La sfida della Cgil: il governatore scenda in piazza con noi il 1° dicembre

Chi pensava che il governatore facesse marcia indietro probabilmente non lo conosce bene o, peggio, ne sottovaluta le capacità politiche e comunicative. Giovedì, infatti, nella sede dell’Unione degli industriali di Napoli, durante la presentazione del suo ultimo libro, Nonostante il Pd, davanti a una platea (plaudente) piena zeppa di imprenditori — tra cui il patron degli azzurri, Aurelio De Laurentiis, che ha tessuto apertamente le lodi amministrative (anche in prospettiva futura) dell’inquilino di Palazzo Santa Lucia — Vincenzo De Luca aveva detto, come riportato da tutti i giornali, i siti e le agenzie stampa: «Sarebbe bene spiegare nel merito le ragioni di questo sciopero» (quello dei trasporti) . E ancora: «Non ho capito il contenuto della protesta. Se la proclami perché il Governo non stanzia risorse sufficienti per i trasporti pubblici, lo dici e scioperi per questo; ma qui, ripeto, non è chiaro il motivo. Ho solo capito che c’è un conflitto ideologico, l’Italia rimane questa».

Nemmeno 24 ore più tardi De Luca, durante il consueto intervento social del venerdì, spiega: «Oggi (ieri per chi legge, ndr ) c’è uno sciopero indetto da alcune organizzazioni sindacali. Uno dei campi nei quali il Governo è in ritardo è quello del trasporto pubblico locale». Poi: «Nell’ipotesi di legge di Bilancio presentata a livello nazionale non abbiamo la copertura finanziaria necessaria per le aziende di trasporto pubblico locale, che hanno perduto risorse importanti nel periodo Covid, che in qualche caso hanno avuto problemi di bilancio. Il Governo nazionale non ha erogato le risorse necessarie». Ne più né meno quello che aveva (già ) affermato davanti agli industriali. Nessun passo indietro né tantomeno in avanti, insomma, nei confronti di Cgil e Uil — a cui era evidentemente destinata la critica sulla mancata chiarezza — che hanno proclamato lo sciopero.

E i sindacati come hanno reagito? Se il leader Uil regionale e partenopeo, Giovanni Sgambati, dice «che sarebbe molto meglio se De Luca ascoltasse il movimento dei lavoratori», il segretario generale della Cgil di Napoli e Campania, Nicola Ricci, ha addirittura preso carta e penna e ha scritto una lunga lettera al governatore (protocollata al numero 287/23 del registro sindacale): «Ci auguriamo che sia stata solo una riflessione leggera ma, conoscendo le sue doti di fine politico, pensiamo che sia un’affermazione convinta. Se fosse così ci rammarichiamo dell’accaduto. Ad ogni modo... colgo l’occasione per invitarLa il 1° dicembre alla manifestazione che terremo a Napoli a sostegno delle nostre rivendicazioni, così come altri Presidenti di Regione stanno facendo in queste ore, perché preoccupati dai tagli che questo Governo opererà anche nei confronti di Regioni e Comuni». Come dire: se sei con noi, il primo dicembre scendi in piazza.

Ma la vicenda — ed era prevedibile — è diventata anche politica: «Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca ha detto di “non capire i motivi dello sciopero di oggi”? Noi li capiamo benissimo. Infatti, siamo qui come tutto il Partito democratico in tutte le piazze dove oggi si sciopera. Può succedere che qualcuno non comprenda il motivo di questo sciopero, ma succede più a chi in questo momento è concentrato ad attaccare la sinistra anziché questo Governo». Una vera stilettata, la prima di questo vigore, firmata Marco Sarracino e affidata alla Dire . Il deputato dem e responsabile Sud del partito, presente in piazza del Plebiscito alla manifestazione promossa da Cgil e Uil nel giorno dello sciopero dei trasporti (per la cronaca, c’era anche Piero De Luca), ha proseguito: «Siamo qui al loro fianco e lo saremo anche nelle prossime manifestazioni. Questa è un’iniziativa che ha tanti valori, una piattaforma che noi condividiamo, soprattutto, lo diciamo in particolar modo qui da Napoli, sul versante della tutela del Mezzogiorno». In piazza anche l’ex senatore Sandro Ruotolo, che siede nella segreteria nazionale del Pd (è delegato alla Cultura) che, sentito sempre dalla Dire, scherza sulle perplessità espresse dal governatore campano: «Lui un esponente del Pd? Non penso...».

Un migliaio di lavoratrici, lavoratori e pensionati ieri mattina, al Plebiscito, per la prima manifestazione indetta da Cgil e Uil contro la manovra finanziaria del Governo (la seconda è prevista il primo dicembre). Per la Filt-Cgil «le adesioni allo sciopero dei trasporti sono state altissime». Per il centrodestra la protesta si è rivelata un vero flop.

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18 novembre 2023

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Il Pd: De Luca non capiscei motivi dello sciopero? Forse è troppo concentrato ad attaccare la sinistra

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18.11.2023

La sfida della Cgil: il governatore scenda in piazza con noi il 1° dicembre

Chi pensava che il governatore facesse marcia indietro probabilmente non lo conosce bene o, peggio, ne sottovaluta le capacità politiche e comunicative. Giovedì, infatti, nella sede dell’Unione degli industriali di Napoli, durante la presentazione del suo ultimo libro, Nonostante il Pd, davanti a una platea (plaudente) piena zeppa di imprenditori — tra cui il patron degli azzurri, Aurelio De Laurentiis, che ha tessuto apertamente le lodi amministrative (anche in prospettiva futura) dell’inquilino di Palazzo Santa Lucia — Vincenzo De Luca aveva detto, come riportato da tutti i giornali, i siti e le agenzie stampa: «Sarebbe bene spiegare nel merito le ragioni di questo sciopero» (quello dei trasporti) . E ancora: «Non ho capito il contenuto della protesta. Se la proclami perché il Governo non stanzia risorse sufficienti per i trasporti pubblici, lo dici e scioperi per questo; ma qui, ripeto, non è chiaro il motivo. Ho solo capito che c’è un conflitto ideologico, l’Italia rimane questa».

Nemmeno 24 ore più tardi De Luca, durante il consueto intervento social del venerdì, spiega: «Oggi (ieri per chi legge, ndr ) c’è uno sciopero........

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