La Relazione 2023 del Commissariato di governo: 29.315 le denunce relative alla scomparsa di cittadini italiani (9.669) e stranieri (19.646). A fine anno non risultavano ancora trovate 15.156 persone: soprattutto minori

In Italia, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023, sono state registrate 29.315 denunce relative alla scomparsa di cittadini italiani (9.669) e stranieri (19.646); alla fine dell'anno non risultavano ancora trovate 15.156 persone, mentre in 14.159 casi la vicenda è (già ) classificabile come a lieto fine. «La media giornaliera delle denunce è di 80, rispetto alle 67 del 2022, con un incremento di 13 al giorno». Ben 188 (161 italiani, di cui 3 minori, e 27 stranieri, di cui 2 under 18), invece, i casi finiti in tragedia, con le persone sparite ritrovate senza vita. Sono i principali numeri dell'ultima Relazione del Commissariato straordinario di governo per le persone scomparse.Â

«Analizzando le denunce, suddivise per età della persona scomparsa, emerge che il 74,9% (21.951 casi) riguarda la fascia dei minori di 18 anni, il 21,7% (6.376) quella 18-65 anni, mentre il 3,4% (988) appartiene alla fascia di persone di età superiore ai 65 anni». Per quanto riguarda la popolazione interessata dal fenomeno, nella Relazione si spiega che «la fascia di età con la percentuale di ritrovamento più alta è quella degli ultrasessantacinquenni con il 78,7% (778 ritrovamenti su 988 denunce di scomparsa)». Ancora, si attesta al 70% (4.467 su 6.376) «l’indice di ritrovamento della fascia 18-65 anni, mentre scende al 40,6% (8.914 su 21.951) per i minori di anni 18».

La Lombardia, nel 2023, «si conferma la regione dove si registrano più denunce di scomparsa di italiani: il 16,9% del totale (1.637 su 9.669), con una percentuale di ritrovamento dell’81,2% (1.330 di 1.637), seguita da Campania (1.221 casi) e Sicilia (1.020)». Quanto alle denunce di scomparsa relative ai minori italiani, la Lombardia è ancora la regione con il maggior numero di casi, con il 18,7% (828 su 4.416) e un indice di ritrovamento dell’81,2% (672 di 828), seguita sempre da Campania (528) e Sicilia (508).

I dati sugli stranieri:  «Al pari degli anni precedenti la Sicilia si conferma come la regione con il maggior numero di denunce di scomparsa, il 35% del totale (6.883 su 19.646), cioè il 28,7% dei casi risolto con il ritrovamento (1.975 su 6.883), seguita da Campania e Lombardia». Osservando i numeri relativi ai minori di nazionalità straniera, «la Sicilia è sempre la regione maggiormente coinvolta nel fenomeno, con una percentuale di denunce di scomparsa registrate del 37,3% (6.534 su 17.535) e il 29% risolte con il ritrovamento (1.897 su 6.534), seguita da Lombardia e Puglia».

La maggior parte delle scomparse, «il 75,6% (7.327 casi), viene inizialmente registrata come “allontanamento volontario”. Indipendentemente dalla qualificazione della scomparsa, le Forze di polizia avviano nell’immediato le ricerche. Tuttavia, non è infrequente che approfondimenti successivi o indagini giudiziarie rivelino anche scenari diversi». In particolare, prosegue la Relazione del Commissariato di governo «sorgono dubbi sulla volontarietà dell'allontanamento nel caso di individui vulnerabili come, ad esempio, le persone affette da disturbi cognitivi. A tale scopo, il tavolo tecnico interforze, co-presieduto dal Commissario straordinario e dal Direttore dell’Ufficio di Coordinamento e Pianificazione delle Forze di polizia, ha sviluppato un nuovo modello di denuncia e una nuova casistica delle motivazioni». La seconda causa di scomparsa, «pari al 11,9% (1.148 su 9.669), rientra nella categoria classificata come “non determinata”, quando in sede di denuncia non viene formulata alcuna ipotesi. Altra motivazione riguarda i “possibili disturbi psicologici”, pari al 10,2% (991 su 9.669), che registra anche i casi di soggetti affetti da patologie quali Alzheimer e/o deficit cognitivi che si allontanano da casa o dalla residenza sanitaria senza un obiettivo preciso (fenomeno descritto come wandering)». L'ultima ipotesi «inquadra la motivazione “possibile vittima di reato”, associandola a un numero ristretto di casi (34 su 9.669) con una percentuale di ritrovamenti in vita dell’82,4% (28 casi su 34)».

In Campania i cittadini italiani e stranieri per cui è stata denunciata la scomparsa nel 2023 sono quasi 3 mila (2.925 per l'esattezza): 1.003 in provincia di Napoli, 929 nel Salernitano, 604 nel Casertano, 211 nel Sannio e 178 in Irpinia; 1.373 sono stati ritrovati vivi, 5 deceduti (1 era minorenne). Di questi, 3 nella sola provincia di Salerno. Per altre 1.547, inoltre, persone la denuncia resta ancora «attiva».

In Sicilia i cittadini italiani e stranieri per cui è stata denunciata la scomparsi nel 2023 sono 7.903: 1.919 nella provincia di Agrigento; 1.852 a Trapani; 943 a Ragusa; 745 a Catania; 689 a Siracusa; 647 a Palermo; 555 a Enna; 457 a Messina; 96 a Caltanissetta. «Ritrovati in vita: 2.612; 4 i deceduti».

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14 marzo 2024

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QOSHE - In Italia ogni giorno spariscono 80 persone: 188 ritrovate senza vita. Il caso Campania - Paolo Grassi
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In Italia ogni giorno spariscono 80 persone: 188 ritrovate senza vita. Il caso Campania

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14.03.2024

La Relazione 2023 del Commissariato di governo: 29.315 le denunce relative alla scomparsa di cittadini italiani (9.669) e stranieri (19.646). A fine anno non risultavano ancora trovate 15.156 persone: soprattutto minori

In Italia, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023, sono state registrate 29.315 denunce relative alla scomparsa di cittadini italiani (9.669) e stranieri (19.646); alla fine dell'anno non risultavano ancora trovate 15.156 persone, mentre in 14.159 casi la vicenda è (già ) classificabile come a lieto fine. «La media giornaliera delle denunce è di 80, rispetto alle 67 del 2022, con un incremento di 13 al giorno». Ben 188 (161 italiani, di cui 3 minori, e 27 stranieri, di cui 2 under 18), invece, i casi finiti in tragedia, con le persone sparite ritrovate senza vita. Sono i principali numeri dell'ultima Relazione del Commissariato straordinario di governo per le persone scomparse.Â

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