Nei Campi Flegrei, tra aprile e maggio iniziativa per mettere a punto la macchina della Protezione civile. Il vicecapo Titti Postiglione: «L'antagonista dell'ansia è l'informazione»

Nei Campi Flegrei ci sarà una grande esercitazione nazionale tra aprile e maggio per affrontare i rischi da bradisismo con tre scenari di crisi: da quello dei «danni limitati», al peggiore che prevede danni gravi e interruzione di acqua, luce e gas. L’esercitazione (sul modello di «Exe Flegrei» 2019) coinvolgerà centinaia di addetti tra tecnici e funzionari della Protezione civile e volontari. A questo scopo sono stati già effettuati sopralluoghi per verificare il funzionamento dei Centri operativi comunali nei sette comuni interessati all’esercitazione.

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Entra nel vivo il piano per l’area flegrea, mentre le scosse non danno tregua e l’ansia e la preoccupazione dei residenti aumentano. Ma come ha ricordato ieri il vice capo della Protezione civile Titti Postiglione, «la mia prima antagonista dell’ansia si chiama informazione». Documentarsi insomma per essere consapevoli della delicata situazione. Proprio Titti Postiglione ne ha parlato ieri a Napoli con i giornalisti, a margine dell’incontro su «Campi Flegrei, deontologia della comunicazione del rischio», con lei la responsabile dipartimento Vulcani dell’Ingv, Francesca Bianco, il direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv, Mauro Di Vito; il sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni e Ottavio Lucarelli, presidente dei giornalisti campani. L’esercitazione di primavera sarà il primo momento concreto di applicazione «all’esterno» del piano sul rischio sismico, approvato nei mesi scorsi dal governo su proposta del ministro Nello Musumeci. Oltre alle prove di intervento e di evacuazione si attuerà anche la ricognizione dei fabbricati nell’area rossa di rischio sismico per valutarne la vulnerabilità alle scosse. Lo stesso accadrà per i sottoservizi: reti di acqua e fogne nei mesi scorsi hanno subìto danni a causa dell’elevazione del suolo (1 centimetro al mese di media). Danni, va detto, subito riparati dai gestori. Decisamente migliore invece la situazione della rete del gas. Italgas ha infatti applicato da tempo una sofisticata tecnologia che permette di tenere sotto controllo l’intera rete, tanto che ad oggi nessun problema ha riguardato la fornitura del gas. Nessun problema particolare si è registrato sulla rete elettrica.

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Tuttavia occorrono fondi per lavori ritenuti necessari: 72 milioni di euro per l’ammordernamento delle vie di fuga e della rete fognaria. Un esempio di ritardi da colmare riguarda ancora il tunnel che collega Pozzuoli alla tangenziale e che dovrebbe servire da via fuga. Il tunnel è stato inaugurato di recente ma adesso bisogna reperire i fondi per realizzare le rampe di collegamento alla tangenziale di Napoli. L’adeguamento delle strade e dei sottoservizi rappresenta una parte importante del piano messo a punto dal ministero della Protezione civile. Infine, il piano di comunicazione delle notizie che riguardano il bradisismo convolgerà i volontari, le scuole e i cittadini. Per questo l’invito che la Protezione civile rivolge ai residenti dell’Area flegrea è di informarsi sempre presso «fonti ufficiali». Perché il rischio più grande è «l’ansia» a volte «alimentata da cattiva informazione» come ha ricordato il sindaco di Pozzuoli Gigi Manzoni. Da qui l’appello ai giornalisti affinché diventino parte integrante del sistema di Protezione civile veicolando informazioni «verificate e chiare». Il direttore dell’Osservatorio Vesuviano Mauro Di Vito ha ricordato che «il sollevamento del suolo sta continuando e la sismicità sta manifestando energie medie che non hanno generato danni agli edifici ma hanno creato molto panico». Italo Giulivo, direttore della Protezione civile della Regione Campania, sottolinea che «l’area flegrea è fortemente monitorata e c’è un continuo e costante confronto con la comunità scientifica e con la Commissione Grandi rischi. In questo momento — ha aggiunto — non c’è alcun segnale che vada nella direzione dell’innalzamento dei livelli di allerta».
Francesca Bianco, direttrice dipartimento vulcani Ingv, non nasconde la delicatezza del momento e spiega che «finché continua il sollevamento del suolo purtroppo dobbiamo aspettarci i terremoti in quell’area».

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5 marzo 2024 ( modifica il 5 marzo 2024 | 10:56)

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Campi Flegrei: via all'esercitazione nazionale

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05.03.2024

Nei Campi Flegrei, tra aprile e maggio iniziativa per mettere a punto la macchina della Protezione civile. Il vicecapo Titti Postiglione: «L'antagonista dell'ansia è l'informazione»

Nei Campi Flegrei ci sarà una grande esercitazione nazionale tra aprile e maggio per affrontare i rischi da bradisismo con tre scenari di crisi: da quello dei «danni limitati», al peggiore che prevede danni gravi e interruzione di acqua, luce e gas. L’esercitazione (sul modello di «Exe Flegrei» 2019) coinvolgerà centinaia di addetti tra tecnici e funzionari della Protezione civile e volontari. A questo scopo sono stati già effettuati sopralluoghi per verificare il funzionamento dei Centri operativi comunali nei sette comuni interessati all’esercitazione.

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Entra nel vivo il piano per l’area flegrea, mentre le scosse non danno tregua e l’ansia e la preoccupazione dei residenti aumentano. Ma come ha ricordato ieri il vice capo della Protezione civile Titti Postiglione, «la mia prima antagonista dell’ansia si chiama informazione». Documentarsi insomma per essere consapevoli della delicata situazione. Proprio Titti Postiglione ne ha parlato ieri a Napoli con i giornalisti, a margine dell’incontro su «Campi Flegrei, deontologia della comunicazione del........

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