Nicola Oddati rinuncia a presentare istanza al Riesame

Soffiate e mazzette per la riqualificazione turistica del Rione Terra, Vincenzo Figliolia resta «convinto della correttezza del proprio operato ed è pronto a dimostrarlo in ogni sede giudiziaria». Dopo la recente esclusione dell’accusa associativa, l’inchiesta che il 15 gennaio ha travolto il cerchio magico dell’ex sindaco pd di Pozzuoli supera intanto il primo vaglio del Riesame. I giudici della dodicesima sezione del tribunale della Libertà di Napoli (presidente Paola Russo) hanno infatti confermato il provvedimento cautelare a carico dell’ex primo cittadino flegreo. In attesa di conoscere le motivazioni del provvedimento, il cui deposito è stato stabilito in 45 giorni, Figliolia rimane agli arresti domiciliari, status restrittivo concessogli dal gip che aveva revocato la custodia in carcere.

Nicola Oddati, dirigente della Regione Campania ed ex coordinatore della segreteria Pd targata Zingaretti, ha invece rinunciato al ricorso: «In questa fase preferiamo valutare con calma gli ulteriori passi da compiere», è il commento del suo avvocato, il penalista Vittorio Giaquinto. Le indagini della squadra mobile di Napoli e dalla guardia di finanza avevano portato del resto alla formulazione di pesanti capi di accusa: gli undici indagati devono infatti a vario titolo rispondere di corruzione, turbata libertà degli incanti, traffico di influenze illecite e rivelazione di segreto. La Procura aveva anche contestato il reato di associazione per delinquere: ipotesi scartata pochi giorni fa dal gip, che aveva di conseguenza concesso gli arresti in casa a Figliolia, Oddati, all’imprenditore edile Salvatore Musella e a Giorgio Palmucci, ex presidente dell’Enit, l’Agenzia nazionale del turismo.

Tornando all’ex primo cittadino, la difesa
, rappresentata dall’avvocato Luigi De Vita, è pronta a sostenere che «non c’è mai stato alcun favoritismo nei confronti di Musella». Figliolia sarebbe stato mosso dall’unico desiderio di intercettare «partner di livello internazionale e un albergatore in grado di far compiere un reale salto di qualità all’Antica Rocca del Rione Terra, da anni consegnata al degrado». Il legale di Figliolia anticipa di essere pronto a dimostrare che «in quella fase l’allora sindaco aveva contattato anche molti altri imprenditori (i sopralluoghi sarebbero stati oltre venti, ndr), agendo nell’interesse pubblico. L’obiettivo è sempre stato quello di favorire la collettività ». I giudici del Riesame si sono però rivelati di tutt’altro avviso e per Figliolia, ieri mattina, è arrivata la conferma dei domiciliari. Il tribunale della Libertà ha invece annullato l’ordinanza e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria emessi nei confronti dell’ex direttore esecutivo dell’Enit Giovanni Bastianelli, accusato di turbativa d’asta per la concessione alberghiera nel Rione Terra. Per i difensori di Bastianelli, gli avvocati Domenico Ciruzzi e Valerio Esposito, il provvedimento «colpiva ingiustificatamente un onesto e stimato manager pubblico».

Resta intanto da capire quale sarà la portata delle dichiarazioni ammissive rese dall’imprenditore Musella. Il costruttore avrebbe infatti tratteggiato innanzi al gip un preoccupante quadro di influenze politiche e favori economici. Una confessione scandita dallo spinoso appalto per la gestione del Rione Terra e dal presunto coinvolgimento di elementi di punta del Partito democratico. Musella avrebbe inoltre confessato di aver elargito fondi a sostegno delle campagne elettorali e, dunque, non solo per aiutare l’amico Oddati a risolvere alcune questioni private. Gli inquirenti ne stanno vagliando la veridicità e, soprattutto, i potenziali sviluppi su una scala che vada al di là dei confini campani.

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31 gennaio 2024

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Rione Terra: Figliolia resta ai domiciliari, in libertà Bastianelli

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31.01.2024

Nicola Oddati rinuncia a presentare istanza al Riesame

Soffiate e mazzette per la riqualificazione turistica del Rione Terra, Vincenzo Figliolia resta «convinto della correttezza del proprio operato ed è pronto a dimostrarlo in ogni sede giudiziaria». Dopo la recente esclusione dell’accusa associativa, l’inchiesta che il 15 gennaio ha travolto il cerchio magico dell’ex sindaco pd di Pozzuoli supera intanto il primo vaglio del Riesame. I giudici della dodicesima sezione del tribunale della Libertà di Napoli (presidente Paola Russo) hanno infatti confermato il provvedimento cautelare a carico dell’ex primo cittadino flegreo. In attesa di conoscere le motivazioni del provvedimento, il cui deposito è stato stabilito in 45 giorni, Figliolia rimane agli arresti domiciliari, status restrittivo concessogli dal gip che aveva revocato la custodia in carcere.

Nicola Oddati, dirigente della Regione Campania ed ex coordinatore della segreteria Pd targata Zingaretti, ha invece rinunciato al ricorso: «In questa fase preferiamo........

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