La deputata pentastellata e il discorso alla Camera contro l'emendamento Fdi: «L'ho fatto perché ho pensato alle donne che in questo momento stanno andando in un consultorio e a quanto si possano sentire giudicate e sole»

Tra i tanti i messaggi di stima, ce ne sono alcuni violenti: «Vergognati, sei una anti-mamma», è quello più blando. «In verità mi sono sentita di fare quel discorso e l’ho fatto. Ho pensato alle donne che in questo momento stanno andando in un consultorio e a quanto si possano sentire giudicate, come se abortire fosse un’onta perenne». Gilda Sportiello, deputata del Movimento 5 Stelle, ha preso parola in Parlamento contro l’emendamento, voluto da Fratelli d’Italia, al decreto legge sul Pnrr e che prevede l’ingresso delle associazioni pro-vita (o pro-life) nei consultori pubblici. E ha detto: «Sono madre, ho scelto di essere madre. Quattordici anni fa ho scelto di abortire, e sapete perché lo dico qui, nel luogo più alto della rappresentanza democratica di questo Paese, in cui ancora oggi qualcuno fa fatica a dire la parola "aborto" o gli tremano le gambe quando si parla di aborto? Lo dico qui perché non vorrei che nessuna donna che in questo momento volesse abortire si sentisse attaccata da questo Stato».

Dopo questo discorso cosa è accaduto?
«Un parlamentare della maggioranza, un uomo ovviamente e non so neanche chi sia, mi ha detto: “E dovevi venire proprio qua a dirci che avevi abortito?". Messina invece mi ha invitato a prendere una camomilla».

Lei pensa davvero che la legge 194 sia a rischio in Italia?
«
Sì. Nella risoluzione europea in cui si parla di aborto come diritto fondamentale è scritto, nero su bianco, che l’Italia è un paese in cui il diritto si sta erodendo. Questo emendamento è un ulteriore passo».

La maggioranza dice: è la semplice applicazione della legge.
«Se fosse così perché presentare un nuovo emendamento? Ieri ho chiesto al governo di impegnarsi a dire che devono essere escluse le associazione che possono minare la scelta di interruzione volontaria di gravidanza. Hanno risposto di no. Quindi l’obiettivo è quello».

La premier Giorgia Meloni ha sempre detto che la 194 non sarebbe stata toccata.
«
Evidentemente non hanno il coraggio di farlo frontalmente e quindi danno piccoli colpi. In Germania se componenti di un’associazione anti-abortista si avvicinano a una donna in un consultorio si parla di molestia organizzata».

Lei è stata la prima ad allattare a Montecitorio, la prima anche a dire di aver abortito. Utilizza se stessa come medium politico?
«
Penso che il vissuto sia politica. Non sto facendo altro che continuare il mio percorso. Ho allattato perché ero diventata mamma e volevo tornare a lavorare. Ieri sentivo che quella parte del mio vissuto, invece, era un messaggio politico importante da dare. Non vorrei che le donne si sentissero accerchiate e sole. Ho deciso di dirlo e far cadere anche il velo di ipocrisia che c’è. Ho sentito dire dai banchi di Fdi che con questo emendamento ci hanno dato l’opportunità della vita. Hanno demolito gli aiuti alla maternità e ci fanno la morale sulla natalità ? Siamo noi donne che scegliamo cosa vogliamo nella nostra vita, se essere madri o se non essere madri. Nessuno ce lo concede o ci dà l’opportunità . È un insulto dirlo».

Statisticamente il problema della 194 è la sua applicazione omogenea su tutto il territorio nazionale.
«
Infatti ci sono province d’Italia dove è difficile interrompere la gravidanza. Ci sono mille ostacoli. Siamo lontani dalla piena applicazione e da servizi adeguati. I consultori non sono in numero proporzionato. Non ci sono altre parole: questa è violenza».

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18 aprile 2024

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Gilda Sportiello (M5S): «Ho abortito 14 anni fa, non è una vergogna. In aula qualche deputato mi ha detto: prenditi una camomilla»

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18.04.2024

La deputata pentastellata e il discorso alla Camera contro l'emendamento Fdi: «L'ho fatto perché ho pensato alle donne che in questo momento stanno andando in un consultorio e a quanto si possano sentire giudicate e sole»

Tra i tanti i messaggi di stima, ce ne sono alcuni violenti: «Vergognati, sei una anti-mamma», è quello più blando. «In verità mi sono sentita di fare quel discorso e l’ho fatto. Ho pensato alle donne che in questo momento stanno andando in un consultorio e a quanto si possano sentire giudicate, come se abortire fosse un’onta perenne». Gilda Sportiello, deputata del Movimento 5 Stelle, ha preso parola in Parlamento contro l’emendamento, voluto da Fratelli d’Italia, al decreto legge sul Pnrr e che prevede l’ingresso delle associazioni pro-vita (o pro-life) nei consultori pubblici. E ha detto: «Sono madre, ho scelto di essere madre. Quattordici anni fa ho scelto di abortire, e sapete perché lo dico qui, nel luogo più alto della rappresentanza democratica di questo Paese, in cui........

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