Ventitré anni, chitarrista e cantante: rivisita i classici in stile jazz. Il conduttore l'ha contattata su Instagram e invitata nel suo programma «Bar Stella»Â

C’è una bionda che ha stregato Stefano De Martino. Ha 23 anni, è nata a Napoli, vive a Scafati e come segno particolare suona (benissimo) la chitarra. Il suo è uno dei nomi più gettonati tra i giovani artisti partenopei: Alessandra Tumolillo. Oltre 62 mila follower su Instagram, un video – in cui interpreta Chesta sera di Nino D’Angelo – che è arrivato a 1 milione e 600 mila visualizzazioni, un talento nel rivisitare in chiave jazz i classici napoletani e già due partecipazioni a «Bar Stella», la trasmissione di Rai Due condotta dallo showman originario di Torre Annunziata Stefano De Martino. «Sono sbarcata in tv un po' per caso – racconta Alessandra – Stefano, qualche tempo fa, ha cominciato a seguirmi su Instagram. E tramite quel social mi ha contattato facendomi i complimenti e rimanendo d’accordo che appena si fosse creata la possibilità , ci saremmo incontrati dal vivo. Ebbene, posso dire che è stato di parola. Perché in occasione della prima puntata di Bar Stella, si creò un buco in scaletta e per colmarlo all’ultimo minuto pensò a me. Quando mi chiamò, ero appena guarita dal Covid. Quindi, da fatalista quale sono, pensai che era proprio giunto il mio momento».

 In tv, su richiesta di De Martino, visto che era la sera di Ognissanti, Alessandra abbraccia la chitarra e intona Munasterio ‘e Santa Chiara. Naturalmente, a modo suo: reinterpretandola in chiave jazz. Un successo. Tant’è che sui social i follower si moltiplicano e De Martino la invita una seconda volta in trasmissione. E questa volta, a complimentarsi con lei, è (anche) l’ospite d’eccezione della serata: Lina Sastri. «I suoi complimenti mi regalarono davvero una emozione unica. È stato un onore riceverli da una artista come lei, uno sprone a fare sempre meglio».Â

Sta di fatto che Alessandra, pur essendo giovanissima, già da oltre dieci anni non può fare a meno della sua chitarra. Nata in una famiglia di musicisti, papà Sandro violinista e mamma Anna pianista entrambi diplomati a San Pietro a Majella, frequenta l’ultimo anno dello stesso conservatorio napoletano. E, nel 2024, si diplomerà in chitarra jazz: «La musica mi ha accompagnata fin da piccola quando, inevitabilmente, seguivo i miei che andavano in giro per concerti. Poi, a 12 anni, fu papà che per la prima volta mi mise la chitarra in mano. Fu lui, che è un polistrumentista e ha suonato anche con Pino Daniele, a insegnarmi i segreti per i primi giochi con gli accordi. Una cosa che, a pensarci adesso, mi ha salvato la vita quando i miei decisero di separarsi. Dopo il liceo, invece, è stata mamma a volere che al conservatorio mi dedicassi alla chitarra e al jazz: un po' per reazione perché è una musica che dà molta libertà , in antitesi a quella che suona lei, la classica, che è molto più rigida».

Ma come è nata l’idea di rivisitare i classici napoletani in chiave jazz? «In realtà , sono stata spinta su questa strada dalle persone che, di volta in volta, mi ascoltavano, anche sui social. Con loro sono sempre riuscita a creare un rapporto paritario, di dare e avere. E devo dire che avevano ragione: hanno intravisto la strada che sento più vera per affermare la mia personalità artistica. Ormai la chitarra è una sorta di prolungamento del mio corpo. E anche quando studio un brano, da sola nella mia stanza, mi dà un’emozione fortissima: è un esperimento continuo, come se conoscessi di continuo una persona nuova». Alessandra è anche una compositrice. Da questo punto di vista, il suo modello è Claudio Mattone, autore di numerosissimi successi (da Ancora di Eduardo De Crescenzo a Il cuore è uno zingaro fino alla colonna sonora di Scugnizzi). Ma il suo sogno è di «portare un po' di America a Napoli sulle note di PJ Morton, Bruno Major, Allen Stone e Stevie Wonder, di portare le vecchie sonorità nel mondo contemporaneo, magari duettando con George Benson perché è il chitarrista che più si avvicina a Pino Daniele. Per una napoletana con la chitarra in mano come me – conclude Alessandra – sembra finanche superfluo specificarlo, ma è lui il mio mito».

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26 dicembre 2023

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Alessandra Tumolillo, chi è la jazzista napoletana che ha stregato Stefano De Martino e Lina Sastri

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26.12.2023

Ventitré anni, chitarrista e cantante: rivisita i classici in stile jazz. Il conduttore l'ha contattata su Instagram e invitata nel suo programma «Bar Stella»Â

C’è una bionda che ha stregato Stefano De Martino. Ha 23 anni, è nata a Napoli, vive a Scafati e come segno particolare suona (benissimo) la chitarra. Il suo è uno dei nomi più gettonati tra i giovani artisti partenopei: Alessandra Tumolillo. Oltre 62 mila follower su Instagram, un video – in cui interpreta Chesta sera di Nino D’Angelo – che è arrivato a 1 milione e 600 mila visualizzazioni, un talento nel rivisitare in chiave jazz i classici napoletani e già due partecipazioni a «Bar Stella», la trasmissione di Rai Due condotta dallo showman originario di Torre Annunziata Stefano De Martino. «Sono sbarcata in tv un po' per caso – racconta Alessandra – Stefano, qualche tempo fa, ha cominciato a seguirmi su Instagram. E tramite quel social mi ha contattato facendomi i complimenti e rimanendo d’accordo che appena si fosse creata la possibilità , ci saremmo incontrati dal vivo. Ebbene, posso dire che è stato di parola. Perché in occasione della prima puntata di........

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