Tavolo con Manfredi, Mattarella (Invitalia) e De Laurentiis. Il nodo Europei: oltre al tema delle risorse sono anche i tempi a preoccupare e Napoli corre il rischio di perderli

L’appuntamento chiesto da De Laurentiis per discutere dello stadio a Bagnoli c’è stato. Ma lo stadio, un nuovo stadio a Bagnoli, almeno in tempi brevi, non ci sarà . Perché ci sono i tempi delle bonifiche e quelli della burocrazia — si dovrebbe cambiare il Praru — che rinviano qualsiasi soluzione del problema. Ma il tema è delicato e gli interlocutori in campo sono tutti interessati al «bene Comune», cioè a Napoli e al Napoli. Ecco perché, fatte convergere le agende di tutti, è stato il ministro per il Sud che ha convocato tutti gli attori nel suo dicastero a Roma.Â

Intorno al tavolo, con il ministro per le Politiche di coesione e per il Sud Raffaele Fitto, il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, che è anche commissario di governo per Bagnoli; l’amministratore delegato di Invitalia, e ovviamente il presidente della Società sportiva calcio Napoli, Aurelio De Laurentiis. Che ha portato la sua idea di Bagnoli all’attenzione dell’intero vertice di quella che è poi anche la cabina di regia di Bagnoli, seppure composta anche da ministero dell’Ambiente, Mic, Regione Campania. «All’esito del tavolo - si legge in una nota congiunta - si è convenuto sulla necessità di effettuare delle verifiche tecniche sulla realizzazione di opere all’interno del sito di interesse nazionale Bagnoli-Coroglio e allo stesso tempo di verificare l’opportunità di intervenire sullo stadio Maradona». In soldoni: vediamo che si può fare, ma intanto si va avanti col Maradona, unica struttura già sul tavolo per garantire alla città di far parte delle cinque ospitanti gli Europei di calcio del 2032.Â

L’Uefa deciderà a ottobre 2026, e per adesso Napoli non è tra le cinque. Ancor più complicato sarebbe dunque proporre all’Uefa uno stadio «sulla carta», che per essere realizzato occorrerebbero anni. Quanti? Questo si capirà dai sopralluoghi tecnici che verranno fatti a Bagnoli, e se ci fosse l’ok all’idea di una struttura da 50mila posti, come vuole il presidente del Napoli. A De Laurentiis è stato comunque spiegato che per cambiare le scelte per il Parco dello sport, e per attuare le bonifiche, servono non meno di cinque anni. Forse anche di più. Il patron ha parlato invece di «una porzione» nei pressi del parco dello Sport, che però sarebbe piccola per realizzare uno stadio con tutto ciò che occorre per i servizi esterni. Eppoi, al parco dello Sport è già definita un’intesa con la Federazione Tennis per l’insediamento di una struttura dedicata. La coperta, insomma, è corta. Ma nessuno se la sente di non seguire e sostenere, nei limiti del possibile, le idee di Aurelio De Laurentiis, con le immagini dello scudetto del Napoli dello scorso maggio che ancora campeggiano in lungo e largo nei motori di ricerca di internet. Idee di De Laurentiis che, però — questo si racconta a Palazzo San Giacomo — non sarebbero compatibili con i tempi per la candidatura della città per far parte degli Europei 2032 e con tutto ciò che ne deriva in termini di immagine, flussi turistici, economia locale.Â

De Laurentiis, però, non sembra intenzionato a cambiare idea sul Maradona: per lui occorrono troppi soldi per ristrutturarlo e troppo tempo, tempo in cui il Napoli dovrebbe cercarsi un’altra città e un altro stadio disposti ad ospitarli. Il Comune e il governo, tramite il ministro Fitto — il ministro dello Sport, Andrea Abodi di ciò è a conoscenza — intanto puntano sul Maradona, su cui il Comune continua a investire anche per la manutenzione.

Vai a tutte le notizie di Napoli

Se vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui.

Siamo anche su Instagram, seguici https://www.instagram.com/corriere.mezzogiorno/

24 aprile 2024

© RIPRODUZIONE RISERVATA

QOSHE - Vertice con Fitto sullo stadio a Bagnoli Ma (per ora) si punta ancora sul Maradona - Paolo Cuozzo
menu_open
Columnists Actual . Favourites . Archive
We use cookies to provide some features and experiences in QOSHE

More information  .  Close
Aa Aa Aa
- A +

Vertice con Fitto sullo stadio a Bagnoli Ma (per ora) si punta ancora sul Maradona

14 1
24.04.2024

Tavolo con Manfredi, Mattarella (Invitalia) e De Laurentiis. Il nodo Europei: oltre al tema delle risorse sono anche i tempi a preoccupare e Napoli corre il rischio di perderli

L’appuntamento chiesto da De Laurentiis per discutere dello stadio a Bagnoli c’è stato. Ma lo stadio, un nuovo stadio a Bagnoli, almeno in tempi brevi, non ci sarà . Perché ci sono i tempi delle bonifiche e quelli della burocrazia — si dovrebbe cambiare il Praru — che rinviano qualsiasi soluzione del problema. Ma il tema è delicato e gli interlocutori in campo sono tutti interessati al «bene Comune», cioè a Napoli e al Napoli. Ecco perché, fatte convergere le agende di tutti, è stato il ministro per il Sud che ha convocato tutti gli attori nel suo dicastero a Roma.Â

Intorno al tavolo, con il ministro per le Politiche di coesione e per il Sud Raffaele Fitto, il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, che è anche commissario di governo per Bagnoli; l’amministratore delegato di Invitalia, e ovviamente il presidente della........

© Corriere del Mezzogiorno


Get it on Google Play