Accuse sui tagli del Fondo di perequazione e del Pnrr. Oggi presenterà «iniziative forti» contro il ministro

Già una settimana fa, dopo la conferenza stampa di inizio anno della premier Giorgia Meloni, il governatore Vincenzo De Luca non aveva esitato ad attaccare frontalmente il Governo, riservando parole particolarmente dure al ministro per le politiche di coesione Raffaele Fitto. Ieri De Luca è tornato all’attacco preannunciando per stamattina un incontro con la stampa dedicato proprio al ministro pugliese. «Abbiamo un Governo — ha tuonato il governatore — che è nemico del Sud. Ne parleremo in maniera più diffusa quando inizierà la discussione sull’Autonomia differenziata. Ma già oggi è il Governo che ha colpito più duramente il Sud in tutta la storia repubblicana».

Contro l’Autonomia differenziata anche la Cgil Campania. «Il 16 gennaio — annuncia in una nota — saremo anche noi al presidio organizzato per dire no all’Autonomia differenziata, nel giorno in cui il Senato riprenderà la discussione sul ddl Calderoli, che segna il primo grave passo verso la divisione economica e sociale del nostro Paese. Dopo il taglio da parte del Ministro Fitto di 3,5 miliardi dal Fondo Perequativo per il Sud destinato ad ospedali, scuole e strade, si aggiunge l’azione del Decreto Calderoli».

La tribuna social del venerdì è servita a De Luca per molti altri affondi. «Il fondo di perequazione nazionale per il Sud — ha denunciato — è stato praticamente svuotato dal Governo Meloni. Erano 4 miliardi e mezzo, sono rimasti 800 milioni, una vergogna». Fitto sempre il bersaglio preferito. «Abbiamo un ministro — ha ironizzato il presidente della Regione — che è il ministro più inconcludente e più evanescente della storia repubblicana, nemico del Sud pur essendo meridionale. Mi riferisco al ministro Fitto. Domani (oggi, ndr) farò una conferenza stampa per spiegare nel dettaglio perché prenderemo decisioni forti contro il ministro Fitto, un ministro che nell’ambito del Pnrr ha tagliato 350 case di comunità , 1800 posti letto in terapia intensiva e, apprendiamo, che ha rinviato di due anni l’acquisto di strumenti moderni per la sanità italiana, ecografi, mammografi, risonanze magnetiche, un delitto nei confronti della sanità nazionale e in particolare degli ospedali sottodotati dell’Italia meridionale. Incredibile».
Contro Fitto, in attesa dell’annunciata offensiva odierna, un vero e proprio tiro al piccione. «Questo ministro — ha rincarato la dose De Luca — è un castigo di Dio. Sta mettendo in campo iniziative ostruzionistiche nei confronti di tutto il Sud e della campania in particolare». Ha dunque spiegato le ragioni della sua avversione. «Da un anno e mezzo i fondi di sviluppo e coesione destinati per l’80 per cento al Sud sono bloccati. Dovremmo spiegare a questo ministro evanescente , inconcludente e incompetente, che oggi perdere un anno per aprire un cantiere significa, tra l’altro, far aumentare i costi di quell’opera pubblica dal 20 al 30 per cento. È sconcertante. Eppure questo ministro inconcludente viene presentato come un modello di efficienza».

Critiche a valanga anche sulla gestione dei rapporti con l’Europa a proposito della gestione del Pnrr. «Dicono che l’Europa ha approvato...Ma cosa ha approvato? Tutto quello che tagliamo dal Pnr l’Europa lo approva. Stiamo rinviando di due anni — prosegue De Luca — le scadenze del Pnrr. In concreto non abbiamo aperto cantieri neanche per il 10-15 per cento delle risorse complessive. Per la terza volta abbiamo mandato una diffida a Fitto per lo sblocco dei fondi di sviluppo e coesione, siamo in guerra. Ad oggi gli accordi di coesione sono stati firmati da parte del governo solo con le regioni del Nord e con il Lazio, una vergogna nazionale. Si conferma che questo Governo e questo ministro sono nemici del Sud».

Ma De Luca se l’è presa col Governo (e, senza nominarlo, col ministro dell’Interno Matteo Piantedosi) per la gestione del caso Caivano. «L’esperienza a Caivano — aveva detto in mattinata il ministro a Forcella — è stata un’opportunità importante. Noi siamo consapevoli che Caivano non esaurisce il novero dei luoghi dove certi fenomeni si manifestano, ma vogliamo sperimentare un modello da trasporre e da proporre su tutti i territori nazionali, laddove serve». Poche ore dopo la sortita di De Luca: «A Caivano prosegue un’operazione di sciacallaggio politico da parte del governo nazionale o, se vogliamo dirla in maniera più tenue, di vergognoso propagandismo politico che il governo ha messo in piedi e che durerà fino alle elezioni europee: è una vergogna e un’offesa alla dignità dei cittadini di Caivano che vengono trattati come se a Caivano fossimo nel quarto o quinto mondo». Dall’opposizione replica al governatore il questore al personale del Consiglio regionale Massimo Grimaldi (Moderati e Riformisti). «De Luca — accusa il consigliere — è un disco rotto. Sulla sanità i peggiori in Italia al netto dell’impegno eroico di medici ed infermieri, e sui fondi europei ultimi fra tutte le Regioni. La tattica è banale, scontata: attaccare per nascondere i disastri. De Luca si convinca che si è chiusa la sua stagione».

Vai a tutte le notizie di Napoli

Se vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui.

Siamo anche su Instagram, seguici https://www.instagram.com/corriere.mezzogiorno/

13 gennaio 2024

© RIPRODUZIONE RISERVATA

QOSHE - De Luca all'attacco: «Fitto un castigo di Dio e il governo è nemico della sanità» - Gimmo Cuomo
menu_open
Columnists Actual . Favourites . Archive
We use cookies to provide some features and experiences in QOSHE

More information  .  Close
Aa Aa Aa
- A +

De Luca all'attacco: «Fitto un castigo di Dio e il governo è nemico della sanità»

7 0
13.01.2024

Accuse sui tagli del Fondo di perequazione e del Pnrr. Oggi presenterà «iniziative forti» contro il ministro

Già una settimana fa, dopo la conferenza stampa di inizio anno della premier Giorgia Meloni, il governatore Vincenzo De Luca non aveva esitato ad attaccare frontalmente il Governo, riservando parole particolarmente dure al ministro per le politiche di coesione Raffaele Fitto. Ieri De Luca è tornato all’attacco preannunciando per stamattina un incontro con la stampa dedicato proprio al ministro pugliese. «Abbiamo un Governo — ha tuonato il governatore — che è nemico del Sud. Ne parleremo in maniera più diffusa quando inizierà la discussione sull’Autonomia differenziata. Ma già oggi è il Governo che ha colpito più duramente il Sud in tutta la storia repubblicana».

Contro l’Autonomia differenziata anche la Cgil Campania. «Il 16 gennaio — annuncia in una nota — saremo anche noi al presidio organizzato per dire no all’Autonomia differenziata, nel giorno in cui il Senato riprenderà la discussione sul ddl Calderoli, che segna il primo grave passo verso la divisione economica e sociale del nostro Paese. Dopo il taglio da parte del Ministro Fitto di 3,5 miliardi dal Fondo Perequativo per il Sud destinato ad ospedali, scuole e strade, si aggiunge l’azione del Decreto Calderoli».

La tribuna social del venerdì è servita a De Luca per molti altri affondi.........

© Corriere del Mezzogiorno


Get it on Google Play