Via libera al secondo incremento Irpef dello 0,1%. Sono gli effetti del «Patto» per la cittÃ

Sull’aumento dell’addizionale comunale Irpef c’è ora anche il via libera del Consiglio comunale. La maggioranza di centrosinistra che sostiene Gaetano Manfredi ha votato unita il secondo aumento dello 0,1% a distanza di un anno dall’ultimo incremento, di analoga entità , datato primo gennaio 2023.
Napoli, dunque, pur avendo i servizi che la relegano costantemente agli ultimi posti in Italia, ha di contro la tassazione tra le più alte. E l’aumento è costante negli anni, giustificato sempre con i conti che non tornano e i 5 miliardi di disavanzo.Â

Vero. Ma quando verrà messo un punto? Quando si arresterà l’incremento costante del peso fiscale, almeno sul versante dei tributi locali? Non va dimenticato infatti che il Comune, solo pochi mesi fa, ha anche approvato un aumento notevole della tassa rifiuti mediamente del 20% che i napoletani dovranno pagare interamente con la quarta rata in riscossione tra febbraio e marzo prossimi. Nel corso dell’anno, poi, sempre alla luce del Patto per Napoli il Comune ha introdotto la tassa di imbarco da 2 euro a biglietto che paga chiunque prenda l’aereo dall’aeroporto di Capodichino. Idem per la tassa di soggiorno, che certo pagano i turisti, ma che comunque è stata elevata fino a raggiungere livelli, in base alle stelle dell’hotel, anche di 5,5 euro a notte. Soldi che incassa il Comune, che però non sembrano essere sufficienti per arginare l’aumento delle tasse.Â

Il fatidico «Patto», in ogni caso, ha portato anche soldi nelle casse: a inizio 2024 arriverà infatti una nuova tranche, la terza, da circa 150 milioni; e questa sarà la media almeno fino al 2026. Poi ci sono i fondi del Pnrr, con cui si stanno facendo tanti lavori pubblici. Ma le tasse, a Napoli, aumentano costantemente. Anche per chi le ha sempre pagate, ovviamente: e siamo a livelli di quasi due cittadini su quattro che, come sempre, pagano per gli altri due che non pagano.

Il sì all’aumento Irpef è arrivato a maggioranza con l’astensione del consigliere del Gruppo misto, Bassolino, e il voto contrario di Forza Italia, Gruppo Maresca e i consiglieri del Gruppo misto, Clemente e Lange. Per Salvatore Guangi (FI) «chi ha votato per questa amministrazione si è ritrovato con le tasse aumentate», mentre per Gennaro Acampora, capogruppo del Pd, «la delibera andava votata già lo scorso anno in quanto necessario adottare misure per mettere in sicurezza finanziaria la città contro il rischio fallimento». Per Nino Simeone del Psdi «il 2024 deve essere l’anno della svolta, altrimenti i cittadini non capiranno questo pur minimo aumento se non ci saranno risposte concrete rispetto alla qualità dei servizi in città e soprattutto riguardo la riorganizzazione efficace delle partecipate». Mentre Gennaro Esposito (Manfredi sindaco) ha chiesto un aggiornamento sul contenzioso con i grandi evasori del Comune e sulle transazioni in corso. Grandi evasori che pare siano circa 200.Â

L’assessore Baretta, nella replica in aula, ha sostenuto che le fasce di esenzione sono ora ampliate «per redditi fino a 12 mila euro, per tutelare le categorie più deboli»; e ha difeso le scelte fatte ritenendole «una polizza d’assicurazione sul futuro della città ». Ed ancora: «Le osservazioni critiche vanno tenute in considerazione, ma va ricordato che il Comune è in pre-dissesto e in un piano di riequilibrio che lo impegna fino al 2044». Insomma, tasse al massimo almeno per altri 10 anni.

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30 dicembre 2023

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QOSHE - Tasse, anche il Consiglio dà l’ok all’aumento E adesso Napoli è tra le città più care d’Italia - Paolo Cuozzo
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Tasse, anche il Consiglio dà l’ok all’aumento E adesso Napoli è tra le città più care d’Italia

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30.12.2023

Via libera al secondo incremento Irpef dello 0,1%. Sono gli effetti del «Patto» per la cittÃ

Sull’aumento dell’addizionale comunale Irpef c’è ora anche il via libera del Consiglio comunale. La maggioranza di centrosinistra che sostiene Gaetano Manfredi ha votato unita il secondo aumento dello 0,1% a distanza di un anno dall’ultimo incremento, di analoga entità , datato primo gennaio 2023.
Napoli, dunque, pur avendo i servizi che la relegano costantemente agli ultimi posti in Italia, ha di contro la tassazione tra le più alte. E l’aumento è costante negli anni, giustificato sempre con i conti che non tornano e i 5 miliardi di disavanzo.Â

Vero. Ma quando verrà messo un punto? Quando si arresterà l’incremento costante del peso fiscale, almeno sul versante dei tributi locali? Non va dimenticato infatti che il Comune, solo pochi mesi fa, ha anche approvato un aumento notevole della tassa rifiuti mediamente del 20% che i napoletani dovranno pagare interamente con la........

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