Il governatore rilancia:Â Â«No a cose propagandistiche. Contro la povertÃ serve il Reddito di inclusioneÂ»

L'ipotesi di terzo mandato per i governatori proposta dalla Lega Ã¨ stato definitivamente affossato ieri. Ma in Campania Vincenzo De Luca tira dritto: Â«Possiamo farlo tranquillamente qui ed Ã¨ un dibattito tutto astratto della politica politicante. Di tutto si parla meno che dei problemi della gente. Che significa terzo, quarto o quinto mandato?Â Io voglio parlare del sistema ospedaliero, degli ospedali che sono in corso di realizzazione, dei problemi dell'ambiente, dei problemi dell'autonomia idrica, del rinnovamento del parco dei mezzi pubblici, del piano paesaggistico, della scuola. Che cosa serve per realizzare queste cose? Un mandato, mezzo mandato, tre mandati? Diamo la parola ai cittadini. Punto. Ã tanto complicato dire che la democrazia significa innanzitutto questo? Facciamo decidere ai cittadini da chi vogliono essere governati. Hanno paura ovviamente. PerÃ² evitiamo queste palle insopportabiliÂ». De Luca si riferisce alla possibilitÃ in Campania, rischiosa per alcuni giuristi, di recepire la legge nazionale sul tetto dei due mandati. Cosa che non Ã¨ mai stata fatta e che quindi automaticamente farebbe tornare indietro le lancette. Per lui, s'intende.Â

Poi casualmente, a due giorni dall'arrivo del leader dei 5Stelle Giuseppe Conte a Napoli che sta rilanciando la proposta di un Reddito di cittadinanza regionale, De Luca dice: Â«C'Ã¨ un tema su cui dobbiamo riflettere ed Ã¨ il tema della povertÃ . Dobbiamo affrontarlo e confrontarci con tutti, ma sapendo che si fanno i conti con i bilanci. Quindi cose propagandistiche non se ne possono fareÂ». E poi aggiunge: Â«Probabilmente conviene riprendere una vecchia linea, che era quella del governo Gentiloni, che teneva in piedi il reddito di inclusione. Diventavano interlocutori delle istituzioni i Comuni, che riuscivano a fare un filtro con gli uffici delle politiche sociali, cioÃ¨ a capire bene quali erano le aree di povertÃ e le famiglie. Poi dobbiamo fare le correzioni necessarie per evitare elementi degenerativi. Ã un discorso da affrontare in maniera molto laica, molto responsabile a due condizioni: nessuna demagogia e fare i conti con i soldi. Sapendo ovviamente che il tema della povertÃ Ã¨ un tema nazionaleÂ».

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14 marzo 2024

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