennaro Scala
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Acqua, cinquemila allacci abusivi. E i Comuninon pagano le bollette

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19.03.2024

Frattamaggiore e Casoria sotto la lente per morosità . Oltre due anni di «evasione» arretrata

«Voi non mi potete togliere l’acqua, perché l’acqua è di Gesù». È una delle frasi che si sono sentiti rispondere i tecnici di Ottogas, l’azienda che gestisce in concessione il servizio idrico integrato sui territori di Frattamaggiore e Casoria, comuni nella provincia a Nord di Napoli. Parliamo di morosi, di quelli che l’acqua cercano di non pagarla ignorando le bollette o provvedendo a crearsi allacci abusivi. Il territorio in questione è densamente popolato, parliamo di circa 160 mila persone. Qui l’azienda ha registrato un comparto utenti composto da 39 mila utenze, allacci che comprendono anche i condomìni composti da più famiglie, quelli ad uso commerciale e quelli pubblici. Rispetto a queste 39 mila utenze, secondo i dati registrati nell’anno 2023 e forniti dall’azienda all’Ente idrico campano alla fine dello scorso febbraio, la percentuale di morosità registrata tocca il 12,5%. Ma si tratta del dato medio globale.

Se si va a scandagliare il dettaglio si scopre che i più virtuosi sono proprio i cittadini. Le famiglie singole, infatti, si attestano circa sul 10% di morosità ; i condomìni viaggiano verso il 15%, le........

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