Lo scrittore: «Non ho mai polemizzato con il cantante. avevo solo parlato dell'ortografia del testo della canzone. Le dimissioni dal comitato per motivi di salute»

«Le mie dimissioni dal Comitato per il dialetto napoletano non c’entrano niente con Geolier, ho sempre tifato per lui. Riguardano solo me e la mia necessità di salvaguardare la salute». Maurizio de Giovanni interviene sulla sua scelta di lasciare il «Comitato scientifico per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio linguistico napoletano» che sui social è stata collegata alla questione linguistica sollevata nei giorni scorsi a proposito del testo di Geolier presentato al Festival di Sanremo, ma che lui smentisce. «Non sono più presidente del Comitato da quasi un anno perché non potevo seguirlo con la dovuta attenzione, ora per motivi esclusivamente di salute mi sono dimesso del tutto. Sono reduce da un intervento chirurgico, dovrò man mano rinunciare ad altri impegni pubblici» precisa de Giovanni, da sempre infaticabile non solo come autore di libri, sceneggiatore, presentatore di programmi tivù, protagonista di spettacoli teatrali, ma anche negli incarichi (tutti a titolo gratuito) per la sua città , compreso quello - che attualmente ricopre – come presidente della Fondazione Premio Napoli.

«Al momento mi sto dedicando alla scrittura del nuovo libro dei Bastardi di Pizzofalcone, non posso disperdere energie in attività diverse. Devo purtroppo iniziare a selezionare e a diminuire altri impegni ma, ribadisco, le mie dimissioni dal Comitato scientifico per il dialetto non c’entrano con Geolier». Tutto era cominciato lo scorso 30 gennaio, dopo che il settimanale Sorrisi e Canzoni aveva divulgato il testo scritto della canzone sanremese del rapper di Secondigliano. «(Il napoletano) è una lingua antica e bellissima, con la quale sono stati scritti capolavori immensi. È un patrimonio comune, ha un suono meraviglioso, unisce il maschile e il femminile come fa l’amore. Non merita questo strazio» aveva affermato de Giovanni nel suo post, con diverse precisazioni a seguire, ma insistendo sul fatto che «il napoletano è una lingua, ha una sua scrittura e questa ha diritto al rispetto», invitando ad andare a vedere i testi di Pino Daniele.Â

Di qui il collegamento sui social con le dimissioni dal Comitato, ma la lotta napoletano/Geolier non sussiste, non in questi termini almeno. «Evidentemente non sono stato capito — conclude Maurizio de Giovanni —. Non ho mai polemizzato con il cantante Geolier a cui invece ho sempre augurato di vincere, tifando per lui come tifo per tutte le espressioni artistiche di Napoli, né tantomeno ho sollevato polemiche con le persone che lo seguono e con chi lo ammira e lo apprezza. Io ho parlato solo e sempre dell’ortografia, non della sintassi né delle parole usate o delle scelte linguistiche». D’altronde sarebbe stato strano il contrario: è cosa nota che de Giovanni ama il dialetto delle poesie napoletane e dei grandi autori delle canzoni classiche come Libero Bovio, Salvatore Di Giacomo, Vincenzo Russo, al punto non solo di inserirli in libri e racconti ma anche di renderli protagonisti dello spettacolo Passione dove ne ripercorre la storia accompagnato dalla musica di Marco Zurzolo, Carlo Fimiani e Marco de Tilla e dalla voce di Marianita Carfora.Â

E mentre sui social la polemica non si placa, il Comitato (istituito dalla legge regionale n. 14 dell’8 luglio 2019) continua le sue attività , tra cui gli incontri sulla poesia in dialetto che ha già visto come ospiti i poeti Salvatore Palomba e Raffaele Pisani (il prossimo appuntamento il 26 febbraio, su dialetto e cinema). E oggi più che mai sarebbe interessante andare a rileggere il volume Notizie storiche sul Patrimonio linguistico napoletano che propone, tra l’altro, indicazioni per la grafia del napoletano, stampato nell’ottobre 2023 a cura del Comitato e che la Fondazione Campania dei Festival offre in omaggio in occasione delle diverse manifestazioni.
I suoi contenuti sono stati redatti dai linguisti Nicola De Blasi, Rita Librandi, Francesco Montuori e Carolina Stromboli (componenti del Comitato) e la prefazione è firmata proprio da Maurizio de Giovanni.

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11 febbraio 2024 ( modifica il 11 febbraio 2024 | 07:56)

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QOSHE - De Giovanni: «Ho sempretifato per Geolier». E lascia il comitato per il dialetto - Ida Palisi
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De Giovanni: «Ho sempretifato per Geolier». E lascia il comitato per il dialetto

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11.02.2024

Lo scrittore: «Non ho mai polemizzato con il cantante. avevo solo parlato dell'ortografia del testo della canzone. Le dimissioni dal comitato per motivi di salute»

«Le mie dimissioni dal Comitato per il dialetto napoletano non c’entrano niente con Geolier, ho sempre tifato per lui. Riguardano solo me e la mia necessità di salvaguardare la salute». Maurizio de Giovanni interviene sulla sua scelta di lasciare il «Comitato scientifico per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio linguistico napoletano» che sui social è stata collegata alla questione linguistica sollevata nei giorni scorsi a proposito del testo di Geolier presentato al Festival di Sanremo, ma che lui smentisce. «Non sono più presidente del Comitato da quasi un anno perché non potevo seguirlo con la dovuta attenzione, ora per motivi esclusivamente di salute mi sono dimesso del tutto. Sono reduce da un intervento chirurgico, dovrò man mano rinunciare ad altri impegni pubblici» precisa de Giovanni, da sempre infaticabile non solo come autore di libri, sceneggiatore, presentatore di programmi tivù, protagonista di spettacoli teatrali, ma anche........

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