L'opera sarà esposta per la prima volta a Napoli: a Palazzo Ricca, in via Tribunali, dal 2 marzo

Non solo il ritorno dal Louvre della «Flagellazione», che dal 28 febbraio sarà eccezionalmente esposta a Donnaregina invece che nella sua dimora abituale di Capodimonte, ma anche «La presa di Cristo», un altro capolavoro di Caravaggio, è destinato, nei prossimi mesi, a fare da attrattore culturale di Napoli. Da sabato 2 marzo, infatti, l’opera sarà esposta a Palazzo Ricca, in via dei Tribunali 213, accanto ai locali che ospitano l’Archivio Storico del Banco di Napoli, dichiarato bene Unesco e dove, tra l’altro, si conserva un contratto firmato proprio da Caravaggio durante i suoi anni napoletani che attesterebbe un’altra opera commissionatagli in città , ma di cui non si sono avute più notizie.

È grazie allo studioso caravaggesco per eccellenza, Roberto Longhi, che invece si hanno fin dal 1951, quando fu esposta per la prima volta, notizie sul quadro che caratterizzerà fino a giugno Palazzo Ricca. Sta di fatto che per gli amanti dell’arte e per i turisti «La presa di Cristo» rappresenterà una chicca perché il dipinto della collezione Ruffo, finora, è stato esposto al pubblico solamente due volte: la prima nel 1951 proprio nel corso della grande mostra milanese di Longhi, che fece riscoprire al mondo l’arte di Caravaggio. La seconda, dopo un accurato restauro, nel Palazzo Chigi di Ariccia, laddove è stato in mostra da ottobre dello scorso anno fino al 14 gennaio.

«La presa di Cristo» raffigura la cattura di Cristo nell'orto del Getsemani dopo il tradimento di Giuda. Secondo gli studiosi, è importante non meno delle tre grandi opere di Caravaggio che si conservano a Napoli («La flagellazione», «Il martirio di Sant’Orsola» e «Le sette opere di misericordia», per molti esperti in assoluto il capolavoro più grande del maestro milanese) in quanto costituisce un corrispettivo a destinazione privata delle tele della cappella Cottarelli in San Luigi dei Francesi e della cappella Cerasi in Santa Maria del Popolo, entrambe a Roma, dipinte in occasione del Giubileo del 1600 e che rappresentano una svolta nella sua arte. A Napoli la mostra sarà a cura di Francesco Petrucci e don Gianni Citro

Vai a tutte le notizie di Napoli

Se vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui.

Siamo anche su Instagram, seguici https://www.instagram.com/corriere.mezzogiorno/

16 febbraio 2024

© RIPRODUZIONE RISERVATA

QOSHE - Dopo «La flagellazione» al centro storico arriva «La presa di Cristo» - Giovanni Santaniello
menu_open
Columnists Actual . Favourites . Archive
We use cookies to provide some features and experiences in QOSHE

More information  .  Close
Aa Aa Aa
- A +

Dopo «La flagellazione» al centro storico arriva «La presa di Cristo»

13 0
16.02.2024

L'opera sarà esposta per la prima volta a Napoli: a Palazzo Ricca, in via Tribunali, dal 2 marzo

Non solo il ritorno dal Louvre della «Flagellazione», che dal 28 febbraio sarà eccezionalmente esposta a Donnaregina invece che nella sua dimora abituale di Capodimonte, ma anche «La presa di Cristo», un altro capolavoro di Caravaggio, è destinato, nei prossimi mesi, a fare da attrattore culturale di Napoli. Da sabato 2 marzo, infatti, l’opera sarà esposta a Palazzo Ricca, in via dei Tribunali 213, accanto ai locali che ospitano l’Archivio Storico del Banco di Napoli, dichiarato bene Unesco e dove, tra l’altro, si conserva un contratto firmato........

© Corriere del Mezzogiorno


Get it on Google Play