L'accusa è concorso in omicidio colposo. In casa c'erano quattro pitbull e dalle indagini è emerso che non erano custoditi
La morte di Francesco Pio DâAmaro, il bimbo di 13 mesi sbranato da due pitbull a Campolongo, frazione del comune di Eboli, ha portato all'apertura di un'indagine nei confronti della madre, degli zii e dei proprietari dei cani. Lâaccusa contestata dal pm Alessandro Di Vico della Procura di Salerno è concorso in omicidio colposo. Oltre alla mamma del bambino, Paola Ferrentino, di 25 anni e residente a Campolongo in via Caracciolo - (residenza diversa dallâabitazione dove è avvenuta la tragedia) sono stati indagati anche Giuseppe e Simone Santoro, gli zii di Francesco Pio, residenti a Fisciano e Montecorvino Rovella. Gli altri due coinvolti nellâinchiesta della procura della Repubblica di Salerno sono Gaia Sabato e Fabio Fiorillo, ex coniugi di Battipaglia e proprietari dei due pitbull che hanno azzannato e ucciso il bambino. In casa in tutto c'erano quattro pitbull. Gli avvocati difensori sono Daniele Olivieri e Rosario Bucella.
Il sequestro dellâabitazione è stato convalidato e il pm Di Vico ha fissato il conferimento dellâincarico al medico legale Adamo Maiese per lo svolgimento dell'autopsia. Conclusa lâoperazione presso gli uffici della procura di Salerno, si procederà con l'esame autoptico nellâobitorio dellâospedale di Eboli. I cinque indagati avranno la facoltà di nominare un anatomo patologo di fiducia. Il pm Di Vico ha identificato Francesco DâAmaro, ex compagno di Paola Ferrentino, come persona offesa.
La svolta nelle indagini nasce dagli interrogatori nella caserma dei carabinieri di Santa Cecilia, frazione di Eboli, condotti lunedì sera dal capitano Greta Gentili e dal maresciallo Fabio Basilisco. Decisivo anche il sopralluogo effettuato dal pm Di Vico nellâabitazione in via Medaglie dâOro dove è avvenuta la tragedia. Lunedì mattina gli investigatori hanno ispezionato la villa a Campolongo. Nel cortile dellâabitazione non ci sarebbero gabbie. Non ci sarebbe nemmeno una recinzione. I pitbull non erano tenuti in custodia ed erano senza museruola. Il sospetto, quindi, è che gli animali di grossa taglia avessero libero accesso alla casa. Con il cancello di ingresso aperto, era alto il rischio di aggressione anche per i pedoni e i residenti della litoranea.
La mamma e gli zii di Francesco Pio si fidavano dei pitbull: lo hanno ripetuto agli investigatori e in diverse interviste. Hanno difeso i cani: «Non hanno mai fatto male a nessuno». Lunedì mattina, due dei quattro pitbull hanno ucciso Francesco Pio. Lo zio Simone e mamma Paola hanno tentato di strappare il piccolo dalle grinfie dei due animali. Quando ci sono riusciti, Francesco Pio era morto. Dilaniato dai morsi, da numerose emorragie, abbandonato in una pozza di sangue dai due pitbull che ne avevano fatto scempio. Le ferite alla nuca e sul lato sinistro del corpo sembrano quelle più gravi, le probabili lesioni mortali. Molti nodi devono ancora essere sciolti. A molti è parso strano che la mamma e gli zii non abbiano trasportato il bambino al Campolongo Hospital, a soli 500 metri di distanza dalla casa della tragedia, invece di aspettare lâambulanza del 118 distante 15 chilometri dalla litoranea. La casa in via Medaglie dâOro è di una famiglia napoletana che lâha affittata a Fabio Fiorillo il quale è andato via nel dicembre 2023. Lâex moglie, Gaia Sabato, si è trasferita in via Campolongo dal 5 aprile scorso. In quella casa erano rimasti due settimane Paola e il figlio Francesco Pio, oltre ai due zii del piccolo.
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24 aprile 2024 ( modifica il 24 aprile 2024 | 09:28)
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Eboli, Francesco Pio sbranato dai pitbull: indagati la madre, gli zii e i proprietari dei cani
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24.04.2024
L'accusa è concorso in omicidio colposo. In casa c'erano quattro pitbull e dalle indagini è emerso che non erano custoditi
La morte di Francesco Pio DâAmaro, il bimbo di 13 mesi sbranato da due pitbull a Campolongo, frazione del comune di Eboli, ha portato all'apertura di un'indagine nei confronti della madre, degli zii e dei proprietari dei cani. Lâaccusa contestata dal pm Alessandro Di Vico della Procura di Salerno è concorso in omicidio colposo. Oltre alla mamma del bambino, Paola Ferrentino, di 25 anni e residente a Campolongo in via Caracciolo - (residenza diversa dallâabitazione dove è avvenuta la tragedia) sono stati indagati anche Giuseppe e Simone Santoro, gli zii di Francesco Pio, residenti a Fisciano e Montecorvino Rovella. Gli altri due coinvolti nellâinchiesta della procura della Repubblica di Salerno sono Gaia Sabato e Fabio Fiorillo, ex coniugi di Battipaglia e proprietari dei due pitbull che hanno azzannato e ucciso il bambino. In casa in tutto c'erano quattro pitbull. Gli........
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