I dati Istat e di Unioncamere e il silenzio dei governanti

«Tutto va bene, madama la marchesa» cantava Nunzio Filogamo nella versione italiana del brano francese — anni ’40 — Tout va très bien, Madame la Marquise. Ebbene, forse lo zelante maggiordomo che tentava di rassicurare la nobildonna nonostante i disastri che stavano accadendo nel castello di colei, avrà risposto (anche) al telefono dei nostri governanti impegnati a informarsi sullo stato di salute del mercato del lavoro napoletano (soprattutto) e campano (di conseguenza). Perché appare davvero singolare che la regione sia diventata — nel 2023 — come ha riferito questo giornale qualche giorno fa riprendendo i dati più aggiornati dell’Istat, la prima per disoccupazione e l’ultima per occupazione, senza che nessuno dei suoi amministratori, a ogni livello territoriale, abbia sentito l’esigenza di intervenire sul tema.Â

Lo hanno fatto i leader dei sindacati confederali (sempre sul Corriere). Certo. E ci mancherebbe. Ma non basta. Non può bastare. Perché evidentemente con la fine dell’era del Reddito di cittadinanza qualcuno si sarà convinto davvero — magari parlando con il maggiordomo di cui prima — che il peggio è passato. E invece, dopo l’Istat — che ha relegato la Campania a (nuova) maglia nera italiana per occupazione — anche Unioncamere ha diffuso dati allarmanti. Secondo l’associazione guidata da Andrea Prete, infatti, nel trimestre aprile-giugno 2024 le imprese della regione assumeranno quasi 18 mila addetti in meno rispetto a quanto avevano previsto di fare nello stesso arco di tempo del 2023. E si tratta del riscontro — negativo, ovviamente — più alto fatto registrare nella Penisola. A fronte, tanto per fare qualche esempio, dei numeri più che positivi rilevati in Lombardia (+24.770 contratti previsti) e in Emilia Romagna (+10.510). Il paradosso, peraltro, tornando a noi, è anche un altro: le figure che le aziende contano di inserire in organico sono praticamente introvabili nella metà dei casi. Come dire: la formazione professionale? «Va tutto bene, madama la marchesa».

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12 aprile 2024

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Mercato del lavoro? «Tutto va bene, madama la marchesa»

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12.04.2024

I dati Istat e di Unioncamere e il silenzio dei governanti

«Tutto va bene, madama la marchesa» cantava Nunzio Filogamo nella versione italiana del brano francese — anni ’40 — Tout va très bien, Madame la Marquise. Ebbene, forse lo zelante maggiordomo che tentava di rassicurare la nobildonna nonostante i disastri che stavano accadendo nel castello di colei, avrà risposto (anche) al telefono dei nostri governanti impegnati a informarsi sullo stato di salute del mercato del lavoro napoletano (soprattutto) e campano (di conseguenza). Perché appare davvero singolare che la regione sia diventata — nel 2023 —........

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