Gerardo Cioffi, titolare del locale dove si sono incontrati De Luca, Sallusti e Feltri: «Il leader di Forza Italia si diceva un napoletano nato a Milano. I calciatori di Milan e Inter sono di casa, ma io ho la maglia della Juve Stabia»
Il ristorante di Brera in cui si sono ritrovati lâaltro giorno Vincenzo De Luca e i giornalisti Vittorio Feltri e Alessandro Sallusti è gestito, come specificato dal governatore, da una famiglia campana. Di Castellammare di Stabia, per la precisione. Quasi a punzecchiare ancora i suoi due commensali per caso, lombardi doc, De Luca ha avuto modo di osservare: «E dove potevano andare anche loro per mangiare bene a Milano?».
Câè da dire, in effetti, che il Governatore è un vecchio cliente del Kaimano, così si chiama il ristorante di via Fiori Bianchi gestito dallo stabiese Gerardo Cioffi e da suo figlio Joel, e anche questa volta ha voluto lasciare il segno. «Proprio così: il presidente è un nostro vecchio amico e non fa mai mancare il suo sostegno alle attività campane che si trovano anche qui», spiega Gerardo, 59 anni, da 38 nel capoluogo lombardo, tutti impegnati nellâambito della ristorazione.Â
La sua ultima creatura, il Kaimano appunto, rappresenta un angolo di Napoli nel cuore della Milano più bella e elegante. Per questo ha voluto che il nome del ristorante rimandasse a Silvio Berlusconi che si definiva «un napoletano nato a Milano». In ogni caso, come testimoniano le foto che ha in bella vista, è continuamente meta di vip, politici, personaggi dello spettacolo ma soprattutto dello sport. «Qui calciatori e dirigenti di Milan e Inter sono di casa. Ma la maglietta che ho sistemato in bella vista è quella gialloblù della Juve Stabia. Lâho incorniciata con il numero dieci e il nome "Kaimano" perché, anche se ho vissuto più a Milano che a Castellammare, rimango uno stabiese doc e sono tifoso delle Vespe», racconta Gerardo.
Ma non solo: che al Kaimano, nel cuore di Brera, in effetti si respiri un po' di aria del Golfo di Napoli lo si nota anche prendendo semplicemente in mano il menù. Sulla copertina, câè la riproduzione della litografia di Castellammare, âla regina delle acqueâ, firmata da Giuseppe Riccobaldi. «à un modo per sentirmi a casa e per promuovere la mia città agli occhi di tanti turisti oltre che dei milanesi â confessa Gerardo â Del resto, in un certo qual modo, continuo a lavorare anche a Castellammare perché la mia famiglia da sette anni ha aperto sul lungomare il "Mamma mia" e spesso ai vip che vengono qui a mangiare consiglio di fare un salto anche vicino al nostro mare».Â
E comunque: come è andata lâaltra sera con De Luca, Feltri e Sallusti? «Il presidente già stava mangiando assieme ai suoi collaboratori uno dei suoi piatti preferiti, lo spaghetto allo scarpariello, che ora gli dedicheremo col nome "spaghetto del Presidente", quando poi sono arrivati anche Feltri e Sallusti. Sono stato io a fargli notare la loro presenza. Ma è bastato davvero poco che tra i tre scattasse un vero e proprio feeling. Anche se Sallusti, allâinizio, era un po' timoroso, pure per una semplice foto. à stato De Luca a rompere il ghiaccio. E lâha fatto a modo suo. Tantâè che Feltri, mentre mangiava le sue pappardelle con tartufo e porcini, ne è rimasto subito colpito dicendo "Ma chi è? Crozza?". A quel punto, si sono intrattenuti tutti con piacere. Anche se, al momento del conto, ognuno ha pagato solo il suo».
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7 febbraio 2024 ( modifica il 7 febbraio 2024 | 15:04)
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Il Kaimano, il ristorante stabiese di Brera che piace a De Luca: «Ora gli dedichiamo un piattoIl nome? Per Berlusconi»
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07.02.2024
Gerardo Cioffi, titolare del locale dove si sono incontrati De Luca, Sallusti e Feltri: «Il leader di Forza Italia si diceva un napoletano nato a Milano. I calciatori di Milan e Inter sono di casa, ma io ho la maglia della Juve Stabia»
Il ristorante di Brera in cui si sono ritrovati lâaltro giorno Vincenzo De Luca e i giornalisti Vittorio Feltri e Alessandro Sallusti è gestito, come specificato dal governatore, da una famiglia campana. Di Castellammare di Stabia, per la precisione. Quasi a punzecchiare ancora i suoi due commensali per caso, lombardi doc, De Luca ha avuto modo di osservare: «E dove potevano andare anche loro per mangiare bene a Milano?».
Câè da dire, in effetti, che il Governatore è un vecchio cliente del Kaimano, così si chiama il ristorante di via Fiori Bianchi gestito dallo stabiese Gerardo Cioffi e da suo figlio Joel, e anche questa volta ha voluto lasciare il segno. «Proprio così: il........
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