Realizzato da una collaborazione tra Officine Keller e Mercedes
Creatività , antichi saperi artigiani, cultura materica del Sud da una parte, dallâaltra la tecnologia: mondi apparentemente in opposizione. Ma non è più così. Lo testimonia Officina Keller che insieme con Mercedes Benz e altre aziende ha vinto un bando Ue. Si tratta del bando European Unionâs Horizon 2020 research and innovation programme under the Grant Agreement recepito dallâUniversidad Politécnica de Madrid, Upm (Departamento de TecnologÃa Fotónica). Dopo un lavoro di quattro anni il risultato è bello e pronto: un robot in grado di interagire con gli artigiani, supportare il loro lavoro e sostenere attività in via di estinzione soprattutto nel Sud.Â
«Il primo ambito di applicazione â racconta lâarchitetto Antonio Martiniello, fondatore di Officine Keller â è quello delle cementine ovvero le mattonelle ottocentesche la cui fortuna non è mai tramontata». E spiega lâiter del progetto: «Abbiamo cercato il supporto degli artigiani del territorio: lâofficina Santella di Cimitile che è stata il volano del progetto. Ma non abbiamo fatto in tempo: la piccola realtà campana, tra Covid e crisi, è stata costretta a chiudere. Questo esempio testimonia lâestrema fragilità degli antichi mestieri più bistrattati che salvaguardati. Ed è qui che Vojext (il robot si chiama così) fondendo innovazione e sapere manuale, vuole intervenire. Il progetto è stato dunque portato a termine con la bottega Solito ad Oria, in Puglia».
Mantra e mission di Officina Keller è la rigenerazione urbana. «Siamo una vera e propria officina di idee â continua lâarchitetto â basata sulla condivisione e la partecipazione di varie figure professionali attive nel settore della cultura, dalle arti visive alle tecnologie alla formazione». La sede, quartier generale e a sua volta testimonianza di rigenerazione urbana work in progress è lâex Lanificio borbonico di Porta Capuana. «à un esempio di riconversione sociale â aggiunge â con questo obiettivo: restituire alla collettività luoghi identitari che ormai avevano perso qualsiasi valore sia storico che funzionale. Siamo partiti da piccoli interventi mirati per il recupero e riuso di spazi per lâarte e lâaggregazione sociale: il primo passo, come forse si ricorderà , è stato il restauro del Chiostro piccolo di Santa Caterina a Formiello, poi abbiamo realizzato la sede della cooperativa sociale Dedalus, la casa-studio di Jimmie Durham e Maria Theresa Aleves e lâatelier Punto Zero della danzatrice Valeria Apicella».Â
In questo avamposto, lâultimo nato è il robot. «Sì, e lâobiettivo è sempre lo stesso: creare lavoro sul territorio e salvaguardare i mestieri, questa volta proviamo a farlo attraverso una nuova generazione di tecnologie user-friendly ridefinendo i contesti di utilizzo della robotica collaborativa. Questo percorso, in cui Officina Keller è uno dei partner, collabora con le medie e piccole imprese nel processo del designing e nella progettazione. I cosiddetti cobots possono migliorare la competitività , ridurre lâerrore umano e i tempi di inattività e migliorare lâefficienza». E soprattutto lâintelligenza è ancora umana e non artificiale: «Umanissima, pensi che lâabilità delle braccia meccaniche è stata realizzata anche grazie agli studi del posturologo Alfonso Cacciapuoti. Oltre alla parte meccanica, lâapp-software trasmetterà âlâanimaâ al materiale su cui si sta lavorando e lâimprinting della persona che ha pensato e disegnato quel manufatto».
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6 febbraio 2024
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A Porta Capuanac'è il robot artigiano che produce «riggiole»
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06.02.2024
Realizzato da una collaborazione tra Officine Keller e Mercedes
Creatività , antichi saperi artigiani, cultura materica del Sud da una parte, dallâaltra la tecnologia: mondi apparentemente in opposizione. Ma non è più così. Lo testimonia Officina Keller che insieme con Mercedes Benz e altre aziende ha vinto un bando Ue. Si tratta del bando European Unionâs Horizon 2020 research and innovation programme under the Grant Agreement recepito dallâUniversidad Politécnica de Madrid, Upm (Departamento de TecnologÃa Fotónica). Dopo un lavoro di quattro anni il risultato è bello e pronto: un robot in grado di interagire con gli artigiani, supportare il loro lavoro e sostenere attività in via di estinzione soprattutto nel Sud.Â
«Il primo ambito di applicazione â racconta lâarchitetto Antonio Martiniello, fondatore di Officine Keller â è quello delle cementine ovvero le mattonelle ottocentesche la cui fortuna non è mai tramontata». E spiega lâiter del........
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