I berlusconiani contro Grimaldi passato da Forza Italia ai meloniani. La resa dei conti in vista delle amministrative

Stefano Caldoro e Massimo Grimaldi

Certo dopo la sconfitta in Sardegna ci si aspetterebbe maggiore unità . E invece il centrodestra rischia scossoni. Prendiamo Caserta, dire che Forza Italia e Fratelli d'Italia sono ai ferri corti è un eufemismo. Con una nota perentoria, il coordinamento regionale (leggasi l'europarlamentare Fulvio Martusciello) tuona: «O Fratelli d'Italia cambia la delegazione, o non ci saranno più interpartitici in provincia di Caserta. Forza Italia non si siederà mai più allo stesso tavolo dove c'è il peggio del trasformismo della provincia di Caserta». Cioé? «Potremo tornare a parlare con Fratelli di Italia solo se Massimo Grimaldi, eletto con Forza Italia e passato a Fratelli d'Italia senza avere un voto, si dimette da consigliere regionale». Perentori.

Grimaldi è consigliere regionale, «forte di quattro elezioni vincenti con più di 50 mila voti», disse quando aprì una fase di riflessione con Forza Italia. Motivo? Era nella rosa dei papabili sottosegretari del governo Meloni, ma a lui fu preferito Tullio Ferrante, amico personale e politico di Marta Fascina, parlamentare campano, chiamato nell’importante dicastero delle Infrastrutture e Trasporti. Da lì la crisi e la rottura con Martusciello e poi l'addio ai berlusconiani e il nuovo approdo tra i meloniani.Â

Ebbene Grimaldi è il delegato per Fdi a sedersi al tavolo del centrodestra a Caserta per le prossime amministrative: si vota nei comuni di Aversa, Casal di Principe e Castel Volturno. Ieri, dopo molto tempo, s'è tenuta una prima riunione tra i partiti. Presenti i vertici di Fratelli d'Italia (il presidente provinciale e deputato Gimmi Cangiano, il deputato Marco Cerreto, la senatrice Giovanna Petrenga e i consiglieri regionali Massimo Grimaldi e Alfonso Piscitelli), della Lega (il responsabile provinciale Salvatore Mastroianni, il deputato e vice coordinatore regionale Gianpiero Zinzi e la consigliera regionale Antonella Piccerillo), di Forza Italia (il presidente provinciale Giuseppe Guida) e di Noi Moderati (il coordinatore provinciale Angelo Maria Lettera). A conclusione viene diramata una nota «congiunta» che congiunta non è, visto che Forza Italia smentisce di aver dato l'ok. Il presidente provinciale di Fi, Giuseppe Guida spiega: « Nessuna compattezza del centrodestra è emersa dall'interpartitico di ieri per quanto riguarda Forza Italia. Tant'è che il tavolo era stato aggiornato a lunedì. Per la compattezza, va chiarita la posizione degli altri partiti di centrodestra in Provincia. Solo successivamente si inizierà a ragionare dei Comuni». Il centrodestra a Caserta si è presentato diviso alle provinciali, con Fratelli d'Italia praticamente all'opposizione. Da qui la resa dei conti.Â

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27 febbraio 2024

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QOSHE - Caserta, centrodestra a pezzi, Fi contro Fdi: «Non ci sediamo più al tavolo se non cambiano la delegazione» - Simona Brandolini
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Caserta, centrodestra a pezzi, Fi contro Fdi: «Non ci sediamo più al tavolo se non cambiano la delegazione»

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27.02.2024

I berlusconiani contro Grimaldi passato da Forza Italia ai meloniani. La resa dei conti in vista delle amministrative

Stefano Caldoro e Massimo Grimaldi

Certo dopo la sconfitta in Sardegna ci si aspetterebbe maggiore unità . E invece il centrodestra rischia scossoni. Prendiamo Caserta, dire che Forza Italia e Fratelli d'Italia sono ai ferri corti è un eufemismo. Con una nota perentoria, il coordinamento regionale (leggasi l'europarlamentare Fulvio Martusciello) tuona: «O Fratelli d'Italia cambia la delegazione, o non ci saranno più interpartitici in provincia di Caserta. Forza Italia non si siederà mai più allo stesso tavolo dove c'è il peggio del trasformismo della provincia di Caserta». Cioé? «Potremo tornare a parlare con Fratelli di Italia solo se Massimo Grimaldi, eletto con Forza Italia e........

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