Bianchi, presidente della società di Riscossione. «Individueremo gli evasori totali (anche) dall'alto: ci sono palazzi che sulle mappe ufficiali risultanoÂ
di 3 piani ma in realtà sono di 4 o 5... Finora inviate 360 mila richieste per sanare le morosità : le prime risposte sembrano incoraggianti»

Luca Bianchi, presidente di Napoli Obiettivo valore

Al 31 dicembre scorso Napoli Obiettivo valore — società di scopo costituita l’anno scorso da Municipia spa in qualità di soggetto aggiudicatario della gara per il nuovo concessionario della riscossione — ha inviato 360 mila atti a famiglie e società cittadine, per un totale di 335 milioni di euro d’importo. Di questi, 298 mila invii riguardano il recupero di Tari non versata (245 milioni di euro il corrispettivo da incassare); 50 mila si riferiscono a multe per violazione del Codice della strada (23 milioni di euro) e circa 12 mila all’Imu (65 milioni).
Presidente, il fisiologico periodo di rodaggio è evidentemente terminato con il 2023. Come stanno rispondendo i napoletani all’invio degli atti?
«Premessa: nonostante Napoli presenti tassi di evasione dei tributi locali fuori norma, io non sono tra coloro che pensano che il fenomeno sia, per così dire, genetico. Altrimenti non avrei mai accettato l’incarico. Di più, ritengo che sia sbagliato e grave affermarlo».
Luca Bianchi, direttore della Svimez, da qualche mese è stato chiamato alla guida di Napoli Obiettivo valore.
«In città — riprende — c’è innanzitutto un problema collegato al reddito, che è tra i più bassi d’Italia. Aspetto che ha un peso, eccome, sui dati».
E dunque?
«Per prima cosa c’è bisogno di aiutare ulteriormente chi vuole mettersi in regola, e vi assicuro che sono tanti, rendendo possibili rateizzazioni dei tributi non versati anche più lunghe e quindi di minor impatto sul bilancio familiare; il Comune, che si è già adoperato in materia, con grande responsabilità politica e sociale ha assicurato nuovi interventi. Poi, e qui entriamo in gioco noi, bisogna garantire efficienza nel servizio e trasparenza nelle risposte che chiedono gli utenti».
Come?
«Chi viene nei nostri uffici al Centro direzionale, per esempio, non interloquisce con un operatore seduto dietro lo sportello ma ci si accomoda di fronte come se si trovasse in banca. Poi c’è il call-center, sul quale abbiamo finora riscontri più che positivi; inoltre, abbiamo attivato un accordo con i tabaccai per rendere più semplici i versamenti — attraverso la piattaforma pago Pa — e per poter programmare gli appuntamenti con la società (anche se, per dovere di precisione, questa specifica possibilità sarà avviata tra qualche mese). Ancora — e giuro che dopo questa mi fermo — è prossima l’apertura di sedi in tutte e dieci le Municipalità , dove gli operatori di Napoli Obiettivo valore si recheranno periodicamente per rispondere ai quesiti dei cittadini. Insomma, noi ce la stiamo mettendo tutta per contemplare due esigenze di grande rilievo: riscuotere i tributi, che significa anche garantire maggiori introiti per i servizi alla collettività , cercando al contempo di aiutare e rispettare al massimo l’utenza».
Sì, ma non ha detto come stanno rispondendo i napoletani all’invio degli atti...
«Ritengo abbastanza bene. Siamo moderatamente soddisfatti. A fine dicembre infatti sono stati incassati più di 6 milioni, il 30-40% dei quali collegati a rateizzazioni. Una cifra bassa rispetto al totale da recuperare, certo, ma sicuramente incoraggiante perché il numero di invii si è incrementato e consolidato solo a partire dalle prime settimane di novembre e a dicembre. E siccome ci sono 60 giorni per pagare o impugnare gli atti, appare chiaro che il trend di risposte positive non è per nulla da sottovalutare. Poi, a fine gennaio o meglio a metà febbraio si capirà se è un fuoco di paglia...».
Finora 360 mila atti inviati. A quanti arriverete prima dell’estate?
«Intorno ai 600 mila, a un ritmo di circa 100 mila al mese».
Quali sono i quartieri dove l’evasione è più alta?
«Mi sta chiedendo se c’è differenza tra le zone più ricche, come il Vomero e Chiaia, e quelle meno “agiate” come Scampia e Secondigliano? No, non c’è. E anche questo è un aspetto su cui interrogarsi».
A Napoli c’è, o almeno si presume che ci sia, anche un problema di evasione totale dei tributi. Su questo come vi state muovendo?
«Ampliare la base imponibile è uno degli obiettivi principali per tante ragioni».
Quali?
«Innanzitutto perché lo si deve a chi paga e soprattutto a chi ha sempre pagato. Allargare la base imponibile — peraltro — potrebbe significare, in futuro, una riduzione dei tributi. Come dire, parafrasando un vecchio adagio: pagare meno, pagare tutti. Ma questo è un aspetto politico e istituzionale sul quale un sindaco attento come Gaetano Manfredi sta già sicuramente ragionando».
Bei propositi, certo. Ma come pensate di rintracciare questi evasori totali?
«I modi ci sono. Per prima cosa abbiamo già effettuato alcuni rilievi aerofotogrammetrici, ossia scatti aerei, per verificare la coerenza edilizia reale rispetto a quella ufficiale».
In che senso?
«Se un palazzo è censito su tre piani e invece in realtà ce ne sono quattro o cinque è chiaro che qualcuno dovrà pagare quantomeno i tributi. E io mi fermo qui».
Solo scatti aerei?
«No, gireranno anche auto stile street view. E non è ancora finita, perché stiamo già assumendo ragazzi in qualità di addetti al censimento. Gireranno per la città in qualità di rilevatori, limitandosi ovviamente a questo».
Tornando alle rateizzazioni, come si possono chiedere?
«Per le richieste inerenti alle rateizzazioni i cittadini possono contattare Napoli Obiettivo valore telefonando al call center — numero 081/19758372 — o inviando un’email o una pec all’indirizzo accertamenti-napoliov@legalmail.it; per la gestione degli atti coattivi e le relative richieste di informazione, la società invita a mandare una mail o una pec all’indirizzo riscossionecoattiva-napoliov.it@legalmail.it».

