Il documento programmatico del forum di Napoli si rivolge a tutti i Paesi Unesco. Il sindaco Manfredi: «Per la tutela della città dagli effetti del turismo di massa servono norme nazionali che indirizzino i Comuni»

Bisogna proteggere il patrimonio culturale dai cambiamenti climatici ma pure dal turismo di massa: parole della direttrice generale dell'Unesco Audrey Azoulay a conclusione dei lavori della Conferenza di Napoli. Che ha prodotto una carta, una call per tutti i Paesi Unesco ma che porta il nome della città partenopea: si chiama «Lo spirito di Napoli» ed un appello ad agire («call for action») «per una più efficace tutela» dell'identità dei territori. Questo il documento programmatico conclusivo. «Dobbiamo ripensare l'approccio alla protezione di ogni tipo di patrimonio culturale - ha detto Azoulay - ponendo la società civile e le popolazioni indigene al centro delle nostre azioni». La carta chiede ai Paesi Unesco di «promuovere risposte innovative» alle sfide che i siti patrimonio dell'umanità devono affrontare, risposte che garantiscano il benessere e il sostentamento delle comunità locali. Un documento, a giudizio del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, «ricco di spunti operativi».Â

Gallery: Unesco a Napoli, la dg Azoulay: «Proteggere il patrimonio dal turismo di massa tutelando la popolazione»

Nella call for action si invitano i Paesi Unesco a garantire l'inclusione sociale ed economica attraverso strategie e iniziative «che promuovano il dialogo e la trasmissione intergenerazionale coinvolgendo i giovani»; a rafforzare ed espandere i partenariati per aumentare le capacità «di sfruttare la cultura come vettore di inclusione sociale, crescita economica, occupazione e forza di trasformazione per lo sviluppo sostenibile, la resilienza e la costruzione della pace»; a sviluppare e attuare politiche turistiche «sostenibili che diano priorità alla salvaguardia del patrimonio» anche immateriale, fornendo soluzioni intelligenti per affrontare le sfide dell'eccesso di turismo.

Gallery: Unesco a Napoli, Resta Abitante e Rete Set in piazza per il diritto alla casa

Azoulay si è soffermata sui cambiamenti climatici affermando che «è necessario ridurne l'impatto» ma «è inoltre necessario proteggere meglio il patrimonio dal turismo di massa e dalla pressione urbana tutelando la popolazione, il diritto di godere della cultura e dell'identità . Dobbiamo cambiare il modo in cui i visitatori scoprono i siti incoraggiando lo slow tourism». Dunque l'appello è a «ripensare l'approccio alla protezione di ogni tipo di patrimonio culturale, integrando la prospettiva e ponendo la società civile e le popolazioni indigene al centro delle nostre azioni». Napoli, spiega Azoulay, «è una città straordinaria e porosa, è città sempre in movimento in cui la cultura non è fissa, ma viva e popolare, cambia, si gusta. È iscritta al patrimonio Unesco dal 1995 per aver saputo conservare la sua memoria negli edifici, nelle tradizioni, negli archivi» e tutto questo va preservato, ha detto ancora Azoulay che proprio oggi ha consegnato la pergamena Unesco all'Archivio della Fondazione Banco Napoli entrato nel patrimonio archivistico mondiale. Azoulay ha anche voluto ringraziare i carabinieri «alleati essenziali dell'Unesco contro i traffici di beni culturali». E ha ricordato che nel 2024 l'Italia ospiterà il G7 «ulteriore occasione per andare oltre». La direttrice Unesco ha sottolineato infine come la Conferenza di Napoli sia stata «la prima riunione di esperti che ha mescolato punti di vista e approcci, una convergenza d'esperienze vissute sul terreno ed è l'essenza del programma Unesco».Â

Gallery: Giornate Unesco, la direttrice Audrey Azoulay a Castel Capuano. L'archivio della Fondazione Banco di Napoli è «Memoria del Mondo»

Alla conclusione dei lavori anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani accanto al sindaco Gaetano Manfredi, che commenta: «Stiamo già lavorando sull'idea di una regolamentazione dell'accoglienza e mi riferisco a b&b e case vacanze. Stiamo studiando l'esperienza di Firenze e la sua robustezza giuridica, ma crediamo sia più opportuno che sul tema della residenzialità sia varata una norma nazionale di tutela che aiuti i Comuni fornendoci strumenti nel giusto bilanciamento delle funzioni».Â

Forum Unesco, il direttore World Heritage Assomo incontra i comitati cittadini: «Napoli non diventi come Venezia»

Tajani: a Capri l'incontro dei ministri degli Esteri G7 nel 2024

Vai a tutte le notizie di Napoli

Se vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui.

Siamo anche su Instagram, seguici https://www.instagram.com/corriere.mezzogiorno/

29 novembre 2023 ( modifica il 29 novembre 2023 | 21:53)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

QOSHE - Call Unesco, la dg Azoulay: «Proteggere il patrimonio dal turismo di massa tutelando la popolazione»  - Luca Marconi
menu_open
Columnists Actual . Favourites . Archive
We use cookies to provide some features and experiences in QOSHE

More information  .  Close
Aa Aa Aa
- A +

Call Unesco, la dg Azoulay: «Proteggere il patrimonio dal turismo di massa tutelando la popolazione» 

13 1
30.11.2023

Il documento programmatico del forum di Napoli si rivolge a tutti i Paesi Unesco. Il sindaco Manfredi: «Per la tutela della città dagli effetti del turismo di massa servono norme nazionali che indirizzino i Comuni»

Bisogna proteggere il patrimonio culturale dai cambiamenti climatici ma pure dal turismo di massa: parole della direttrice generale dell'Unesco Audrey Azoulay a conclusione dei lavori della Conferenza di Napoli. Che ha prodotto una carta, una call per tutti i Paesi Unesco ma che porta il nome della città partenopea: si chiama «Lo spirito di Napoli» ed un appello ad agire («call for action») «per una più efficace tutela» dell'identità dei territori. Questo il documento programmatico conclusivo. «Dobbiamo ripensare l'approccio alla protezione di ogni tipo di patrimonio culturale - ha detto Azoulay - ponendo la società civile e le popolazioni indigene al centro delle nostre azioni». La carta chiede ai Paesi Unesco di «promuovere risposte innovative» alle sfide che i siti patrimonio dell'umanità devono affrontare, risposte che garantiscano il benessere e il sostentamento delle comunità locali. Un documento, a giudizio del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, «ricco di spunti operativi».Â

Gallery: Unesco a Napoli, la dg........

© Corriere del Mezzogiorno


Get it on Google Play