L'ex sindaco di Napoli ha pronti due libri e uno spettacolo teatrale: «Voglio avere mani libere» e già pensa di correre di nuovo per il Comune

Non si candiderà alle Europee nella lista di Michele Santoro («la Lista per la pace è un’operazione onesta e pulita ma non sono disponibile a candidarmi»), lascia la guida di Unione popolare («per ragioni di natura professionale e personale, su cui si sono aggiunte riflessioni anche politiche»), ha già pronti due libri, sta portando in giro uno spettacolo teatrale e fa «l’intellettuale libero» in molte trasmissioni tv. Ma l'ex sindaco di Napoli con la bandana, Luigi de Magistris cosa vuole fare da grande? «Voglio dare il mio contributo per Napoli». Tradotto vuol dire che sta già pensando ad una sua ricandidatura a sindaco. Passati cinque anni lo può fare.

Ma andiamo con ordine. Stamane l’ex sindaco arancione ha pubblicato su Facebook una lettera ai «compagni e alle compagne» di Unione popolare, cartello di sinistra che si è presentato alle politiche del 2022, in cui annuncia di lasciare l’incarico di portavoce nazionale. Una sorta di segretario. Si definisce un «combattente per la giustizia e per la verità », che sarà sempre «in prima linea per l’attuazione della costituzione antifascista, per la pace contro le guerre, per la giustizia economica, ambientale e sociale, per la questione morale (spina dorsale del mio agire istituzionale e politico), contro mafia e corruzione, per la fratellanza tra i popoli, per il Sud e soprattutto per Napoli». È un arrivederci, ma anche un modo per avere mani libere, dice.

Cioè? «Più che il mio ruolo di segretario voglio mettere al servizio della collettività la mia storia di magistrato e sindaco. Resto nell’attivismo politico, ma voglio provare a costruire relazioni e ritrovarmi con tanti altri nelle battaglie che faccio, dalla Palestina alle mafie. Non voglio stare in nessun recinto. Voglio avere mani libere, da intellettuale». D’altronde è proprio grazie alla mancanza di un partito a cui dar conto che de Magistris è diventato sindaco di Napoli e non una volta, due. Dunque è un ritorno al passato, seppur recente. «Non sono un riferimento di una parte politica, sono sempre stato più trasversale ampio». E se vuole riprovare a correre per Palazzo San Giacomo deve tornare a animare la piazza napoletana fatta di movimenti, estrema sinistra, centri sociali, attualmente orfana e senza rappresentanza.

Dunque la decisione: «Non mi candido alle Europee. Ho avuto una proposta seria da Santoro, la Lista per la pace è un’operazione onesta e pulita ma non sono disponibile a candidarmi. Ora voglio concentrarmi su Napoli e sul Mezzogiorno». L’8 marzo uscirà per Ponte alle Grazie il suo saggio “Voglia di sinistra” e sta chiudendo per Fazi un libro su poteri occulti e criminalità istituzionale. «Voglia di sinistra parla dei tanti tradimenti della sinistra e poi porto l’esperienza di Napoli dal basso. Si può governare una città cercando di fare cose di sinistra». Vale anche per il bis?

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4 marzo 2024

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QOSHE - L'annuncio di Luigi de Magistris: «Lascio Unione popolare e non mi candido alle Europee con Santoro» - Simona Brandolini
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L'annuncio di Luigi de Magistris: «Lascio Unione popolare e non mi candido alle Europee con Santoro»

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04.03.2024

L'ex sindaco di Napoli ha pronti due libri e uno spettacolo teatrale: «Voglio avere mani libere» e già pensa di correre di nuovo per il Comune

Non si candiderà alle Europee nella lista di Michele Santoro («la Lista per la pace è un’operazione onesta e pulita ma non sono disponibile a candidarmi»), lascia la guida di Unione popolare («per ragioni di natura professionale e personale, su cui si sono aggiunte riflessioni anche politiche»), ha già pronti due libri, sta portando in giro uno spettacolo teatrale e fa «l’intellettuale libero» in molte trasmissioni tv. Ma l'ex sindaco di Napoli con la bandana, Luigi de Magistris cosa vuole fare da grande? «Voglio dare il mio contributo per Napoli». Tradotto vuol dire che sta già pensando ad una sua ricandidatura a sindaco. Passati cinque anni lo può fare.

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