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10 gennaio 2024

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QOSHE - Fotografie aeree per stanare i furbetti di Imu e Tari. E 100 mila nuovi atti al mese per il recupero dei tributi locali - Paolo Grassi
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Fotografie aeree per stanare i furbetti di Imu e Tari. E 100 mila nuovi atti al mese per il recupero dei tributi locali

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10.01.2024

Bianchi, presidente della società di Riscossione. «Individueremo gli evasori totali (anche) dall'alto: ci sono palazzi che sulle mappe ufficiali risultanoÂ
di 3 piani ma in realtà sono di 4 o 5... Finora inviate 360 mila richieste per sanare le morosità : le prime risposte sembrano incoraggianti»

Luca Bianchi, presidente di Napoli Obiettivo valore

Al 31 dicembre scorso Napoli Obiettivo valore — società di scopo costituita l’anno scorso da Municipia spa in qualità di soggetto aggiudicatario della gara per il nuovo concessionario della riscossione — ha inviato 360 mila atti a famiglie e società cittadine, per un totale di 335 milioni di euro d’importo. Di questi, 298 mila invii riguardano il recupero di Tari non versata (245 milioni di euro il corrispettivo da incassare); 50 mila si riferiscono a multe per violazione del Codice della strada (23 milioni di euro) e circa 12 mila all’Imu (65 milioni).
Presidente, il fisiologico periodo di rodaggio è evidentemente terminato con il 2023. Come stanno rispondendo i napoletani all’invio degli atti?
«Premessa: nonostante Napoli presenti tassi di evasione dei tributi locali fuori norma, io non sono tra coloro che pensano che il fenomeno sia, per così dire, genetico. Altrimenti non avrei mai accettato l’incarico. Di più, ritengo che sia sbagliato e grave affermarlo».
Luca Bianchi, direttore della Svimez, da qualche mese è stato chiamato alla guida di Napoli Obiettivo valore.
«In città — riprende — c’è innanzitutto un problema collegato al reddito, che è tra i più bassi d’Italia. Aspetto che ha un........

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