Il Napoli diffonde un filmato girato a Castel Volturno prima che esplodesse il caso Acerbi: con il centrale è Mohamed Seick Mane, a sua volta vittima di discriminazione razziale in campo
Un nuovo video, ancora sul tema della lotta al razzismo a partire da quello che si registra anche sui campi di calcio, è stato diffuso oggi dal Napoli. E una volta ne è protagonista Juan Jesus ma, la particolarità , è che il filmato era stato registrato qualche tempo fa, molto prima dei fatti di domenica sera al Meazza riguardo la presunta frase pronunciata dal difensore dell'Inter Francesco Acerbi nei confronti del calciatore del Napoli. E con il centrale brasiliano appare poi un under 15 azzurro, Mohamed Seick Mane, a sua volta vittima di espressioni di discriminazioni razziali nel corso di una gara.Â
«Il razzismo purtroppo è una situazione che viviamo da tanto tempo - dice Juan Jesus al giovane collega -. C'è gente che dice che stiamo migliorando, ma le leggi non vengono rispettate. Noi siamo tutti uguali, bianchi, neri, gialli. Siamo fatti da Dio per come credo io, abbiamo tutti lo stesso compito, vivere su questa terra, non abbiamo differenze. Negli stadi ancora c'è razzismo purtroppo». Il video è stato registrato negli spazi del Konami Training Center, il centro sportivo del Napoli a Castel Volturno, in tempi non sospetti rispetto alle polemiche di questi giorni. «Dobbiamo ancora crescere, ci sono persone che non hanno ancora consapevolezza che questa cosa può ferire. Abbiamo cuore, anima, cervello: siamo esseri umani. Spero vengano fatte leggi più forti», dice il centrale brasiliano al suo giovane interlocutore.Â
Dopo che questi gli riferisce di essere rimasto a sua volta vittima di atti di razzismo Juan Jesus aggiunge: «Bisogna essere comunque forti. Chi fa atto di razzismo ha un cervello piccolo. Dentro di me so di essere perfetto come Dio mi ha fatto, sono qui per il mio sogno di essere un calciatore, bisogna essere consapevoli di se stessi e bisogna sempre dire se uno ha subito un atto di razzismo. La gente non può dirti quello che vuole». «Cosa dico ai giovani? Dico di essere forti di mente perché il razzismo succede sempre, purtroppo, e non bisogna ascoltare nessuno» conclude Juan Jesus.
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20 marzo 2024
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