Il luogotenente Domenico Ferrara e il brigadiere Fabrizio Coco non ci hanno pensato due volte: «L'abbraccio dopo il salvataggio ci ripaga di tutto»

Luogotenente Domenico Ferrara (a sinistra) e vice brigadiere Fabrizio Coco (a destra)

«Prima di entrare nella casa in fiamme temevamo il peggio, temevamo che la donna non ce l’avesse fatta». Sono queste le parole del luogotenente dei carabinieri Domenico Ferrara, della tenenza di Cercola che (insieme al suo collega, il vice brigadiere Fabrizio Coco), attorno all’una della scorsa notte, si è lanciato all’interno di un’abitazione devastata da un incendio portando in salvo una donna di 88 anni che era immobilizzata a letto.
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Luogotenente, ci racconti le fasi dell’intervento
«Il nostro timore era dettato dal fatto che, dall’altra parte della porta, sentivamo il crepitio del fuoco ed usciva parecchio fumo. Devo essere sincero, temevamo che fosse già troppo tardi e per giunta c’erano grossi problemi ad entrare nella casa che si trova al piano ammezzato. Pensavamo al peggio, perché la donna 37enne che l’accudiva e il figlio erano fuori, ma ci avevano avvisato che dentro c’era una donna anziana».
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Bisognava prendere una decisione in fretta.
«Esatto. Fortuna ha voluto che siamo riusciti a fare breccia dal retro della casa, in corrispondenza di un cancello in ferro e che la donna si trovasse all’interno della prima stanza che avremmo incontrato entrando».

Cosa avete visto una volta dentro?
«Quasi nulla, c’era fumo dappertutto e lingue di fuoco. La fortuna ha voluto che mi trovassi insieme al brigadiere, un uomo prestante e coraggioso, che non si tira indietro davanti a nulla. È lui che è riuscito a scardinare il cancello in ferro che era messo a protezione degli infissi in alluminio. Figlio di vigile del fuoco, si è fatto bagnare la divisa prima di introdursi all’interno e lì ha preso in braccio la signora».
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Vi siete mai trovati in una situazione del genere?
«Personalmente mai, è stata la prima volta».

Quando vi siete resi conto che eravate riusciti a salvare una vita, cosa vi hanno detto una volta fuori?
«Ci hanno ringraziato, sorriso e abbracciato. È stato un momento toccante».

Lì eravate soli, i vigili del fuoco e il 118 sono arrivati dopo.
«Sì, ma una volta fuori abbiamo sollecitato l’intervento dei soccorsi. Per la donna anziana fortunatamente non è stato necessario il ricovero, i medici del 118 hanno detto che non era necessario. Dopo è stata accolta a casa di parenti della persona che l’accudiva».

Adesso qualcuno penserà a voi come a due eroi.

«Io penso che di eroi ce ne siano tanti. Lavorano per lo più nel silenzio, ma ce ne sono tanti. Non ci sentiamo eroi, ci sono tanti colleghi che lavorano e rischiano tanto, ma nessuno viene a saperlo».

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14 marzo 2024 ( modifica il 14 marzo 2024 | 12:40)

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QOSHE - Il carabiniere che si è lanciato nel fuoco per salvare donna di 88 anni: «Pensavamo che non si sarebbe salvata, ma non siamo eroi» - Gennaro Scala
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Il carabiniere che si è lanciato nel fuoco per salvare donna di 88 anni: «Pensavamo che non si sarebbe salvata, ma non siamo eroi»

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14.03.2024

Il luogotenente Domenico Ferrara e il brigadiere Fabrizio Coco non ci hanno pensato due volte: «L'abbraccio dopo il salvataggio ci ripaga di tutto»

Luogotenente Domenico Ferrara (a sinistra) e vice brigadiere Fabrizio Coco (a destra)

«Prima di entrare nella casa in fiamme temevamo il peggio, temevamo che la donna non ce l’avesse fatta». Sono queste le parole del luogotenente dei carabinieri Domenico Ferrara, della tenenza di Cercola che (insieme al suo collega, il vice brigadiere Fabrizio Coco), attorno all’una della scorsa notte, si è lanciato all’interno di un’abitazione devastata da un incendio portando in salvo una donna di 88 anni che era immobilizzata a letto.
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Luogotenente, ci racconti le fasi dell’intervento
«Il nostro timore era dettato dal fatto che, dall’altra........

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