L'uomo 52enne di Acerra, manutentore di una ditta esterna, è stato schiacciato da una pressa. Lascia moglie e tre figli. È il terzo caso in Campania in una settimana.Â

Incastrato in una pressa durante un intervento di manutenzione. È morto così ieri mattina poco prima delle 8 nello stabilimento Stellantis di Pratola Serra, in provincia di Avellino, Domenico Fatigati, cinquantaduenne tecnico manutentore, originario di Acerra che lavorava per una ditta esterna con sede legale a Foggia.

A lanciare l’allarme i colleghi di lavoro. Invano i soccorritori hanno provato a salvarlo. Fatigati lascia la moglie e tre figli. Sulla vicenda la Procura di Avellino ha aperto un fascicolo. Le indagini coordinate dal procuratore capo Domenico Airoma, sono state affidate al pm di turno Luigi Iglio. Posti sotto sequestro il macchinario e l’area della fabbrica in cui è avvenuto l’incidente mortale. Poco dopo lo stabilimento si è fermato per tutto il giorno, a causa dello sciopero dei lavoratori proclamato dalle segreterie provinciali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic ed Uglm di Avellino e le Rsa dello stabilimento irpino.

L’azienda poche ore dopo è intervenuta con una nota: «Stellantis — scrive il gruppo automobilistico — esprime profondo cordoglio e vicinanza ai familiari per la tragica scomparsa di Domenico Fatigati, dipendente di una ditta esterna, deceduto questa mattina durante un intervento su un macchinario all’interno dello stabilimento di Pratola Serra. L’azienda, per quanto di sua competenza — aggiunge — sta collaborando attivamente con l’autorità giudiziaria e le forze dell’ordine che stanno compiendo gli accertamenti sulle cause dell’incidente».

È tra l’altro l’ennesimo incidente sul lavoro che si consuma in Campania, il terzo in soli sette giorni, due dei quali proprio in provincia di Avellino ed uno, solo tre giorni fa in un cantiere edile di Afragola, nel Napoletano. I sindacati regionali che proprio mercoledì scorso sul tema degli incidenti nei luoghi di lavoro avevano manifestato davanti alle Prefetture ora tornano a chiedere al Governo misure stringenti. «L’ennesima morte sul lavoro nell’arco di pochissimi giorni — commentano Giovanni Sgambati e Gigi Simeone, segretari generali della Uil di Napoli e Campania e della Uil di Avellino e Benevento — quante vittime dobbiamo ancora contare?». Doriana Buonavita, segretaria generale della Cisl Campania non ha dubbi: «Dobbiamo assolutamente fermare questa mattanza ormai quotidiana». Le segreterie di Cgil Napoli e Campania, Avellino e la Fiom Campania ritengono che «bisogna garantire il diritto alla salute e alla sicurezza nei luoghi di lavoro e mettere in campo regole specifiche per il sistema degli appalti, ponendo un freno alla catena dei subappalti che non garantiscono tutele, salario e sicurezza sul lavoro». E se il segretario generale Uilm Campania, Crescenzo Auriemma ritiene non più pensabile che, per lavorare sotto pressione e per la fretta, si esca di casa e non si faccia più ritorno», per Giovanna Petrasso, segretaria nazionale e reggente della Fim Campania «è indispensabile, in questa fase, intervenire sulle regole che determinano l’assegnazione di appalti tra privati, che troppo spesso hanno come unico obiettivo il massimo ribasso a scapito soprattutto della sicurezza».
Il sindaco di Pratola Serra, Gerardo Galdo, appena appresa la notizia, si è recato davanti ai cancelli della fabbrica. «Fa male che un padre di famiglia si svegli la mattina per andare al lavoro e poi succedono queste cose — afferma il primo cittadino — è cosa strana perché questa è una azienda che sta molto molto molto attenta a ciò che accade. Però la fatalità in ogni occasione c’è sempre». Cordoglio anche nella città in cui viveva la vittima: «In un questo tragico momento — spiega il sindaco di Acerra, Tito d’Errico — esprimo la mia personale vicinanza a nome dell’amministrazione comunale e di tutta la città ai familiari di Domenico, un nostro concittadino morto questa mattina mentre lavorava. Sono certo — ha aggiunto il sindaco — che le autorità preposte faranno piena chiarezza su questa dolorosa vicenda, che colpisce direttamente la nostra comunità . Il tema della sicurezza sul lavoro non è più rinviabile: che le norme siano scrupolosamente rispettate con rigorosi controlli».
Questa mattina, in occasione del Consiglio comunale, il presidente del Consiglio Comunale, Raffaele Lettieri, ha annunciato un minuto di silenzio per ricordare Domenico Fatigati.

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23 febbraio 2024

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Domenico Fatigati, operaio morto alla Stellantis di Pratola Serra. I sindacati: è una mattanza, va fermata

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23.02.2024

L'uomo 52enne di Acerra, manutentore di una ditta esterna, è stato schiacciato da una pressa. Lascia moglie e tre figli. È il terzo caso in Campania in una settimana.Â

Incastrato in una pressa durante un intervento di manutenzione. È morto così ieri mattina poco prima delle 8 nello stabilimento Stellantis di Pratola Serra, in provincia di Avellino, Domenico Fatigati, cinquantaduenne tecnico manutentore, originario di Acerra che lavorava per una ditta esterna con sede legale a Foggia.

A lanciare l’allarme i colleghi di lavoro. Invano i soccorritori hanno provato a salvarlo. Fatigati lascia la moglie e tre figli. Sulla vicenda la Procura di Avellino ha aperto un fascicolo. Le indagini coordinate dal procuratore capo Domenico Airoma, sono state affidate al pm di turno Luigi Iglio. Posti sotto sequestro il macchinario e l’area della fabbrica in cui è avvenuto l’incidente mortale. Poco dopo lo stabilimento si è fermato per tutto il giorno, a causa dello sciopero dei lavoratori proclamato dalle segreterie provinciali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic ed Uglm di Avellino e le Rsa dello stabilimento irpino.

L’azienda poche ore dopo è intervenuta con una nota: «Stellantis — scrive il gruppo automobilistico........

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