à la svolta nella stagione finora disgraziata del Napoli. Forse. ChissÃ
Ci eravamo tanto illusi: e abbiamo fatto bene. In novanta minuti di calcio sporco, italiano (il gioco), un Napoli pieno di cautele e paura risorge dalle sue angosce e fa gol alla Fiorentina. La quale domina il gioco e subisce gli episodi favorevoli al Napoli che però quelle occasioni se lâè costruite col sudore della fronte. «Sâè vinto peâ tre episodi». No, questo Mazzarri non lo dirà . E su questa vittoria di contropiede assoluto, di difesa spudorata e di calcio francamente così così, parleremo con speranza e fede fino alla finale di lunedì e alla ripresa in campionato con la Lazio. E nella risurrezione risorge anche Zerbin, che fa due gol strepitosi. à la svolta nella stagione finora disgraziata del Napoli. Forse. Chissà .Â
E chissà se sulla panchina del Napoli siede già Mourinho, come vorrebbe il direttore del Napolista, o Nereo Rocco e la sua immortale scuola. Sta di fatto che il Napoli fa una partita tutta arroccata, nel secondo tempo autobus mouriniano. Quando escono Kvara e Politano è chiaro che Mazzarri dà per scontato lâassedio viola.
Il diagonale-gol del Cholito ci illumina in mezzo allo squallore: uno stadio semivuoto, questi non tifano. Del resto qui volevano Milan e Juventus e si beccano Napoli, Fiorentina e Lazio, piccola borghesia del calcio italiano. Niente aristocrazia. Mediaset ci abboffa di pubblicità tormentando i minuti dellâattesa, che sono il sale della passione. Se câera bisogno di una dimostrazione su che cosâè lâanticalcio, stasera lâabbiamo avuta tutta. Per finire, il commentatore tecnico della partita deve essere cresciuto in curva Fiesole, ma è competente.
I numi del Napoli però lavorano: Ikoné sbaglia il rigore che sembrava una condanna; un gol, che sarebbe spettacolare, invece è in fuori gioco. Alla fine del primo tempo il Napoli è in vantaggio con una partita che comincia con lo scoop della difesa a tre, che in realtà è a cinque con aiutini da Kvara e Simeone e gioca una partita disciplinata come il compito di un rimandato a settembre. Senza pretese, scabra, basica. In realtà câè una paura matta della Fiorentina stile navy seal che fece tre gol in scioltezza al Maradona lâ8 ottobre del â23. Ci limitiamo ai lanci su Simeone e per Politano. Un amico messaggia: «Giochiamo come il Cesena!». Da qui a ripensare a Massimo Troisi - «âo Napule perde coâ Cesena» - è tuttâuno. Ma chi se ne importa, abbiamo vinto. Magari succede e se succedeâ¦
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18 gennaio 2024
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