Dossier choc di Save the Children: dai 6 ai 17 anni si usa prevalentemente il cellulare. Il 16% dei ragazzi è vittima di atti di cyberbullismo e, a causa dell’iperconnessione, il 31% risulta obeso

Alzi la mano chi non abbia visto almeno una volta (sicuramente di più) al tavolo di un ristorante un bambino lasciato a scrollare il suo iPhone, mentre i genitori conversano amabilmente, se non anch’essi “impegnati” sui loro device. Scene note, su, che se assommate finiscono in una statistica come quella diramata ieri da Save the Children, secondo la quale in Campania il 79,7% di bambini e adolescenti tra i 6 e i 17 anni (8 su 10) utilizza Internet tutti i giorni (al di sopra della media nazionale del 73%) e lo fa soprattutto attraverso lo smartphone (72,8%, al di sopra della media nazionale del 65,9%).

Sia chiaro: qui nessuno vuole demonizzare il Web — le possibilità aperte e utili sono migliaia, rispetto a quelle offerte a individui di sole due generazioni fa — ma è anche vero che dei correttivi andrebbero introdotti, anche in tema si «sicurezza dell’ambiente digitale». Martedì prossimo è infatti il Safer internet day , la Giornata mondiale per la sicurezza in Rete.
Nonostante le raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) — accolte anche in Italia dalla Società italiana di Pediatria — di non utilizzare dispositivi digitali per i bambini di età inferiore ai 2 anni, secondo una recente indagine dell’Istituto superiore di Sanità , in Italia il 22,1% dei bambini di 2-5 mesi passa del tempo davanti allo schermo (tv, computer, tablet o smartphone), per la maggior parte per meno di un’ora al giorno. I livelli di esposizione crescono con l’aumentare dell’età : se si considera il tempo di fruizione complessivo, che va da meno di un’ora a oltre tre ore, la percentuale di bambine e bambini che ha un’esposizione agli schermi tra gli 11 e i 15 mesi d’età in media arriva al 58,1%, quasi 3 su 5, superiore in Campania (66,2%), dove il 5,1% di bambini è esposto per tre o più ore al giorno, primato negativo in Italia.

Se per molti ragazzi stare in Rete, scambiarsi contenuti e messaggi, rappresenta un elemento di apertura al mondo, di fuoriuscita dall’isolamento con la possibilità di scoprire nuovi interessi e condividerli, per altri l’esposizione in Rete produce ansia o può portare ad una sovraesposizione digitale e ad una vera e propria forma di dipendenza: in Campania, le ragazze e i ragazzi di 11, 13 e 15 anni che mostrano un uso problematico dei social media sono il 16%, oltre la media nazionale del 13,5%. Sono soprattutto le ragazze a soffrirne e l’età più critica è quella dei 13 anni: tra le principali motivazioni dell’uso intensivo dei social media c’è quello di scappare da sentimenti negativi. Per quanto riguarda, invece, i videogiochi, in Campania il 26,9% dei giovani di 11, 13 e 15 anni ne fa un uso problematico (valore superiore alla media nazionale, 24%): qui sono però i ragazzi ad essere più esposti e l’età di maggiore esposizione, in questo caso, si abbassa a 11 anni. Benché ancora non esista una definizione univoca di dipendenza da Internet, in Campania, l’unico centro che si occupa, tra gli altri servizi, di questo tipo di dipendenze, si trova a Caserta.

Gli atti di cyberbullismo, poi, continuano ad essere protagonisti in Rete soprattutto tra gli 11 e i 13enni e nel 2022 hanno segnato una crescita: in Campania gli adolescenti vittime di questi episodi sono il 16,2%. Un uso intensivo di Internet è associato anche a una maggior rischio di sovrappeso o obesità , a causa dell’inattività (navigare a lungo vuol dire stare molte ore seduti, per lo più fermi) e per le cattive abitudini alimentari legate all’iperconnessione: in Campania il 31,6% dei ragazzi è in sovrappeso o obeso, la quota più elevata in Italia dove la media è del 22,6%.
Uno degli effetti legati alla dipendenza da Web è l’autoisolamento, che può raggiungere le forme più estreme nel fenomeno (prima del tutto giapponese, ora non più) degli hikikomori .

In questo scenario, è fondamentale puntare su un processo di alfabetizzazione digitale, in cui anche la scuola svolge un ruolo fondamentale nell’insegnare a utilizzare linguaggi e strumenti in modo adeguato e sicuro. Dotare tutte le scuole di una connessione veloce e stabile e di strumenti digitali adeguati rappresenta il prerequisito essenziale per ridurre il digital divide e combattere la povertà educativa digitale, dando priorità agli istituti situati in aree particolarmente svantaggiate dove maggiore è l’incidenza della povertà materiale ed educativa.
Secondo le stime, guardando alla percentuale di scuole con la banda ultralarga, la Campania si situa leggermente al di sopra delle media nazionale di scuole connesse — dall’infanzia alle superiori — con il 70,3%, rispetto al dato nazionale del 69,3%. Per quanto riguarda le scuole medie, nei comuni di Napoli, Avellino e Salerno la percentuale di istituti connessi in banda ultralarga è superiore all’80%, a Caserta e Benevento il dato scende al 71%. Per quanto riguarda le Superiori, la percentuale sale con il 92% delle scuole nel comune di Napoli, il 91% a Caserta, l’88% a Salerno, l’87% ad Avellino e l’83% di Benevento. «Consapevoli di come l’età media del primo accesso alla Rete con la pandemia si sia drammaticamente abbassata — commenta Raffaela Milano, direttrice dei programmi e advocacy Italia-Europa di Save the Children — occorre un forte impegno congiunto da parte delle istituzioni e delle piattaforme per prevenire i gravi rischi che i bambini e le bambine possono incontrare on line e consentire loro una navigazione sicura».

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4 febbraio 2024

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Campania, bimbi e adolescenti per l'80%schiavi di web e smartphone. Moreno:​«Le relazione sociali sono del tutto assenti»

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04.02.2024

Dossier choc di Save the Children: dai 6 ai 17 anni si usa prevalentemente il cellulare. Il 16% dei ragazzi è vittima di atti di cyberbullismo e, a causa dell’iperconnessione, il 31% risulta obeso

Alzi la mano chi non abbia visto almeno una volta (sicuramente di più) al tavolo di un ristorante un bambino lasciato a scrollare il suo iPhone, mentre i genitori conversano amabilmente, se non anch’essi “impegnati” sui loro device. Scene note, su, che se assommate finiscono in una statistica come quella diramata ieri da Save the Children, secondo la quale in Campania il 79,7% di bambini e adolescenti tra i 6 e i 17 anni (8 su 10) utilizza Internet tutti i giorni (al di sopra della media nazionale del 73%) e lo fa soprattutto attraverso lo smartphone (72,8%, al di sopra della media nazionale del 65,9%).

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Nonostante le raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) — accolte anche in Italia dalla Società italiana di Pediatria — di non utilizzare dispositivi digitali per i bambini di età inferiore ai 2 anni, secondo una recente indagine dell’Istituto superiore di Sanità , in Italia il........

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