Il ministro della Cultura replica ai nuovi affondi del governatore: «È un irresponsabile». Ma è tutto il centrodestra a insorgere

Sarà probabilmente perché tra gli scenari possibili si prevede anche quello di uno scontro diretto per la guida della Regione Campania tra l’attuale governatore (nel caso dovesse essere sdoganata la corsa per il terzo mandato) e il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, sta di fatto che i rapporti tra Vincenzo De Luca e l’esponente del governo Meloni sono sempre più improntati alla cordiale antipatia, tanto da scagliarsi bordate pesanti. Ora è Sangiuliano a reagire indignato contro il presidente della Regione: «È da irresponsabili — afferma — evocare la lotta armata in una nazione che ha registrato centinaia di morti per effetto del terrorismo nero e rosso nei tristi anni di piombo». Per poi far partire l’affondo sulla spesa dei fondi europei. «Il lucano Vincenzo De Luca, detto con il massimo rispetto verso gente operosa e colta come gli abitanti della Basilicata — accusa il ministro — schiacciato dal peso dei dati e dei fatti oggettivi, offende gratuitamente. La verità è che, in relazione ai Fondi per lo Sviluppo e la Coesione della programmazione 2014-2020, la Campania ha speso solo 3,5 miliardi dei 9,3 stanziati, pari al 37%. Dunque, si tratta di una cifra gigantesca inutilizzata che va nella direzione dell’abbassamento della qualità della vita dei cittadini campani».Â

Ma Sangiuliano, definito in passato da De Luca «ministro delle cerimonie» con riferimento alle frequenti visite in Campania, si spinge oltre, evidenziando alcuni punti critici del sistema sanitario regionale. «Autorevoli enti — ricorda l’esponente del governo Meloni — hanno dimostrato come quello a curarsi sia un diritto negato a tutti i campani nonostante la presenza di una delle migliori classi mediche e paramediche di riconosciuto valore in Europa. Questi ultimi sono tutti eroi che lottano quotidianamente in un mare di incuria e inefficienza, mentre i cittadini campani sono costretti a curarsi altrove. Infatti, il Giudizio di parificazione del rendiconto generale della Regione Campania, emesso dalla Corte dei Conti sull’esercizio finanziario 2022, certifica testualmente che: “la Campania è una delle Regioni con il maggior tasso di mobilità passiva”. Mentre l’obiettivo cardine sarebbe quello di garantire il 90 per cento delle cosiddette prestazioni sentinella, sempre dalla Relazione della magistratura contabile si evidenzia “che per nessuna prestazione specialistica ambulatoriale di classe B viene conseguita la percentuale del 90”».Â

Per concludere, Sangiuliano allarga l’orizzonte. «La radiografia della Campania, purtroppo ci mette davanti ad altre terribili situazioni: il sistema dei trasporti e della mobilità , il sistema viario e quello dei rifiuti. L’impegno del ministero della Cultura, con fattive realizzazioni, come il recupero del parco della Villa Floridiana, l’apertura del cantiere dell’ex Real Albergo dei Poveri e tante altre attività , tra queste la creazione dei nuovi musei autonomi, stridono con l’inconcludenza parolaia di De Luca».Â

A sostegno di Sangiuliano, contro De Luca, si schiera anche il deputato Gimmi Cangiano: «Di fronte ad affermazioni puntuali precise e concrete del governo Meloni e dei suoi ministri, De Luca continua a rispondere utilizzando un lessico offensivo ed inappropriato ad un uomo delle Istituzioni». Il vice presidente del Senato Maurizio Gasparri, di Forza Italia, incalza: «De Luca più che il presidente della Campania sembra un capo di guerriglieri. Il suo delirante appello alla lotta armata contro il governo è gravissimo e irresponsabile. Il fatto che ormai sia una macchietta che imita il suo imitatore non gli consente di esortare alla violenza e alla azione armata e quindi criminale. Solo una perizia che ne accerti una condizione di disagio mentale lo potrebbe rendere immune dalle conseguenze legali del suo delirio. De Luca va rimosso. Esorta alla lotta armata. Merita quanto meno un ricovero in una casa di cura». La senatrice di FdI Giovanna Petrenga definisce «gravi e irriguardose le affermazioni del governatore della Campania sul ministro Sangiuliano». E continua: «Mi stupisco che la segretaria del Pd Elly Schlein non abbia nulla da dire in proposito». Dalla sponda leghista il capogruppo in Consiglio regionale Severino Nappi accusa: «Le parole di De Luca suscitano solo ribrezzo, non fanno ridere. Si vergogni, come tutti i campani si stanno vergognando di lui». Per concludere, da registrare anche la presa di posizione del capo dell’opposizione di centrodestra in consiglio regionale Stefano Caldoro. «La Regione Campania — scrive in una nota — è ultima in Italia su Sanità , Trasporti e Ambiente. E il suo presidente cosa fa? Partecipa a cene conviviali, organizza manifestazioni di piazza, urla contro il Governo».

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7 febbraio 2024 ( modifica il 7 febbraio 2024 | 07:31)

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Sangiuliano: il lucano De Luca offende ma nega ai campani i trasporti e le cure sanitarie

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07.02.2024

Il ministro della Cultura replica ai nuovi affondi del governatore: «È un irresponsabile». Ma è tutto il centrodestra a insorgere

Sarà probabilmente perché tra gli scenari possibili si prevede anche quello di uno scontro diretto per la guida della Regione Campania tra l’attuale governatore (nel caso dovesse essere sdoganata la corsa per il terzo mandato) e il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, sta di fatto che i rapporti tra Vincenzo De Luca e l’esponente del governo Meloni sono sempre più improntati alla cordiale antipatia, tanto da scagliarsi bordate pesanti. Ora è Sangiuliano a reagire indignato contro il presidente della Regione: «È da irresponsabili — afferma — evocare la lotta armata in una nazione che ha registrato centinaia di morti per effetto del terrorismo nero e rosso nei tristi anni di piombo». Per poi far partire l’affondo sulla spesa dei fondi europei. «Il lucano Vincenzo De Luca, detto con il massimo rispetto verso gente operosa e colta come gli abitanti della Basilicata — accusa il ministro — schiacciato dal peso dei dati e dei fatti oggettivi, offende gratuitamente. La verità è che, in relazione ai Fondi per lo Sviluppo e la Coesione della programmazione 2014-2020, la Campania ha speso solo 3,5 miliardi dei 9,3 stanziati, pari al 37%. Dunque, si tratta di una cifra........

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