Delia Morinelli ha 86 anni e vive nel Cilento: «Ho cucinato per il professore e la moglie per tanti anni. Lui studiava tutti gli alimenti e sperimentava quel tipo di nutrizione anche su se stesso»

A sinistra, Delia Morinelli. A destra Ancel Keys con la moglie

Delia Morinelli ha 86 anni. Una donna con tanta energia nonostante l’età , ancora molto attiva nell’orto di casa e in cucina. Da sempre vive a Pioppi, frazione del comune di Pollica-Acciaroli, nel Cilento. E da sempre ha cucinato. Ma le sue non sono pietanze qualsiasi. Per molti anni è stata ai fornelli per Ancel Keys e per la moglie Margaret Haney. Ma anche per uno dei padri della cardiologia moderna, il professore Jeremiah Stamler. E dallo studio delle ricadute sulla popolazione di quel tipo di nutrizione, Keys codificò la Dieta Mediterranea indicandola come stile alimentare per vivere più a lungo. E la sperimentò anche su se stesso, tant’è che visse fino a 100 anni. Così come fece anche Stamler, morto a 102 anni nel 2022. Il 26 gennaio, guarda caso nel giorno della ricorrenza della nascita di Keys. Dal 1962 in poi, Delia iniziò a cucinare per i coniugi americani. E lo ha fatto per molti anni.

Quali erano i piatti principali sui quali si basavano le ricerche di Keys?
«Innanzitutto aveva capito che è meglio utilizzare l’olio extravergine di oliva, che noi da sempre usiamo nel Cilento perché è un prodotto tipico locale, e non il burro. Senza dimenticare che la nostra è una alimentazione con poco sale. Poi ogni giorno qualcosa con prodotti dell’orto, rispettando la stagionalità , e pesce azzurro. Raramente la carne».

Ma c’erano dei piatti che gli piacevano particolarmente e che le chiedeva?
«Adorava le alici. Cucinate in tanti modi diversi: imbottite, alla pizzaiola, marinate. E amava anche gli spaghetti con olio d’oliva, aglio e alici».

Altre pietanze?
«Le verdure dell’orto, le mangiava stufate (leggermente saltate in padella; ndr) o grigliate, con aggiunta di poco aglio, un filo d’olio e prezzemolo. Il suo peccato di gola erano le freselle bagnate con acqua e sale, con sopra i pomodori freschi schiacciati che rilasciavo il sugo. Gli piacevano tanto anche la zucca, le melanzane e i cavolfiori. Spesso gli cucinavo zuppa di farro o di legumi. Insomma, si era innamorato della cucina cilentana».

Ma cosa le diceva lo studioso americano?
«Mi ripeteva sempre: io devo vivere qui, perché così posso arrivare a cento anni. E c’è riuscito. Io non capivo, anche gli altri non lo capivano. Perché non comprendevano la fortuna di essere nati in un posto come il Cilento e di avere una alimentazione che poi è diventata il simbolo della Dieta Mediterranea».

Che ricordi ha di quel periodo?
«Io e mio marito ci siamo sposati nel 1960, dopo un paio d’anni arrivarono i coniugi Keys. E costruirono qui, a Pioppia, la loro casa. Stamler è arrivato qualche anno dopo. Di tutti loro ricordo la grande bontà . E la curiosità nel chiedermi come preparavo i piatti in cucina».

E la signora Margaret?
«Una mattina la trovai in cucina, stava tagliando delle fette di salame. Mi disse: vorrei provare a cucinare pasta e fagioli. Le risposi: mica volete usare tutto questo salame? A quel punto le feci vedere la mia ricetta. E ricordo che le proposi di usare le scarole invece della pasta. Ne fu talmente entusiasta che scarole e fagioli divenne uno dei suoi piatti preferiti».Â

C’era qualcosa che le diceva sempre Ancel Keys?
«Il professore mi ripeteva sempre: mangiare bene e vivere bene, questa è la vera ricetta. Se mantieni il corpo pulito, il cuore e lo stomaco lavorano bene».

Come eseguiva i suoi test?
«Fece venire ragazzi da tutte le frazioni di Pollica. Prima li fece mangiare per un po’ di tempo come facevano loro in America. E alla fine fece a tutti le analisi del sangue. Neanche una era buona. Qui c’era sempre un medico a controllare tutto. E io ho potuto seguire la dieta americana solo per otto giorni, perché stavo già male e il dottore mi disse di smettere. Poi un altro periodo questi ragazzi mangiarono quello che cucinavamo nel Cilento. E dopo aver ripetuto le analisi, tutti stavano bene».

Così è nata la Dieta Mediterranea.
«Lui ci ha fatto capire una cosa importante. Che la nostra ricchezza, a tavola, non sta nei soldi per comprare tanto cibo. Il professore mi diceva: chi sta meglio (nella scala sociale; ndr) non sa che forse sta peggio. E i piatti poveri sono quelli che ti fanno vivere più a lungo».

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15 novembre 2023 ( modifica il 15 novembre 2023 | 15:40)

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QOSHE - «Nei miei patti Ancel Keysha individuato la Dieta Mediterranea. Mi diceva: chi mangia così vivrà cento anni» - Luigi Martino
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«Nei miei patti Ancel Keysha individuato la Dieta Mediterranea. Mi diceva: chi mangia così vivrà cento anni»

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15.11.2023

Delia Morinelli ha 86 anni e vive nel Cilento: «Ho cucinato per il professore e la moglie per tanti anni. Lui studiava tutti gli alimenti e sperimentava quel tipo di nutrizione anche su se stesso»

A sinistra, Delia Morinelli. A destra Ancel Keys con la moglie

Delia Morinelli ha 86 anni. Una donna con tanta energia nonostante l’età , ancora molto attiva nell’orto di casa e in cucina. Da sempre vive a Pioppi, frazione del comune di Pollica-Acciaroli, nel Cilento. E da sempre ha cucinato. Ma le sue non sono pietanze qualsiasi. Per molti anni è stata ai fornelli per Ancel Keys e per la moglie Margaret Haney. Ma anche per uno dei padri della cardiologia moderna, il professore Jeremiah Stamler. E dallo studio delle ricadute sulla popolazione di quel tipo di nutrizione, Keys codificò la Dieta Mediterranea indicandola come stile alimentare per vivere più a lungo. E la sperimentò anche su se stesso, tant’è che visse fino a 100 anni. Così come fece anche Stamler, morto a 102 anni nel 2022. Il 26 gennaio, guarda caso nel giorno della ricorrenza della nascita di Keys. Dal 1962 in poi, Delia iniziò a cucinare per i coniugi americani. E lo ha fatto per molti anni.

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