L'ira del governatore campano: «Dietro dati falsi si nasconde il disegno di secessione. Chi parla di nazione sta tradendo il Paese». Il viceministro Cirielli (Fdi): gigolò della propaganda, da sceriffo a smemorato di Collegno

«Siamo di fronte a un vero e proprio “Controrisorgimento”, che nega l’unità d’Italia e tradisce il Sud». È scatenato Vincenzo De Luca. Contro l'approvazione al Senato dell'Autonomia differenziata. Snocciola i «tradimenti già in atto» da parte di questo governo: «Il Fondo di perequazione per il Sud è stato prosciugato; i Fondi Sviluppo e Coesione sono bloccati al Sud, operativi al Nord; la vergognosa campagna di mistificazione sulle risorse reali trasferite al Sud e sull’efficienza amministrativa del Mezzogiorno, continua in maniera vergognosa per nascondere dietro dati falsi la secessione di fatto. Chi parla di “Nazione” sta tradendo l’Italia e calpestando il Sud». E annuncia una conferenza stampa per domani in cui sarà lanciata «una campagna di mobilitazione a difesa del Sud e dell’unità nazionale».

De Luca sta battagliando da tempo. Ha addirittura denunciato alla Procura della Repubblica il ministro Raffaele Fitto per omissione in atti d'ufficio. Prosegue: «Rilanceremo l’operazione-verità  sui rapporti Nord-Sud e lanceremo la sfida sui temi dell’efficienza amministrativa. Proporremo, in questo clima di totale confusione le 5 questioni per le quali l’Autonomia differenziata spacca l’Italia, e configura una vera e propria truffa politica. Riproporremo la nostra alternativa all’autonomia: burocrazia zero e Italia unita. Proporremo anche iniziative sul piano legislativo e costituzionale per bloccare il disegno secessionista». Dunque sta pensando anche lui a un referendum abrogativo della riforma, che ora dovrà passare alla Camera.

Questa volta a rispondergli in tempo reale è il viceministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, salernitano come De Luca e soprattutto suo avversario storico: «Il governatore della Campania ancora una volta si mostra un vero e proprio gigolò della propaganda. La ridicola trovata della querela al ministro della Coesione, Raffaele Fitto, è becera propaganda finalizzata a nascondere un fallimento, ormai conclamato, nella gestione dei fondi Europei in Campania». E prosegue contestandogli i dati: «La Regione Campania che, a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2021-2027, aveva ottenuto un'anticipazione di 582 milioni di euro in conto anticipazione sulla Delibera Cipess 25/2023, ad oggi, secondo il sistema di monitoraggio nazionale della Ragioneria Generale dello Stato, registra solo un misero avanzamento pari al 14,5% degli impegni e al 10% dei pagamenti. Non si capisce come la Regione Campania potrebbe in soli 11 mesi rispettare la scadenza del 31 dicembre 2024, prevista dalla Legge di Bilancio 2021, per impegnare l'intera quota assegnata a titolo di anticipazione. E basterebbe questo dato per indurre De Luca a un religioso silenzio e a una doverosa meditazione». L'esponente di Fratelli d'Italia termina: «E serve tanto coraggio per rivendicare ingenti somme per la nuova programmazione considerato che negli tre ultimi cicli di programmazione, 2000/2006, 2007/2013, 2014/2020, facendo riferimento ai dati aggiornati al mese corrente, la quota di pagamento caricata sui sistemi del MEF mostra una percentuale di avanzamento pari al 52%, dato molto preoccupante se si fa riferimento alla quota di FSC assegnata nel 2016, dunque otto anni fa, per il periodo di programmazione 2014-2020, di complessivi 2,79 miliardi di euro. E lo Sceriffo fa finta, come lo smemorato di Collegno, di non ricordare». E chiude: «La verità è lampante: lo scolaretto De Luca è incapace di coordinare gli uffici della Regione, fatti di validi professionisti, per un'efficiente gestione dei fondi Europei. E come tutti gli studenti ultimi della classe prova a ribaltare le responsabilità sul professore trovando però, diversamente che in passato, in questa fase un Governo attento che prova a mettere ordine dopo il caos generato da anni di malgoverno del suo Partito Democratico che, in ogni caso, sembra lo abbia scaricato per manifesta incapacità ». Il clima si fa incandescente.

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24 gennaio 2024 ( modifica il 24 gennaio 2024 | 15:14)

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De Luca lancia mobilitazione e referendum contro l'Autonomia: «È un "Controrisorgimento" che spacca l'Italia»

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24.01.2024

L'ira del governatore campano: «Dietro dati falsi si nasconde il disegno di secessione. Chi parla di nazione sta tradendo il Paese». Il viceministro Cirielli (Fdi): gigolò della propaganda, da sceriffo a smemorato di Collegno

«Siamo di fronte a un vero e proprio “Controrisorgimento”, che nega l’unità d’Italia e tradisce il Sud». È scatenato Vincenzo De Luca. Contro l'approvazione al Senato dell'Autonomia differenziata. Snocciola i «tradimenti già in atto» da parte di questo governo: «Il Fondo di perequazione per il Sud è stato prosciugato; i Fondi Sviluppo e Coesione sono bloccati al Sud, operativi al Nord; la vergognosa campagna di mistificazione sulle risorse reali trasferite al Sud e sull’efficienza amministrativa del Mezzogiorno, continua in maniera vergognosa per nascondere dietro dati falsi la secessione di fatto. Chi parla di “Nazione” sta tradendo l’Italia e calpestando il Sud». E annuncia una conferenza stampa per domani in cui sarà lanciata «una campagna di mobilitazione a difesa del Sud e dell’unità nazionale».

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