Il governatore sul procedimento della Corte dei conti: «Le smart card Covid? Un atto di coraggio» e ripete: «Governo di disturbati mentali»

«Noi meridionali dobbiamo imparare a combattere troppi disertori, opportunisti, che mantengono un atteggiamento nei confronti del potere centrale di totale subalternità ». Nessun nome, nessun cognome. Lo dice in un passaggio del suo lungo discorso sull'impatto dell'autonomia differenziata sulla sanità meridionale. Davanti a una platea plaudente. Vincenzo De Luca sa benissimo, però, che da 24 ore tiene banco a Napoli la polemica tra Regione e Comune. Con il duro attacco del suo vice, Fulvio Bonavitacola, al sindaco Manfredi considerato troppo «dialogante» rispetto ai «combattenti» che siedono a Palazzo Santa Lucia.Â

Eccolo De Luca versione combat. Ecco le sue parole d'ordine: «Siamo impegnati in una battaglia», dice, oppure «Napoli, la Campania, De Luca non si fanno ricattare da nessuno, neanche con i carrarmati e combattiamo per i nostri diritti. Da un anno e mezzo stiamo facendo un calvario». Anche i manifesti contro il governo affissi in ogni angolo della Campania si trasformano nella «battaglia di manifesti che ha fatto impazzire tutti: abbiamo detto che il governo sta tradendo il Sud e che chiude i pronto soccorsi, ma è la verità . Altro che manifesti».

Poi sui colleghi meridionali di centrodestra: «Tanti colleghi delle regioni meridionali hanno un atteggiamento che io ritengo vile. Cioè per loro le bandiere di partito contano di più rispetto agli interessi delle nostre famiglie, dei nostri figli e delle nostre imprese». E ancora: «È difficile trovare il coraggio della libertà , la stragrande maggioranza degli esseri umani non ha la propensione alla libertà » aggiunge De Luca che poi conclude: «Non saremmo arrivati dove siamo oggi se avessimo imparato a combattere tutti, nessuno escluso».

Rivendica ancora una volta la manifestazione con i sindaci a Roma: «Una grande manifestazione di democrazia e partecipazione. Noi siamo gli avversari del Sud straccione, corrotto, noi siamo un altro Sud quello del rigore». E sull'invito a dedurre recapitatogli dalla Corte dei conti sulla vicenda della smart card in epoca Covid dice: «Dobbiamo rispondere alla Corte dei conti per un atto di coraggio che abbiamo fatto in epoca Covid. Siamo partiti due mesi prima del governo, che poi ha copiato la Campania».Â

Infine l'attacco al governo: «Io non sono diplomatico, parlo di governo di disturbati mentali cioè di persone con comportamenti contrapposti: l'autonomia da una parte e dall’altra la più grande centralizzazione neoborbonica d’Italia. I fondi Pnrr, Fsc, del programma complementare, delle Zes, tutto nella stanza del presidente del Consiglio e di un ministro, il più evanescente della storia, un prete spretato. Da un anno e mezzo chiediamo i fondi. Il riparto è di luglio 2022 e noi ci consentiamo il lusso di perdere tempo per clientela politica, per ricattare gli interlocutori».Â

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7 marzo 2024

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QOSHE - Vincenzo De Luca al vetriolo: «Nel Sud troppi disertori e opportunisti subalterni al potere centrale» - Simona Brandolini
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Vincenzo De Luca al vetriolo: «Nel Sud troppi disertori e opportunisti subalterni al potere centrale»

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07.03.2024

Il governatore sul procedimento della Corte dei conti: «Le smart card Covid? Un atto di coraggio» e ripete: «Governo di disturbati mentali»

«Noi meridionali dobbiamo imparare a combattere troppi disertori, opportunisti, che mantengono un atteggiamento nei confronti del potere centrale di totale subalternità ». Nessun nome, nessun cognome. Lo dice in un passaggio del suo lungo discorso sull'impatto dell'autonomia differenziata sulla sanità meridionale. Davanti a una platea plaudente. Vincenzo De Luca sa benissimo, però, che da 24 ore tiene banco a Napoli la polemica tra Regione e Comune. Con il duro attacco del suo vice, Fulvio Bonavitacola, al sindaco Manfredi considerato troppo «dialogante» rispetto ai «combattenti» che siedono a Palazzo Santa Lucia.Â

Eccolo De Luca versione combat. Ecco le sue parole d'ordine:........

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