La bambina napoletana di 7 anni vittima di un incidente in un albergo nell'agosto del 2022. I genitori avvocati Valentina Poggi e Michele Trematerra. «Fatto che ci addolora, confidiamo nei giudici di Roma»
La piccola Lavinia e, accanto, la statua che le rovinò addosso
Se quella maledetta statua fosse stata ancorata al terreno nulla sarebbe accaduto, ma di chi fosse la responsabilità di verificarne la stabilità resta ad oggi un gigantesco punto di domanda. à questa la conclusione a cui è giunto il perito incaricato dalla Procura di Monaco di Baviera, che ha però deciso di archiviare lâinchiesta sulla morte di Lavinia Trematerra, la bimba napoletana travolta e uccisa da una statua mentre giocava con unâamichetta nel giardino dellâhotel Admiral del capoluogo bavarese nellâagosto del 2022. La mossa degli inquirenti tedeschi ha gettato nello sconforto i genitori della piccola, che adesso chiedono giustizia e confidano nellâinchiesta, ancora aperta, condotta dalla Procura di Roma.Â
Nessun colpevole dunque per la morte della piccola Lavinia Trematerra. Non ci sarà alcuna richiesta di rinvio a giudizio per la tragica morte di Lavinia Trematerra. Lâinattesa conclusione delle indagini del pubblico ministero tedesco, con archiviazione del procedimento, è stata accolta con sconcerto dai genitori della bimba: «Nella civilissima Baviera - dichiarano Valentina Poggi e Michele Trematerra - il gestore di un albergo non è obbligato ad adottare misure di sicurezza, nonostante esistano delle linee guida con regole chiare e precise raccomandazioni sullâimportanza di verificare la stabilità tramite carichi di prova. Se fossero state rispettate queste norme, nostra figlia sarebbe viva e ciò viene affermato anche nella perizia redatta dal tecnico incaricato dal pubblico ministero tedesco».Â
Oltre al tragico evento, câè però anche un altro aspetto che lascia attonita la famiglia Trematerra: «Ci addolora che in tutto questo tempo non sia arrivato alcun messaggio di cordoglio dalla proprietà dellâalbergo Admiral o dalle autorità statali e locali. Abbiamo accusato il colpo, ma continuiamo a credere nella giustizia, nonostante siamo rimasti basiti da questo provvedimento. La gente però deve sapere che la Germania non è un posto sicuro, neppure per fare una vacanza». I genitori della bimba napoletana stanno intanto lavorando a un progetto ambizioso, a forte vocazione sociale: «Con la nostra associazione Il Mondo di Lalla, vogliamo portare il sorriso di nostra figlia nei posti più poveri del mondo. Abbiamo già costruito una scuola in Malawi per 50 bambini. Lâarcobaleno di nostra figlia illuminerà altri posti, altri bambini. Non ci fermiamo, la nostra battaglia giudiziaria continua, ci sembra il modo migliore per onorare la memoria di Lalla».
Vai a tutte le notizie di Napoli
Se vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui.
Siamo anche su Instagram, seguici https://www.instagram.com/corriere.mezzogiorno/
28 febbraio 2024 ( modifica il 28 febbraio 2024 | 13:05)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Lavinia, uccisa da una statua a Monaco: la procura archivia il caso, rabbia dei familiari
5
6
28.02.2024
La bambina napoletana di 7 anni vittima di un incidente in un albergo nell'agosto del 2022. I genitori avvocati Valentina Poggi e Michele Trematerra. «Fatto che ci addolora, confidiamo nei giudici di Roma»
La piccola Lavinia e, accanto, la statua che le rovinò addosso
Se quella maledetta statua fosse stata ancorata al terreno nulla sarebbe accaduto, ma di chi fosse la responsabilità di verificarne la stabilità resta ad oggi un gigantesco punto di domanda. à questa la conclusione a cui è giunto il perito incaricato dalla Procura di Monaco di Baviera, che ha però deciso di archiviare lâinchiesta sulla morte di Lavinia Trematerra, la bimba napoletana travolta e uccisa da una statua mentre giocava con unâamichetta nel giardino dellâhotel Admiral del capoluogo bavarese nellâagosto del........
© Corriere del Mezzogiorno
visit website