Vespe messe anche in difficoltà dai corallini guidati da Menichini. L'allenatore di casa, Pagliuca: «Attenti a non trasformare il primato in ossessione»

L'esultanza di Adorante e compagni dopo la rete (da ssjuvestabia.it)

Alla Juve Stabia sono bastati soltanto 62 secondi per allontanare i fantasmi della sconfitta di Catania. Il tempo per Adorante (sesto gol nelle ultime sei partite da titolare) di mettere a segno, in sospetto fuorigioco, quel che in Francia definiscono il classico “gol dello spogliatoio” e castigare per l’ennesima volta in questa campionato la Turris, tre vittorie su tre compresa la Coppa Italia. Per i gialloblù di Guido Pagliuca, tornato a guidare i suoi ragazzi dalla panchina dopo la squalifica post Monopoli, una vittoria sofferta che fa tanto morale dopo la piccola crisi innestata dal pareggio casalingo in bianco contro il fanalino di coda Brindisi.Â

Ma non è tutt’oro quel che luccica, nonostante i tre innesti di forze fresche nella formazione iniziale (Mosti, Meli e il giovane Folino al posto dello squalificato Bellich) la capolista ha sofferto un po’ troppo la spinta offensiva di una Turris totalmente ringalluzzita dall’arrivo di Menichini, ex storico secondo di Carletto Mazzone, come guida tecnica. Per larghi tratti la formazione di Castellammare è apparsa in difficoltà , forse per la prima volta al Menti, e, nel finale, Pagliuca ha addirittura scelto di inserire un difensore in più per far fronte ai problemi creatigli dal suo collega di panchina con il passaggio al 3-4-3. La gran botta con cui Giannone dalla lunghissima distanza ha colpito la traversa in pieno recupero avrebbe potuto cambiare totalmente i giudizi sulla prestazione di una squadra che continua a condurre il campionato con sette punti di vantaggio su un Benevento che fida molto sullo scontro diretto al Santa Colomba a tre giornate dalla fine della regular season. E a conferma del rapporto simbiotico tra i tifosi delle vespe e il proprio allenatore a fine partita Guido Pagliuca, ammonito anche contro la Turris per proteste, è stato chiamato a gran voce sotto la curva a saltellare insieme ai suoi calciatori cancellando così con un colpo di spugna tutte i malumori post Catania che hanno visto la società invitare l’allenatore ad un comportamento meno sopra le righe a bordo campo da qui alla fine del campionato.Â

«Chi critica deve restare a casa, siamo come una famiglia. I rapporti fra lo staff tecnico e la società sono unici e una stima immensa caratterizza tutte le componenti di questo splendido gruppo – ha esordito nelle sue dichiarazioni Guido Pagliuca in una sorta di excusatio non petita – Abbiamo sbagliato a non chiudere prima la partita, in questi casi in una squadra giovane come la nostra può subentrare la paura di vincere ma tutto sommato abbiamo rischiato poco fatta eccezione per la traversa. Il primato? È un sogno e dobbiamo viverlo come tale stando attenti a non trasformarlo in una ossessione come può esserlo per le squadre che sono state costruite per vincere il campionato”.

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27 febbraio 2024

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Serie C, il gol lampo di Adorante rilancia la capolista Juve Stabia: 1-0 alla Turris

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27.02.2024

Vespe messe anche in difficoltà dai corallini guidati da Menichini. L'allenatore di casa, Pagliuca: «Attenti a non trasformare il primato in ossessione»

L'esultanza di Adorante e compagni dopo la rete (da ssjuvestabia.it)

Alla Juve Stabia sono bastati soltanto 62 secondi per allontanare i fantasmi della sconfitta di Catania. Il tempo per Adorante (sesto gol nelle ultime sei partite da titolare) di mettere a segno, in sospetto fuorigioco, quel che in Francia definiscono il classico “gol dello spogliatoio” e castigare per l’ennesima volta in questa campionato la Turris, tre vittorie su tre compresa la Coppa Italia. Per i gialloblù di Guido Pagliuca, tornato a guidare i suoi ragazzi dalla panchina dopo la squalifica post Monopoli, una vittoria sofferta che fa tanto morale dopo la piccola crisi innestata dal pareggio casalingo in bianco contro........

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