Il complesso commerciale russo attaccato anche con granate o bombe incendiarie. La dinamica rimanda alle minacce di attacco ad un centro commerciale alle porte di Napoli, azione sventata con arresti

Almeno quattro uomini in mimetica avrebbero aperto il fuoco al Crocus City Hall e inoltre la sala concerti facente parte di un mega distretto commerciale alle porte di Mosca, secondo Ria Novosti, sarebbe stata attaccata anche con esplosivi e più precisamente gli uomini armati avrebbero «lanciato una granata o una bomba incendiaria». In queste ore ci sarebbe stata una rivendicazione dell'Isis mentre le autorità di Kiev si sono affrettate a smentire ogni coinvolgimento nell'attentato, in cui si contano già 40 persone morte, oltre cento feriti.Â

Per il poco che si sa fino ad ora della dinamica dell'attentato di Krasnogorsk, tuttavia, per la cronaca giudiziaria questa suona come un deja vu: sembra avere molti elementi di familiarità con gli attentati, per fortuna soltanto ipotizzati, da una cinquina di esponenti del cosiddetto Ordine di Hagal, intercettati e bloccati dall'autorità giudiziaria in Campania.

Già tre anni fa l’inchiesta sul gruppo eversivo di estrema destra coordinata dalla Procura di Napoli ha svelato un’associazione di stampo neonazista, negazionista e suprematista accertando «una costante attività di addestramento paramilitare, anche frequentando all’estero corsi di combattimento corpo a corpo e sull’utilizzo di armi da fuoco» e «contatti diretti e frequenti con formazioni ultranazionaliste ucraine», come il Battaglione Azov, Pravi Sector, Misantropya Division e Centuria, probabilmente in vista di possibili reclutamenti nelle fila dei gruppi combattenti. Oltre 26 le perquisizioni nelle province di Napoli, Avellino, Caserta, Milano, Torino, Palermo, Ragusa, Treviso, Verona, Salerno, Potenza, Cosenza, Crotone

Nel gruppo anche un cittadino ucraino di Termopil, Anton Radomsky, che aveva trascorso molto tempo nel Napoletano e poi è tornato in Ucraina: dalle indagini è emerso che era in contatto con il battaglione Azov (fondato dal militare Andrj Bileckyj, di orientamento neonazista). Tra gli italiani, invece, di Maddaloni, Avellino, Castellammare e Marigliano, due si sono diplomati in Polonia presso l’European Security Academy: «I programmi di addestramento – si legge negli atti – ricalcano quelli previsti per le forze speciali militari (dalla guida operativa, al tiro tattico o dinamico mediante l’impiego di armi, nonché tecniche di autodifesa), ove gli stessi hanno seguito il corso avanzato di Krav Maga (arte marziale delle forze speciali israeliane) e di combinated firearms».

Il gruppo non è entrato in azione ma dalle indagini risulta che stessero preparando un’azione contro la caserma dei carabinieri di Marigliano (sede ufficiale dell’Ordine) e al centro commerciale Vulcano Buono di Nola, anche questo un mega complesso con sala cinema e spazi per concerti. Nelle intercettazioni, uno degli italiani inneggiava al «potere bianco» e manifestava la sinistra intenzione di sferrare un attacco contro la caserma dei carabinieri in provincia di Napoli. Era il cittadino ucraino, invece, a manifestare la volontà di realizzare un attentato al centro commerciale, anche con granate.

Le perquisizioni del maggio 2021 furono disposte proprio per neutralizzare eventi critici ritenuti possibili dall’analisi delle intercettazioni. Da queste emergeva l'effettiva disponibilità di armi e confermavano l’intenzione di programmare azioni violente. Il 19 ottobre 2021 erano state sequestrate munizioni, armi soft air, un lancia-granate e abbigliamento tattico militare. Naturalmente questo non vuol dire affatto che gli indagati, oggi sorvegliati speciali su proposta del questore di Napoli - gli italiani sono in giudizio, l'ucraino è latitante - abbiano una qualche responsabilità sull'attentato di Krasnogorsk. Tuttavia è impressionante notare i molti elementi comuni tra i fatti di Mosca e le intercettazioni degli aspiranti attentatori di Hagal che spinsero la magistratura partenopea ad agire in tutta fretta: la preparazione militare, le mimetiche, le granate, l'obiettivo ovvero un complesso commerciale.Â

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22 marzo 2024 ( modifica il 23 marzo 2024 | 00:08)

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Crocus City Hall, l'attentato in Russia simile a quello che l'Ordine di Hagal preparava in Campania

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23.03.2024

Il complesso commerciale russo attaccato anche con granate o bombe incendiarie. La dinamica rimanda alle minacce di attacco ad un centro commerciale alle porte di Napoli, azione sventata con arresti

Almeno quattro uomini in mimetica avrebbero aperto il fuoco al Crocus City Hall e inoltre la sala concerti facente parte di un mega distretto commerciale alle porte di Mosca, secondo Ria Novosti, sarebbe stata attaccata anche con esplosivi e più precisamente gli uomini armati avrebbero «lanciato una granata o una bomba incendiaria». In queste ore ci sarebbe stata una rivendicazione dell'Isis mentre le autorità di Kiev si sono affrettate a smentire ogni coinvolgimento nell'attentato, in cui si contano già 40 persone morte, oltre cento feriti.Â

Per il poco che si sa fino ad ora della dinamica dell'attentato di Krasnogorsk, tuttavia, per la cronaca giudiziaria questa suona come un deja vu: sembra avere molti elementi di familiarità con gli attentati, per fortuna soltanto ipotizzati, da una cinquina di esponenti del cosiddetto Ordine di Hagal, intercettati e bloccati dall'autorità giudiziaria in Campania.

Già tre anni fa l’inchiesta sul gruppo eversivo di........

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