La parlamentare M5s, vicepresidente del Senato: il laboratorio Napoli insegna

«Certo che ha ragione il procuratore Gratteri. Continua l’opera di denigrazione e delegittimazione della magistratura da parte di questo centrodestra. Interventi spot per nascondere l’assenza di riforme. Per i cittadini il problema sono i tempi della giustizia, la certezza della pena, non se i magistrati abbiano attitudine o no alla professione». Mariolina Castellone è vicepresidente del Senato, parlamentare al secondo mandato del Movimento 5Stelle.

Si avvicinano le Europee, che per i 5 Stelle sono uno scoglio. A che punto siete?
«Intanto bisogna chiedersi qual è la visione di Europa delle diverse forze politiche: per noi è importante tornare a parlare di transizione ecologica, di giustizia sociale e di rispetto dei diritti fondamentali di tutti i cittadini europei. I nostri candidati, tra cui Pasquale Tridico e Giuseppe Antoci, incarnano questi valori. Inoltre stiamo raccogliendo le autocandidature, perché il nuovo Movimento di Giuseppe Conte è sempre più aperto alla società civile. Piuttosto mi chiedo come la maggioranza farà a trovare la sintesi, visto che FdI, FI e Lega appoggiano tre linee diverse».

In verità a Bruxelles anche i 5Stelle e il Pd hanno posizioni differenti.
«È vero soprattutto su armi e spese militari e infatti faremo delle campagne elettorali diverse ma su giustizia sociale e transizione ecologica siamo dalla stessa parte ed è importante lavorare per trovare convergenze e evidenziare più quello che ci unisce che quello che ci divide».

Il rapporto con il Pd è cambiato da quando c’è Elly Schlein?
«Sì, pensiamo al salario minimo. Il Pd prima era contrario mentre ora condivide questa battaglia con noi. La vittoria in Sardegna prova che dove c’è un progetto che risponde alle esigenze dei cittadini ed è incarnato da persone con una storia importante si può battere questa destra».

Ma in Campania? Roberto Fico a questo giornale ha detto che è una strada già tracciata.
«Ha ragione. Il fronte progressista proprio a Napoli ha il suo primo laboratorio. In Campania quindi deve stare insieme. Bisogna lavorare a un progetto che risponda alle esigenze dei cittadini campani. L’importante è che ci sia un candidato che incarni questo progetto e quei valori. In Sardegna Todde ha fatto la differenza».

Un vostro ostacolo resta i limite del secondo mandato. Né lei né Fico vi potreste candidare: il diaframma è da abbattere o no?
«Ci sono tanti modi per dare un contributo. Il limite è ai due mandati elettivi, ma si può dare un contributo tecnico o come sta facendo il Presidente Fico si può mettere al servizio del movimento la propria esperienza, anche senza avere una poltrona. Serve impegnarsi a coinvolgere e formare i politici di domani, per fare quel passaggio di testimone di cui il nostro garante parla spesso. C’è tanta parte della società civile che vuole dare un contributo alla politica».

Dunque per voi il terzo mandato di De Luca è irricevibile?
«Noi crediamo nell’alternanza. Lo stesso ruolo per tanti anni non fa bene alla politica. Inoltre oggi la legge sul terzo mandato non è passata quindi non ci sono neanche i presupposti normativi».

Di De Luca lei ha detto di condividere la battaglia contro l’autonomia e per lo sblocco dei fondi Fsc: condivide i contenuti ma anche la forma?
«Sì. Andare a Palazzo Chigi con cento sindaci penso sia stato un segnale forte. De Luca ha il suo modo di fare che piace a tanti cittadini, ha consenso, non lo dimentichiamo. La battaglia contro l’autonomia e lo sblocco dei fondi Fsc ci vede dalla stessa parte perché questo è un governo antimeridionale che dà attuazione al progetto separatista della Lega e poi sottrae risorse importanti al Sud. Sono stati tagliati 8 miliardi di fondi Pnrr destinati al Sud, 2 miliardi da quelli Fsc per destinarli alla costruzione del Ponte sullo Stretto. Dai fondi di perequazione infrastrutturale sono stati tolti 3 miliardi e 500 milioni. Continuano a penalizzare il Meridione: certo questo non vuol dire essere patrioti».

Lei è un medico, un ricercatore. La sanità in molti pezzi d’Italia è negata. Cosa state facendo?
«Quando è arrivata la pandemia pensavo che avessimo imparato che i tagli non pagano. Infatti nei due anni successivi abbiamo invertito la rotta con 12 miliardi di euro in più sul Fsn e 16 miliardi nel Pnrr per la digitalizzazione e la rete territoriale. Purtroppo la differenza territoriale nell’accesso al diritto alla salute deriva anche dalla riforma del titolo V che ha regionalizzato la gestione della sanità . Quindi proprio in sanità abbiamo anche già una prova di come non funziona l’autonomia. Al posto dei Lep ci sono i Lea e il Sud non raggiunge la sufficienza. Le emergenze vere sono queste: liste d’attesa, pochi medici e mal pagati. E’ una battaglia epocale. Ma per questo serve una politica che ha idee chiare e coraggio. Non è quella di questo governo».

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31 marzo 2024

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QOSHE - Castellone: «Regionali,servirà un candidato in gradodi fare la differenzaProprio come Todde» - Simona Brandolini
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Castellone: «Regionali,servirà un candidato in gradodi fare la differenzaProprio come Todde»

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31.03.2024

La parlamentare M5s, vicepresidente del Senato: il laboratorio Napoli insegna

«Certo che ha ragione il procuratore Gratteri. Continua l’opera di denigrazione e delegittimazione della magistratura da parte di questo centrodestra. Interventi spot per nascondere l’assenza di riforme. Per i cittadini il problema sono i tempi della giustizia, la certezza della pena, non se i magistrati abbiano attitudine o no alla professione». Mariolina Castellone è vicepresidente del Senato, parlamentare al secondo mandato del Movimento 5Stelle.

Si avvicinano le Europee, che per i 5 Stelle sono uno scoglio. A che punto siete?
«Intanto bisogna chiedersi qual è la visione di Europa delle diverse forze politiche: per noi è importante tornare a parlare di transizione ecologica, di giustizia sociale e di rispetto dei diritti fondamentali di tutti i cittadini europei. I nostri candidati, tra cui Pasquale Tridico e Giuseppe Antoci, incarnano questi valori. Inoltre stiamo raccogliendo le autocandidature, perché il nuovo Movimento di Giuseppe Conte è sempre più aperto alla società civile. Piuttosto mi chiedo come la maggioranza farà a trovare la sintesi, visto che FdI, FI e Lega appoggiano tre linee diverse».

In verità a Bruxelles anche i 5Stelle e il Pd hanno posizioni differenti.
«È vero soprattutto su armi e spese militari e infatti faremo........

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