L'avvocato Pisani: «Vogliamo vederci chiaro sulle votazioni di Sanremo e sui commenti espressi da alcuni giornalisti della Sala Stampa. Interesseremo anche l'Agcom»
La mancata vittoria del rapper partenopeo Geolier al 74esimo Festival di Sanremo malgrado il 60% del televoto andato proprio al ventenne di Secondigliano, è sempre più oggetto di asprissime polemiche e in queste ore c'è anche chi annuncia azioni legali. Secondo il presidente di Noi Consumatori, l'avvocato di Maradona, Angelo Pisani, «il voto della sala stampa di Sanremo rappresenta senza dubbio una pagina penosa del giornalismo italiano», dice il legale in una nota annunciando « un esposto anche allâOrdine dei giornalisti per chiedere lâaccertamento di violazioni del codice deontologico e relative sanzioni , con riserva di ogni diritto azione».
Lâassociazione Noi Consumatori, prosegue, «chiederà alla Rai , tramite accesso agli atti , la documentazione e i verbali dei voti dati dalla Sala Stampa agli artisti nelle 5 giornate, per valutare se sussistono ipotesi di gravi violazioni e reati di razzismo e bullismo nella votazione per la premiazione del festival di Sanremo. Strano, molto strano - prosegue Pisani - che oltre il 60% del televoto , nonostante il blocco del sistema, sia stato a favore di Geolier e poi la Rai, servizio pubblico, abbia proclamato la vittoria di Angelina Mango e senza comunicare le modalità , costi e le competenze con cui sono stati selezionati i giornalisti votanti a Sanremo».
Le reazioni dai socialÂ
«Il tutto - conclude Pisani - anche in considerazione delle gravi affermazioni di alcuni giornalisti dopo la classifica delle cover che hanno offeso pubblicamente il giovane artista napoletano ed usato espressioni del tipo: "Non fate più votare la Campania" o come una giornalista di Pavia che ha esclamato "gli ho dato uno perché non potevo dare zero", chiedendo inoltre a Geolier in conferenza stampa se non si sentisse "di aver rubato un po' la vittoria" delle cover. Sono comportamenti che chiederemo di valutare anche alla magistratura ed altre autorità competenti come lâAgcom, oltre che all'Ordine dei giornalisti».
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11 febbraio 2024
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