Daniela Di Maggio sugli insulti social al rapper napoletano: «L'ho voluto, accanto a me, al funerale di mio figlio per dare uno schiaffo alla camorra, che vuole appropriarsi anche della musica. La sua risposta? Aristocratica»

È come se idealmente Daniela Di Maggio, la mamma di Giogiò (Giovanbattista) Cutolo ucciso il 31 agosto del 2023, proseguisse l'intervista al Corriere rilasciata subito dopo aver calcato il palco dell'Ariston. «I fischi e gli insulti a Geolier? Li vivo male. Sono napoletana e voglio dire io, da napoletana, sei sbagliato. Ma se me lo dice qualcuno del Nord non lo accetto. Come una mamma proteggo un figlio».Â

Quindi lei ha letto in quei fischi e negli insulti social un pregiudizio antinapoletano?
«È un musicista, può piacere o meno, ma c’è un accanimento nei suoi confronti. E c'è perché è napoletano. Come fosse un aggravante».

Lei però è circondata da artisti, Giogiò lo era, il papà lo è. I fischi in teatro fanno parte del gioco. Qual è la differenza stavolta?
«Non erano fischi da teatro, ma da curva dello stadio. Il sottotesto era tipo il coro "Vesuvio lavali col fuoco" . Non una roba da teatro».

Come ha reagito secondo lei Geolier?
«Ecco questo è un punto fondamentale. Quando io ho parlato di aristocrazia intendevo riferirmi al comportamento educato, gentile. Geolier è stato aristocratico nel rispondere. Gli faccio i complimenti, perché è stato perbene, educato, mai fuori linea. A un ragazzo di 23 anni che corona un sogno gli si deve rispetto. È come se il direttore di orchestra avesse detto cose orribili a mio figlio dopo averlo chiamato come primo corno. Il giudizio è normale che ci sia, l'accanimento, la disumanizzazione dell’essere umano no. Non è tutto lecito, basta».

Secondo lei il pregiudizio nasce dal fatto che ha cantato sul palco dell'Ariston in napoletano? Infondo non è stato neanche il primo.
«In realtà su quel palco tra me e Geolier è salita la Napoli perbene. Suo malgrado».

Cosa intende «suo malgrado»?
«Che Emanuele è cresciuto, si è evoluto, ma come molti agli inizi cantava una Napoli spesso violenta. Una Napoli che ti marchia. Al funerale di Giogiò, insieme agli orchestrali, ho voluto anche lui e i neomelodici e glielo dissi: Emanuele basta con i testi pieni di violenza. Li ho voluti al mio fianco per dare uno schiaffo alla camorra. Che si vuole appropriare della loro musica, rovinandoli. Poiché il killer di mio figlio si vestiva come Geolier gli ho dato il primo ergastolo: vedere il suo mito, Geolier appunto, portare i fiori sulla bara di Giogiò, durante il suo funerale. Emanuele parla di legami, di riscatto, di forza di volontà e lavoro duro. Solo così ci sarà un cambiamento. Togliendo armi, anche culturali, alla criminalità , togliendo loro i miti».Â

Daniela lei ha detto: la mia è una missione. E non esclude di far politica. Ha avuto contatti con Fdi che la vorrebbe candidare alle Europee?
«Quanto vorrei tornare indietro nell’anonimato. Purtroppo ho un figlio che è stato ucciso e la Politica, con la p maiuscola, la sto già facendo. In un mese e mezzo sono state modificate delle norme. E il mio prossimo obiettivo è cambiare la legge Gozzini (che prevede flessibilità della pena, dai permessi premio all'affidamento in prova ai servizi sociali). Dovrei pensare a mio figlio morto, invece vado avanti».

Insomma Fdi ne guadagnerebbe solo dalla sua disponibilità a candidarsi.
«Lo sta dicendo lei. Ma io non mi fermo. Candidata o no. Continuerò per Giogiò, ma soprattutto perché non deve più accadere: mio figlio era andato a prendere un panino ed è tornato morto».

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11 febbraio 2024 ( modifica il 11 febbraio 2024 | 14:15)

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QOSHE - Daniela Di Maggio: «Il killer di Giogiò si vestiva come Giolier, ma lui è cambiato e a Saremo c’è statoun accanimento» - Simona Brandolini
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Daniela Di Maggio: «Il killer di Giogiò si vestiva come Giolier, ma lui è cambiato e a Saremo c’è statoun accanimento»

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11.02.2024

Daniela Di Maggio sugli insulti social al rapper napoletano: «L'ho voluto, accanto a me, al funerale di mio figlio per dare uno schiaffo alla camorra, che vuole appropriarsi anche della musica. La sua risposta? Aristocratica»

È come se idealmente Daniela Di Maggio, la mamma di Giogiò (Giovanbattista) Cutolo ucciso il 31 agosto del 2023, proseguisse l'intervista al Corriere rilasciata subito dopo aver calcato il palco dell'Ariston. «I fischi e gli insulti a Geolier? Li vivo male. Sono napoletana e voglio dire io, da napoletana, sei sbagliato. Ma se me lo dice qualcuno del Nord non lo accetto. Come una mamma proteggo un figlio».Â

Quindi lei ha letto in quei fischi e negli insulti social un pregiudizio antinapoletano?
«È un musicista, può piacere o meno, ma c’è un accanimento nei suoi confronti. E c'è perché è napoletano. Come fosse un aggravante».

Lei però è circondata da artisti, Giogiò lo era, il papà lo è. I fischi in teatro fanno parte del gioco. Qual è la........

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