La denuncia del sindacato Snavu: «I 250 giovani assunti da poco non hanno ricevuto né le fondine né le divise e si arrangiano come possono»

Se nei prossimi giorni a Napoli vi capitasse di imbattervi in qualche giovanotto che va in giro con una pistola infilata sotto la cintura dei pantaloni, non impressionatevi: quasi certamente non è un criminale, ma uno dei 250 vigili urbani assunti pochi mesi fa dal Comune di Napoli. Probabilmente avrà anche la pettorina o qualche fascia al braccio per identificarsi, dal momento che le agognate divise per ora ancora non sono state consegnate. Le armi invece sì: 250 pistole «Beretta calibro 9», proprio come da regolamento, però senza la fondina di ordinanza. E così in attesa di reperirle in qualche negozio specializzato e comprarle a proprie spese, alcuni poliziotti municipali potrebbero essere costretti a girare con l’arma infilata nella cintura dei pantaloni, uno stile a metà strada tra un personaggio di Gomorra e il giustiziere della notte. E la dotazione di proiettili? Dice Claudio Lamari, sindacalista dello Snavu: «Non andiamo oltre i quindici proiettili. Funziona così: una volta l’anno ci si allena al poligono di tiro e viene concesso ai poliziotti municipali di ritirare quindici proiettili».

In quanto alla fondina per la pistola «a molti colleghi — aggiunge Lamari — è arrivato l’invito a comprare le fondine a proprie spese. Il decreto ministeriale 145/87 all’articolo 5 prevede come obbligatorio l’utilizzo della fondina, per motivi di sicurezza di chi porta l’arma di servizio. Ovviamente ho scritto al prefetto mettendolo a conoscenza di questa circostanza che non è solo un problema di immagine per il Corpo della polizia municipale di Napoli, quanto di sicurezza e di efficienza operativa dei colleghi. Purtroppo quella del vestiario e degli strumenti di servizio è un problema annoso — continua Lamari — le divise promesse non sono arrivate, nemmeno le misure hanno preso ai colleghi. Per non parlare delle dotazioni di sicurezza individuali. Per esempio, i caschi antisommossa per i servizi di ordine pubblico allo stadio, o di scorta ai cortei, oppure i giubotti antitaglio indispensabili quando si affrontano persone armate di coltello. In città è già capitato a qualche collega nella zona Vasto di essere stato minacciato con il coltello mentre interveniva per sedare una rissa tra extracomunitari. Insomma, continuiamo ad essere esposti a pericoli evitabili, nonostante le rassicurazioni fornite in passato dall’assessore De Iesu».

Per non parlare dei famosi Taser, le «pistole» elettriche sperimentate già in altre 18 città italiane. E a Napoli? La polizia municipale ne avrebbe dovuto ricevere in prestito dal ministero dell’Interno appena quattro, un numero irrisorio ovviamente, ma nemmeno quelle sono arrivate. La situazione insomma, per usare un eufemismo, non è delle migliori. Prestare servizio senza dotazioni a Napoli non è certo una passeggiata. «Quando siamo di turno in zona Garibaldi — dicono due giovani agenti municipali — rischiamo tantissimo perché abbiamo a che fare con persone ubriache e a volte aggressive e possiamo solo tentare di distanziarle con la paletta. Così è davvero difficile lavorare». Un altro punto dolente è la mancanza di un’armeria a norma. Anche qui arriva la denuncia dello Snavu: «I colleghi dovrebbero poter lasciare l’arma di ordinanza nell’armeria a fine turno — conclude Lamari — invece sono costretti a portarsela a casa e custodirla a domicilio, con tutti i rischi che ne derivano».

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22 novembre 2023 ( modifica il 22 novembre 2023 | 07:34)

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Napoli, niente fondine peri vigili urbani: «Armi nellacintura, come i pistoleri»

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22.11.2023

La denuncia del sindacato Snavu: «I 250 giovani assunti da poco non hanno ricevuto né le fondine né le divise e si arrangiano come possono»

Se nei prossimi giorni a Napoli vi capitasse di imbattervi in qualche giovanotto che va in giro con una pistola infilata sotto la cintura dei pantaloni, non impressionatevi: quasi certamente non è un criminale, ma uno dei 250 vigili urbani assunti pochi mesi fa dal Comune di Napoli. Probabilmente avrà anche la pettorina o qualche fascia al braccio per identificarsi, dal momento che le agognate divise per ora ancora non sono state consegnate. Le armi invece sì: 250 pistole «Beretta calibro 9», proprio come da regolamento, però senza la fondina di ordinanza. E così in attesa di reperirle in qualche negozio specializzato e comprarle a proprie spese, alcuni poliziotti municipali potrebbero essere costretti a girare con l’arma infilata nella cintura dei pantaloni, uno stile a metà strada tra un personaggio di Gomorra e il giustiziere della notte. E la........

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