Il Corriere del Mezzogiorno aveva dato voce al dissenso di Comitati, associazioni e padri domenicani. L'assessorato al Turismo l'ha fatto "rimuovere"

Una caffettiera al posto del corno

Niente più corni sulla facciata di San Domenico Maggiore anche se le luci «natalizie» restano con caffettiere, tombola e carte. La sensibilità popolare prevale sullo spot laser che rendeva la chiesa medievale un manifesto pubblicitario per attirare turisti. La decisione è stata presa dall’assessorato al Turismo del Comune di Napoli dopo la denuncia del Corriere del Mezzogiorno che ha dato eco alle proteste di cittadini e comitati, primo fra tutti, quello di Portosalvo, da sempre impegnato in battaglie per la tutela dei monumenti del centro storico napoletano.Â

Ieri pomeriggio la ditta incaricata delle proiezioni luminose su San Domenico si è attivata per modificare la sequenza delle immagini, rimuovendo quella del corno: nel rispetto di tutte le sensibilità , fanno sapere dall’assessorato al Turismo. L’enorme cornicello portafortuna era stato giudicato un’offesa e una blasfemia, totalmente fuori luogo e fuori contesto su una chiesa del XIII secolo che è considerata tra i monumenti ecclesiastici più rappresentativi della nostra città . Tanto che i comitati dei cittadini avevano scritto all’arcivescovo Battaglia affinché si adoperasse per la sua rimozione e il consigliere della seconda Municipalità Pino De Stasio persino al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano

Contro «Sua maestà il Corno» e la commistione tra sacro e profano si era espresso anche padre Gerardo Imbriano dei Frati Predicatori, rettore della Basilica di San Domenico Maggiore, con una lettera in cui chiedeva al sindaco Manfredi come fosse possibile che l’amministrazione comunale non comprendesse «che occorre certo far rivivere le testimonianze del passato col presente ma senza che gli edifici storici, e in particolare quelli ancora destinati al culto, siano solo lo sfondo di rappresentazioni che non tengono conto del luogo ad esse destinato». «Cafonata», «folclorismo», «banalizzazione», alcuni tra gli epiteti usati sui social per bollare il «disdicevole» graffito luminoso, che faceva parte di un tour luminoso voluto dall’assessorato al Turismo del Comune nell’ambito del Natale a Napoli 2023 e che interessa, oltre a San Domenico Maggiore, anche la chiesa del Gesù Nuovo e il palazzo dello Spagnuolo al borgo Vergini, con installazioni luminose di panni stesi e audio in omaggio a Totò nato in quei luoghi. Realizzate con il finanziamento della Città Metropolitana, le proiezioni dureranno fino al 7 gennaio, tutti i giorni ad eccezione di questa sera, dalle 18 alle 23, con intervalli di mezzora secondo le indicazioni della Soprintendenza. E se sul bugnato del Gesù continueranno a esserci i titoli delle canzoni napoletane sul tema dell’amore – da «O sole mio» a «Tu si ’na cosa grande» fino a «O ssaje comme fa ’o core», scritta da Massimo Troisi per Pino Daniele – a San Domenico Maggiore resteranno pezzi della tombola, caffettiere e carte, perché qui il tema è quello dei giochi.

Vai a tutte le notizie di Napoli

Se vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui.

Siamo anche su Instagram, seguici https://www.instagram.com/corriere.mezzogiorno/

31 dicembre 2023

© RIPRODUZIONE RISERVATA

QOSHE - Troppe polemiche, sparisce il Corno gigante proiettato sulla facciata di San Domenico Maggiore - Ida Palisi
menu_open
Columnists Actual . Favourites . Archive
We use cookies to provide some features and experiences in QOSHE

More information  .  Close
Aa Aa Aa
- A +

Troppe polemiche, sparisce il Corno gigante proiettato sulla facciata di San Domenico Maggiore

15 0
31.12.2023

Il Corriere del Mezzogiorno aveva dato voce al dissenso di Comitati, associazioni e padri domenicani. L'assessorato al Turismo l'ha fatto "rimuovere"

Una caffettiera al posto del corno

Niente più corni sulla facciata di San Domenico Maggiore anche se le luci «natalizie» restano con caffettiere, tombola e carte. La sensibilità popolare prevale sullo spot laser che rendeva la chiesa medievale un manifesto pubblicitario per attirare turisti. La decisione è stata presa dall’assessorato al Turismo del Comune di Napoli dopo la denuncia del Corriere del Mezzogiorno che ha dato eco alle proteste di cittadini e comitati, primo fra tutti, quello di Portosalvo, da sempre impegnato in battaglie per la tutela dei monumenti del centro storico napoletano.Â

Ieri pomeriggio la ditta incaricata delle proiezioni luminose su San Domenico si è attivata per modificare la sequenza........

© Corriere del Mezzogiorno


Get it on Google Play