L'assessore Baretta: «Non c'è spazio per altre tasse ai residenti»

Come se non bastasse che le tasse locali siano già al massimo rispetto al resto del Paese. Oppure, che chi vive a Napoli paghi l’assicurazione e il bollo auto più alto che in ogni altra parte d’Italia. Idem la benzina, per vie delle ulteriori accise regionali. No, non è sufficiente. Ora Il Comune di Napoli aumenta la tassa sui rifiuti del 20%. Un incremento interamente «caricato» sulla quarta rata della Tari, in arrivo in queste settimane nelle case dei napoletani.


È stato annunciato che ai cittadini verrà data la possibilità di pagare la quarta rata in due soluzioni — a febbraio e marzo 2024 —; oppure in un’unica volta tutta a marzo. Ma l’aumento ci sarà e sarà fortissimo, oscillando a seconda delle tipologie dal 12 al 22% circa. Soldi da pagare, e tanti, che si aggiungono alle altre tasse che il Comune ha già incrementato oltre la soglia massima e che pagheranno i «soliti noti», cioè chi già le paga. Il tutto, come sempre si dice, in attesa di un allargamento della platea contributiva; o, per usare testualmente le parole dall’assessore Baretta in aula, aspettando il «miglioramento della riscossione delle entrate tributarie ed extratributarie» che ha «come obiettivo il recupero dei crediti verso i cittadini, ma soprattutto l’allargamento della platea dei contribuenti».Â

Attenzione, però: perché Baretta — come se non bastasse il doppio aumento dell’addizionale Irpef dello 0,1 % ad inizio 2023 e ad inizio di quest’anno; all’introduzione di una tassa di imbarco da 2 euro a biglietto per chi parte da Capodichino (per tutti, napoletani compresi); e all’incremento della tassa di soggiorno fino a 5,50 euro, a persona, per notte — ha dichiarato pure che «ciò è necessario perché non c’è spazio per un’ulteriore imposizione fiscale ai residenti». Come dire: di più, almeno per ora, la pressione dei tributi locali non poteva crescere. Ma la lettura potrebbe anche essere diversa: e cioè, che se avesse potuto, l’amministrazione avrebbe aumentato ulteriormente le tasse locali. Il tutto, aspettando che il livello dei servizi offerti sia per lo meno vicino a quello delle altre città : trasporti, verde, pulizia, refezione eccetera.

Così come chi si aspettava quindi che il Comune applicasse — ovviamente, solo per chi è in regola con i pagamenti della Tari — che l’incremento della tassa rifiuti venisse (già ) compensato dal bonus che l’amministrazione ha annunciato la scorsa estate in consiglio comunale, quando furono appostati in bilancio anche 7 milioni di euro per ristorare i cittadini virtuosi dall’incremento. Invece l’assessore al Bilancio precisa e ribadisce ora che, «sì, il bonus ci sarà e sarà per chi è in regola». Prima, però, il Comune deve controllare chi paga. Poi si vede quale forma compensativa verrà utilizzata, atteso che all’epoca della discussione si parlò di bonus energetico che avrebbe pareggiato l’aumento Tari. Sempre e solo, come anticipò il Corriere del Mezzogiorno, per chi fosse in regola con i pagamenti. Come è giusto che sia. Ma non ora, comunque, ma se tutto va bene nel corso di quest’anno. Infine, durante la relazione di accompagnamento al Dup, il Documento unico di programmazione 2024-2026, Baretta ha detto che grazie ai cospicui trasferimenti statali «cominciati a fine 2021» si stanno accorciando i tempi per il pagamento dei fornitori, «attualmente stimati in 110 giorni» dalla presentazione della fattura. E che entro fine luglio si conta di «azzerare» il 2023. Si vedrà . Ed ancora: «Sulla base dei risultati di questi primi due anni impostiamo la seconda parte della consiliatura sapendo che il 2024 è un anno importante perché è il terzo anno e questo Dup, che riguarda anche il 2026, completa l’itinerario complessivo di tutta la consiliatura», le frasi dell’assessore al Bilancio. Che ha spiegato come «gli obiettivi sono completare le scelte adottate in questi anni. Il sindaco dice sempre che Napoli deve essere una città che si avvia alla normalità e una grande capitale europea: quindi significa migliorare i servizi, in particolare igiene urbana e trasporti, manutenere il verde e le strade e sono questi gli impegni che metteremo in bilancio, compreso anche un intervento di risistemazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica che sono in condizioni difficili». Aspettando tutto ciò, a Napoli la tassazione cresce ed arriva ai livelli delle grandi e ricche città europee.

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25 gennaio 2024

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QOSHE - Tari, bonus a chi è in regola Arriva la quarta rata, cresciuta in media del 20 % - Paolo Cuozzo
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Tari, bonus a chi è in regola Arriva la quarta rata, cresciuta in media del 20 %

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25.01.2024

L'assessore Baretta: «Non c'è spazio per altre tasse ai residenti»

Come se non bastasse che le tasse locali siano già al massimo rispetto al resto del Paese. Oppure, che chi vive a Napoli paghi l’assicurazione e il bollo auto più alto che in ogni altra parte d’Italia. Idem la benzina, per vie delle ulteriori accise regionali. No, non è sufficiente. Ora Il Comune di Napoli aumenta la tassa sui rifiuti del 20%. Un incremento interamente «caricato» sulla quarta rata della Tari, in arrivo in queste settimane nelle case dei napoletani.


È stato annunciato che ai cittadini verrà data la possibilità di pagare la quarta rata in due soluzioni — a febbraio e marzo 2024 —; oppure in un’unica volta tutta a marzo. Ma l’aumento ci sarà e sarà fortissimo, oscillando a seconda delle tipologie dal 12 al 22% circa. Soldi da pagare, e tanti, che si aggiungono alle altre tasse che il Comune ha già incrementato oltre la soglia massima e che pagheranno i «soliti noti», cioè chi già le paga. Il tutto, come sempre si dice, in attesa di un allargamento della platea contributiva; o, per usare testualmente le parole dall’assessore Baretta in aula, aspettando il «miglioramento della riscossione delle entrate........

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