Nelle settimane precedenti si era arrivati a una media di 1,5 centimetri al mese. Diminuiti anche il numero e l'intensità dei terremoti
Nei Campi Flegrei il sollevamento del suolo rallenta notevolmente: si è passati da 1,5 centimetri del mese precedente a circa 4 millimetri tra la fine di ottobre e la prima metà di novembre: undici millimetri in meno. A confermare l'andamento è l'ultimo bollettino settimanale di monitoraggio emesso dall'Osservatorio Vesuviano martedì 14 novembre. Il dato è stato registrato nella stazione di sollevamento del Rione Terra dove si trova il punto più alto dell'innalzamento causato dal bradisismo. Va chiarito che a giudizio dei vulcanologi la variazione di un solo parametro non è sufficiente a trarre conclusioni, tuttavia alla diminuzione dell'innalzamento del suolo corrisponde anche una sensibile diminuzione nel numero e anche della magnitudo dei sismi. Nella settimana dal 6 al 12 novembre nell'area sono stati localizzati 17 terremoti con una magnitudo massima di 1.3. Una situazione ben diversa da quella che ha tenuto col fiato sospeso la popolazione residente nel mese di settembre, quando si sono verificati sciami e una media di circa 50 scosse al giorno di intensità superiore. Gli altri parametri sotto controllo (degassamento, temperatura e composizione dei fluidi) non hanno evidenziato cambiamenti. Insomma, un quadro che appare (almeno per ora) di relativa «tregua» anche se è impossibile ipotizzare evoluzioni dello scenario.
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Intanto i sindaci e le autorità di Protezione civile locale sono al lavoro per avviare le verifiche sulla resistenza ai terremoti sugli edifici della  zona rossa legata al rischio bradisismo , che secondo il ministro Nello Musumeci coinvolge circa 85mila persone e 15mila edifici. Sono coinvolti in parte i comuni di Pozzuoli, Bacoli, così come parte di Napoli (Bagnoli, Fuorigrotta, Pianura, Soccavo, Posillipo, Chiaia, una parte di Arenella, Vomero, Chiaiano e San Ferdinando). Il prossimo 27 novembre è previsto il via libera al piano di comunicazione, su cui lavorerà la Regione Campania assieme alla Protezione Civile. Un piano che dovrà necessariamente coinvolgere con più esercitazioni la popolazione scolastica, considerando che nellâarea interessata ci sono almeno 125 istituti.Â
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14 novembre 2023 ( modifica il 14 novembre 2023 | 20:50)
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