L'assessore comunale: «Preveniamo perdite dalla rete idrica. E con il monitoraggio 3D avremo una migliore conoscenza di tutto»

Cinquanta orecchie elettroniche piazzate sotto le strade del Vomero: hanno il compito di monitorare ogni rumore proveniente dalla rete idrica e dare l’allarme immediato in caso di perdite. Un accorgimento tecnologico per scongiurare accumuli di acqua nel sottosuolo e rischi di apertura di altre voragini coma in via Morghen. Edoardo Cosenza, assessore alla Mobilità e Protezione civile, ma soprattutto tra i maggiori esperti italiani di Ingegneria civile, chiarisce tuttavia che la voragine di via Morghen «si è prodotta su una situazione di sottosuolo rara, e per questo motivo è difficile che possa replicarsi altrove».

Professore Cosenza, andiamo con ordine e partiamo dalle 50 «orecchie elettroniche» piazzate sotto le strade del Vomero. Ci fa capire meglio come funzionano?
«Certamente. Il nome tecnico è “noise logger”, ossia “registratore di rumore”. Si tratta di apparecchi di dimensioni ridotte capaci di registrare i rumori che si propagano dalla rete idrica in caso di perdite improvvise e di trasmetterli. In questo modo si compie un importante passo in avanti per prelocalizzare le perdite prima che si accumulino nel sottosuolo con il rischio di generare voragini».
Come quella di via Morghen...
«Sì, ma attenzione, lì ci troviamo di fronte a un caso particolare, come dicevo prima si è creata una situazione abbastanza rara. Innanzitutto va detto che non c’entra la fogna, nonostante risalisse al 1889 non ha ceduto, ovviamente poi abbiamo dovuto cambiarla con gli interventi di riempimento della voragine e di consolidamento».
E allora qual è la causa di quella voragine?
«Premesso che c’è una inchiesta in corso ed è compito della magistratura accertarlo, da ingegnere devo rilevare che nel sottosuolo del tratto franato c’è una situazione complessa dal punto di vista strutturale. Lì sotto anticamente esistevano rampe che portavano a San Martino, poi il Risanamento realizzò la strada con tanto di muro perimetrale. L’edificio costruito nel 1920, e attualmente sgomberato, incorpora sotto di sé la struttura preesistente compreso quel muro perimetrale. Questa situazione abbastanza rara ha di fatto consentito l’apertura di una voragine profonda nel giro di pochi minuti. In ogni caso contiamo - Abc permettendo - di riaprire la strada per Pasqua. Riguardo alle famiglie sgomberate, non ci sono problemi di forniture o fognari, per rientrare nelle abitazioni serve a questo punto il certificato di eliminato pericolo che va compilato a cura di un tecnico di fiducia dei condomini».
E via Solimena?
«Va detto che Abc ha risolto subito il problema relativo alla perdita idrica».
Al Vomero c’è una sorta di psicosi, vengono segnalati avvallamenti alla Municipalità di continuo.
«Sì ma lasciatemi dire che così non ne usciamo più. Mi spiego meglio, non bisogna allarmarsi per ogni piccolo avvallamento perché esso può dipendere da una serie di fattori diversi tra loro, non è affatto detto che sia il “precursore” di una voragine».
E quindi come si capisce cosa sta accadendo sotto i piedi dei vomeresi?
«Noi abbiamo iniziato il monitoraggio del sottosuolo ben prima del caso via Morghen. È un lavoro di ricostruzione tridimensionale effettuato dall’alto con droni e dal basso con telecamere. La convenzione con la Federico II e con una azienda specializzata ci consentirà di sapere molto di più del nostro sottosuolo».
E poi c’è il problema subsidenza.
«Siamo in costante contatto con Cnr-Irea, i satelliti ci informano dei movimenti del suolo al Vomero e in generale sulla città di Napoli».
Troppe autoveicoli arrivano al Vomero soprattutto nei fine settimana, è d’accordo a istituire una Ztl?
«Senza dubbio sì. La giunta e il sindaco Manfredi sono molto sensibili al tema, ovviamente bisogna valutare tanti aspetti: i costi e i vigili urbani da impiegare, poi anche il potenziamento dei trasporti pubblici che rimane essenziale».
A proposito, la funicolare di Chiaia è ancora chiusa.
«Sì ma contiamo di riaprirla per fine settembre prossimo. I lavori nel cantiere proseguono regolarmente. Le carrozze sono state smontare e i pezzi importanti per la sicurezza sostituiti come prevede la legge. È un intervento non solo obbligatorio ma opportuno, pensi che un assale delle ruote di uno dei vagoni si è spezzato appena smontato, tanto era malridotto. Perciò abbiamo fatto benissimo a fermarla».
L’uscita della metro al Rione alto è ancora chiusa.
«Stiamo cambiando le scale mobili in tutta la zona collinare, martedì prossimo contiamo di riaprire quell’uscita».
Veniamo alle scadenze che riguardano le altre linee metropolitane. Se la sente di impegnarsi con date precise?
«Linea 6, Mostra d’Oltremare-Municipio, siamo convinti di aprirla entro fine luglio; Centro Direzionale e Tribunale entro la fine di quest’anno, la linea metro stazione-Capodichino per l’estate del 2026. Abbiamo rotto l’ultimo diaframma della galleria e il tracciato ora è completo. A questo punto iniziano i lavori di “allestimento” elettromeccanico».
Insomma, stando alle sue previsioni, entro tre anni dovremmo avere una rete di servizi pubblici su ferro molto potenziata.
«Sempre più napoletani usano la metro. Nel giro di un anno abbiamo registrato 9 milioni di passeggeri in più, cioé il 30% in più, un incremento record a livello nazionale. Il futuro prossimo passa per trasporti pubblici più efficienti e ovviamente per Ztl in varie zone della città ».

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22 marzo 2024

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Napoli, l'assessore Cosenza: «Voragini al Vomero, 50 orecchie elettroniche "spiano" il sottosuolo»

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22.03.2024

L'assessore comunale: «Preveniamo perdite dalla rete idrica. E con il monitoraggio 3D avremo una migliore conoscenza di tutto»

Cinquanta orecchie elettroniche piazzate sotto le strade del Vomero: hanno il compito di monitorare ogni rumore proveniente dalla rete idrica e dare l’allarme immediato in caso di perdite. Un accorgimento tecnologico per scongiurare accumuli di acqua nel sottosuolo e rischi di apertura di altre voragini coma in via Morghen. Edoardo Cosenza, assessore alla Mobilità e Protezione civile, ma soprattutto tra i maggiori esperti italiani di Ingegneria civile, chiarisce tuttavia che la voragine di via Morghen «si è prodotta su una situazione di sottosuolo rara, e per questo motivo è difficile che possa replicarsi altrove».

Professore Cosenza, andiamo con ordine e partiamo dalle 50 «orecchie elettroniche» piazzate sotto le strade del Vomero. Ci fa capire meglio come funzionano?
«Certamente. Il nome tecnico è “noise logger”, ossia “registratore di rumore”. Si tratta di apparecchi di dimensioni ridotte capaci di registrare i rumori che si propagano dalla rete idrica in caso di perdite improvvise e di trasmetterli. In questo modo si compie un importante passo in avanti per prelocalizzare le perdite prima che si accumulino nel sottosuolo con il rischio di generare voragini».
Come quella di via Morghen...
«Sì, ma attenzione, lì ci troviamo di fronte a un caso particolare, come dicevo prima si è creata una situazione abbastanza rara. Innanzitutto va........

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