Nella consueta diretta social del venerdì strali del governatore della Campania: «Se lo sapevano da mesi perché l'hanno mandato a Capodimonte?». Nuovo affondo sul ritardo dei Fondi di sviluppo e coesione
«Siccome questa cosa la si sapeva da mesi, era proprio necessario mandare a Capodimonte un direttore sapendo che poi dopo qualche mese lo avreste tolto? à tanto difficile avere rispetto per le nostre strutture museali, per la Campania e per Napoli?». Vincenzo De Luca torna a bomba sulla eventuale candidatura a sindaco di Firenze per la coalizione di centrodestra del neo direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte, Eike Schimdt, evitando di nominare il ministro Gennaro Sangiuliano. Il governatore lo fa nella consueta diretta social del venerdì, nella quale affronta temi che vanno dalla sanità all'annosa questione del mancato sblocco dei Fondi di coesione (sui quali lancia una nuova sfida al premier Giorgia Meloni e al ministro Raffaele Fitto).
Sul caso Schmidt, De Luca eccepisce anzitutto sui tempi dell'operazione. «Qualche mese fa il ministero dei Beni culturali ha nominato a Capodimonte, al posto di Bellenger che era un ottimo direttore di museo, il direttore naturalizzato italiano che gestiva gli Uffizi a Firenze, Eike Schmidt. Apprendiamo dopo qualche mese che il dottor Schmidt ha dato la disponibilità per candidarsi alle elezioni comunali di Firenze come sindaco per il centrodestra - premette De Luca -. Per l'amor di Dio, va benissimo, non c'è alcun problema. Il problema è del Ministero dei Beni culturali». Il tema riguarda le modalità : perché nominarlo sapendo che era destinato ad altro? «Ma come stiamo combinati oggi in Italia?», si chiede e chiede De Luca.Â
Ma non è questo, come detto, l'unico terreno di scontro evocato dal governatore della Campania nella diretta di oggi. Sulla questione dello sblocco dei Fondi di Sviluppo e coesione il presidente della Regione ricorda che «noi siamo pronti a siglare l'accordo domani mattina, siamo pronti a fare le verifiche con tutti i Ministeri, anche con le Nazioni unite se necessario» e aggiunge anche che «il Tar ha dato 45 giorni di tempo al ministro per sottoscrivere l'accordo con la Regione Campania, i 45 giorni scadono il 5 aprile ma il ministro della Coesione ha fatto ricorso al Consiglio di Stato». «Siamo all'irresponsabilità totale», rimarca De Luca. Che reitera il suo invito alla premier Meloni «ad un confronto pubblico». «Un dibattito, senza rete, dove e quando vuole», sostiene. E rincara la dose: «Noi siamo pronti a tutto, ma non a fare i maggiordomi ad un Governo che è l'immagine dell'arroganza del potere», concludendo che in passato «non vi è mai stata una così irresponsabile perdita di tempo nell'assegnazione delle risorse». E minaccia nuove proteste: «Siamo pronti, se dovesse essere necessario, a una nuova manifestazione pubblica».
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22 marzo 2024 ( modifica il 22 marzo 2024 | 16:31)
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