Oggi il primo giorno di lavoro. Le storie di Antonio, con sindrome di Down, alla reception. Di Raffaele, con disagio mentale, che viveva in una Rsa: ora servirà ai tavoli. Luca Trapanese: «Così finalmente saranno autonomi»

La squadra al completo de La Locanda dei folli

Da oggi, 25 aprile, la Campania potrà vantare, a Roccamonfina, in provincia di Caserta, un albergo unico nel suo genere in tutto il Sud. Si chiama «La locanda dei folli», ha 10 camere, la possibilità di ospitare fino a 25 persone, e una caratteristica che lo rende «albergo etico». È stato pensato, infatti, per ospitare persone disabili. Ma non solo: anche il personale sarà composto da diversamente abili. O, sarebbe meglio dire, da persone che, come tutti le altre, sono imperfette. Fatto sta che Roberta, Antonio, Giovanni, Raffaele, Emanuele, Mariagrazia, Rosa e Olimpia sono pronti per il loro primo giorno di lavoro. La loro vita cambia perché attraverso il lavoro avranno modo, come capita a tutte le persone, di emanciparsi. «La scommessa – raccontano Alex Toselli e Luca Trapanese, coloro i quali hanno voluto l’apertura dell’albergo etico a Roccamonfina – è quella di dare a questi ragazzi la possibilità di vivere come tutti gli altri. Noi non li consideriamo handicappati, ma persone che, nonostante i loro problemi, hanno tutto per avere una vita normale, con tutte le sue cose belle e meno belle».

Di sicuro, una vita ancor più piena. Come quella di Antonio, ad esempio che, con i suoi 57 anni, è il più anziano della brigata. È affetto da sindrome di Down. Ma, grazie alla sua innata socievolezza, prenderà posto alla reception. Sarà lui a dare il benvenuto agli ospiti dell’albergo. Sorriso e chiacchiera non gli mancano. Anche perché la mamma, che fino a quando è stata in vita è stata una delle persone che ha creduto di più in questo progetto, nel fatto che suo figlio potesse avere una vita autonoma, sarebbe stata certamente felicissima di questo suo nuovo inizio: lei, tra l’altro, in passato, si è battuta anche per la nascita del borgo sociale, una comunità sorta a pochi chilometri da Roccamonfina, a Marzano Appio, dove tutto, più che definirsi a misura di disabile, è semplicemente inclusivo. Un termine che vale ancora di più se si prende in considerazione la storia del più giovane dell’organico della “Locanda dei folli”: quella di Raffaele. A 32 anni, ha un passato recente trascorso paradossalmente (ma forse meglio sarebbe dire tragicamente) in un ospizio per anziani a Mondragone. Affetto da disagio mentale, dopo la morte di entrambi i genitori, era rimasto solo, senza nessuno che se ne occupasse. Ora, a Roccamonfina, servirà ai tavoli del ristorante dell’albergo. Roberta, invece, che di anni ne ha 40, si occuperà di tenere in ordine le camere. Ha avuto una vita molto meno travagliata rispetto ai suoi colleghi. Ma in ogni caso papà Vincenzo, un docente di letteratura presso la Federico II, e mamma Gemma hanno creduto sempre nella sua autonomia. E oggi hanno brindato al suo primo giorno di lavoro magari recitando anche un verso di Dante, la grande passione di famiglia.

Alla “Locanda dei folli” lavoreranno persone Down, affette da autismo, ritardo cognitivo, con sindrome di Asperger, con disabilità intellettive. Ma tutti questi handicap saranno annullati dal lavoro che metteranno in campo per accogliere chi è nelle loro stesse condizioni. «Non un mondo a parte – avvertono i promotori dell’albergo etico, Alex e Luca – ma un mondo semplicemente più grande, più inclusivo, capace di ribaltare le difficoltà derivanti dalle disabilità ».

E quindi: a venticinque minuti da Gaeta e Caserta, a solo un’ora di auto da Napoli, la “Locanda dei folli” spalanca le sue finestre non solo sul verde dei castagneti di Roccamonfina, sulla sua collina, ma su un nuovo mondo.
«L’idea di un albergo del genere mi venne una sera a cena, ad Asti, assieme allo chef del ristorante in cui capitai, Antonio De Benedetto, e Niccolò Vallese, un ragazzo affetto da sindrome di Down che quella sera serviva ai tavoli per un tirocinio alberghiero – racconta Alex Toselli, l’imprenditore sociale che sta sviluppando l’idea degli alberghi etici non solo in Italia ma anche in Albania, Slovacchia, Australia e Argentina – Io sono un bancario di Genova e, nella città di Paolo Conte, con la sua canzone "Genova per noi" che mi frullava in mente, subito intuii che dare la possibilità a tutti di una vita autonoma, indipendente, con un avviamento al lavoro normale e una formazione professionale all’altezza, sarebbe stata un’idea vincente. Così, già nel 2015, proprio ad Asti, aprimmo il primo albergo etico. Ora, quasi dieci anni dopo, con quello di Roccamonfina, in Italia sono sei. Ma entro il 2025 punteremo ancor di più sul Mezzogiorno: apriremo a Vieste, Pietrelcina, Palermo e Caltanissetta. E più che mai mi piace pensare al titolo di quella canzone che mi ripetevo in mente la sera in cui incontrai Antonio e Niccolò: nella città di Paolo Conte "Genova per noi", intesi noi tutti, tutti davvero: qualsiasi imperfezione ci caratterizzi».

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25 aprile 2024

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A Roccamonfina apre la «Locanda dei folli», primo albergo etico: ospita ed è gestito da persone disabili

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25.04.2024

Oggi il primo giorno di lavoro. Le storie di Antonio, con sindrome di Down, alla reception. Di Raffaele, con disagio mentale, che viveva in una Rsa: ora servirà ai tavoli. Luca Trapanese: «Così finalmente saranno autonomi»

La squadra al completo de La Locanda dei folli

Da oggi, 25 aprile, la Campania potrà vantare, a Roccamonfina, in provincia di Caserta, un albergo unico nel suo genere in tutto il Sud. Si chiama «La locanda dei folli», ha 10 camere, la possibilità di ospitare fino a 25 persone, e una caratteristica che lo rende «albergo etico». È stato pensato, infatti, per ospitare persone disabili. Ma non solo: anche il personale sarà composto da diversamente abili. O, sarebbe meglio dire, da persone che, come tutti le altre, sono imperfette. Fatto sta che Roberta, Antonio, Giovanni, Raffaele, Emanuele, Mariagrazia, Rosa e Olimpia sono pronti per il loro primo giorno di lavoro. La loro vita cambia perché attraverso il lavoro avranno modo, come capita a tutte le persone, di emanciparsi. «La scommessa – raccontano Alex Toselli e Luca Trapanese, coloro i quali hanno voluto l’apertura dell’albergo etico a Roccamonfina – è quella di dare a questi ragazzi la possibilità di vivere come tutti gli altri. Noi non li consideriamo handicappati, ma persone che, nonostante i loro problemi, hanno tutto per avere una vita normale, con tutte le sue cose belle e meno........

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