Pari in extremis per la capolista del girone C della Lega Pro nel derby che avrebbe potuto rilanciare proprio le aspirazioni degli irpini

L’istantanea più nitida dello spirito battagliero di una Juve Stabia mai doma (quello che il suo vulcanico tecnico Guido Pagliuca ama definire «morso«) è rappresentata dalla corsa sfrenata di Mignanelli, dopo la rete del 2-2 in pieno recupero, sotto lo spicchio di tribuna dove hanno sfidato il freddo 13 irriducibili tifosi gialloblù che sono riusciti a far breccia nelle maglie dei tanti divieti imposti dalle autorità . La doppietta del capitano gialloblù, criticatissimo durante la sua parentesi irpina, permette alla capolista Juve Stabia di tenere a debita distanza un Avellino che non sa più vincere in casa abrogando di fatto quella che un tempo era definita la «legge del Partenio» (la sua ultima vittoria interna risale al lontano 25 ottobre con il Cerignola).Â

Si rivelano buoni profeti coloro che sostenevano che il girone di ritorno rappresenta un autentico campionato a parte. Quella che era la miglior difesa d’Europa (appena 6 gol al passivo nella prima parte del campionato) ne subisce ben quattro nelle prime due partite della fase discendente del torneo collezionando due pareggi consecutivi che ne rallentano la corsa senza però permettere agli inseguitori di avvicinarsi troppo. Hanno invece avuto torto marcio coloro che pensavano che il giocattolo gialloblù si fosse irrimediabilmente rotto dopo la vicenda dello schiaffo di Pagliuca ad un suo calciatore nel burrascoso dopo partita con il Monterosi («Una parentesi di simpatia» il commento del presidente Andrea Langella sulla vicenda prima della sfida di Avellino).Â

Emblematici gli attimi che hanno preceduto la battuta del calcio di punizione che ha regalato agli stabiesi il pareggio nell’extra time: il portiere Thiam si è infatti allontanato dai pali per precipitarsi vicino al punto di battuta del calcio da fermo per suggerire qualcosa a Mignanelli. E il fatto che Guido Pagliuca abbia in pugno lo spogliatoio lo dimostra anche la inedita mossa tattica successiva al pareggio: la sostituzione, subito dopo il pari, dell’attaccante Marranzino, in campo da appena 10 minuti, con il difensore Andreoni, il giocatore della rosa gialloblù forse più sacrificato sull’altare della regola del minutaggio.Â

Unica nota stonata di una serata da incorniciare è costituita dalla ammonizione del diffidato Leone che costringerà il metronomo stabiese a saltare il prossimo match interno con il Giugliano. Una assenza pesantissima quella cui dovrà far fronte il tecnico delle vespe, che dovrà fra l’altro scontare ancora la seconda giornata di squalifica: l’elegante regista cresciuto nelle giovanili della Juventus, cui sono state affidate le chiavi del centrocampo della Juve Stabia, è infatti un under e ciò rappresenta un ulteriore problema per la sua sostituzione. Favorito per una maglia da titolare Maselli, un classe 2001 scarsamente utilizzato da Pagliuca durante questo campionato se non nelle partite di Coppa Italia.

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14 gennaio 2024

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Mignanelli irriducibile, la Juve Stabia respinge l'Avellino e vìola la «legge del Partenio»

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14.01.2024

Pari in extremis per la capolista del girone C della Lega Pro nel derby che avrebbe potuto rilanciare proprio le aspirazioni degli irpini

L’istantanea più nitida dello spirito battagliero di una Juve Stabia mai doma (quello che il suo vulcanico tecnico Guido Pagliuca ama definire «morso«) è rappresentata dalla corsa sfrenata di Mignanelli, dopo la rete del 2-2 in pieno recupero, sotto lo spicchio di tribuna dove hanno sfidato il freddo 13 irriducibili tifosi gialloblù che sono riusciti a far breccia nelle maglie dei tanti divieti imposti dalle autorità . La doppietta del capitano gialloblù, criticatissimo durante la sua parentesi irpina, permette alla capolista Juve Stabia di tenere a debita distanza un Avellino che non sa più vincere in casa abrogando di fatto quella che un tempo era definita la «legge del Partenio» (la sua ultima vittoria........

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