Il governatore campano: «Stiamo affondando nella palude burocratica. Sei miliardi bloccati destinati a San Carlo, Festival di Ravello, Giffoni»

«Noi in Campania vogliamo combattere per i nostri diritti e non è che non dormiamo la notte pensando a Fitto o alla Meloni. Noi vogliamo semplicemente lavorare in santa pace, ma non vogliamo perdere anni appresso alle fisime di Fitto e del suo dante causa». Eppure Vincenzo De Luca negli ultimi giorni ha pure querelato il ministro della Coesione. Oltre ad aver fatto un ricorso al Tar, una denuncia alla Corte dei conti, una alla Procura della Repubblica: sempre per il blocco dei fondi di Sviluppo e coesione. E ad aver manifestato in piazza a Roma.

«Stiamo affondando - tuona ancora - nella palude burocratica, in un anno e mezzo si va sulla Luna, questo almeno per i miei tempi amministrativi, poi se si pensa di amministrare avendo questi tempi di decisione vuol dire che siamo fuori del mondo. Già se firmiamo l'accordo di coesione domani mattina i soldi saranno disponibili fra un altro anno perché c'è un lungo percorso sugli accordi di coesione. Chi non capisce questo non può fare l'amministratore. Questa è la sostanza. Da un anno e mezzo in Campania 6 miliardi di euro sono bloccati per aprire cantieri e per mettere in campo iniziative sul piano della cultura. Penso al Festival di Ravello, al Festival di Giffoni, finanziamenti aggiuntivi al Teatro San Carlo, al Mercadante, all'Estate da Re. Tutta la programmazione culturale parte un anno prima, in queste condizioni è tutto bloccato, siamo parlando di 12mila posti di lavoro, questa è la sostanza, tutto il resto, sono chiacchiere e opportunismo di chi non ha voglia di combattere».

Poi parla della vasca da bagno piazzata sulla tratta Torre Annunziata-Scafati della Circum che avrebbe potuto provocare un disastro. «C'è qualche imbecille che a Pompei mette il frigorifero sui binari, è un po' disturbato mentale. Bisogna stare attenti ovviamente perché questi imbecilli rischiano di provocare tragedie».Â

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4 marzo 2024

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De Luca e i fondi Fsc: «In Campania combattiamo, non pensiamo a Fitto e Meloni»

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04.03.2024

Il governatore campano: «Stiamo affondando nella palude burocratica. Sei miliardi bloccati destinati a San Carlo, Festival di Ravello, Giffoni»

«Noi in Campania vogliamo combattere per i nostri diritti e non è che non dormiamo la notte pensando a Fitto o alla Meloni. Noi vogliamo semplicemente lavorare in santa pace, ma non vogliamo perdere anni appresso alle fisime di Fitto e del suo dante causa». Eppure Vincenzo De Luca negli ultimi giorni ha pure querelato il ministro della Coesione. Oltre ad aver fatto un ricorso al Tar, una denuncia alla Corte dei conti, una alla Procura........

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