Inaugurazione dell’anno giudiziario, il presidente della Corte d’Appello: crescita esponenziale

Calano gli omicidi, aumentano le rapine, lo spaccio di droga e la violenza sulle donne: la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario è stata l’occasione per fare il punto sulla criminalità nel distretto di Napoli.
L’aumento «esponenziale» della violenza sulle donne è uno dei dati più preoccupanti contenuti nella relazione introduttiva del presidente della Corte di Appello facente funzioni, Eugenio Forgillo: «Una piaga di rilevanza nazionale», la definisce. Problemi di grande attualità sono la camorra e la devianza giovanile, con ragazzini alla ricerca di «legittimazione carismatica, fatta di ostentazione di simboli come barba accentuata, tatuaggi, utilizzo dei social per evidenziare l’appartenenza a un gruppo». In presenza di clan «destrutturati dall'azione giudiziaria» ragazzi sempre più giovani si propongono come forza di vertice». Preoccupano anche le «stese», sparatorie all’impazzata in strada, frequenti sia a Napoli sia in provincia.
Gli omicidi di camorra a Napoli e provincia diminuiscono del 28,57% : lo scorso anno ne sono avvenuti 28 di cui 10 di matrice camorristica, mentre l’anno precedente, su 36 omicidi, 14 erano classificati di camorra.Â

Resta però alta la preoccupazione: «Non può trascurarsi — ha detto Forgillo — come la criminalità organizzata da tempo abbia preso di mira il settore pubblico, segnatamente quello degli appalti, al fine di realizzare ingenti guadagni illeciti. Le stese, ostentazione di una sterile violenza, con spedizioni a bordo di scooter e motocicli con spari alla cieca in ambito urbano», restano un elemento di grande preoccupazione. A Napoli risulta poi «una impennata dei reati in tema di stupefacenti», nell’ambito della quale si rileva anche un aumento delle associazioni per produzione o traffico. Lo scorso anno le forze dell’ordine hanno scoperto frodi al bilancio nazionale e comunitario per circa 258 milioni di euro. Nel settore dei pubblici incanti sono risultati oggetto di assegnazione irregolare somme per 28 milioni di euro. Sulle attività dei clan si è soffermato anche il procuratore generale reggente, Antonio Gialanella: «La camorra non solo non è un antistato, ma fattasi impresa è del tutto intranea al contesto imprenditoriale, politico e amministrativo e prospera nella illegalità diffusa. Il mio convincimento — ha aggiunto — è che dentro questo contesto la devianza criminale comune, anche quella minorile, non sia un compartimento stagno rispetto alla devianza camorrista. Ed anzi, ognuna delle consorterie camorriste convive nel suo territorio con il diffuso crimine cosiddetto comune, minorile e non, ed anzi lo controlla, lo sfrutta e così il disordine che ne segue è alimentato di continuo».

Forgillo ha evidenziato come «il tema dell’abuso di ufficio costituisca una consistente parte delle indagini delle forze dell’ordine in questo territorio». Sul tema, che è di grande attualità , è intervenuto anche il governatore, Vincenzo De Luca: «Non sono d’accordo sulla cancellazione del reato di abuso d’ufficio, ma sono per una modifica radicale. Non è coerente con uno Stato di diritto mantenere in piedi una figura di reato così vaga, così aleatoria». Il procuratore, Nicola Gratteri, è intervenuto sul tema delle riforme: «Occorre una visione organica del codice penale, del codice di procedura penale, dell’ordinamento giudiziario. Con questi interventi spot che certe volte sembrano contraddittori non andiamo da nessuna parte». A giudizio di Gratteri «bisogna sedersi attorno ad un tavolo con tutti gli addetti ai lavori — magistrati, avvocati e tutti quelli che vanno ogni giorno in udienza — che sanno veramente di cosa c’è bisogno per far funzionare il processo penale. Mentre con gente calata dall’alto, luminari di dottrina che non sono mai stati un giorno in udienza, abbiamo visto quali sono stati i risultati e cioè la riforma Cartabia. Queste piccole riforme, cosiddette riforme Nordio, sono la conseguenza, la prosecuzione della Cartabia».

La presidente della giunta distrettuale dell’Anm, Ida Teresi, ha espresso preoccupazione «per una deriva dei rapporti istituzionali che vede segmenti del mondo politico porre in discussione la legittimazione stessa delle decisioni dell’autorità giudiziaria, mettendo in pericolo la tenuta del patto sociale. Siamo consapevoli del fondamento costituzionale della presunzione di innocenza — ha aggiunto — ma dobbiamo segnalare il rischio che dalle ulteriori riforme annunciate potrà scaturire rispetto al diritto dei cittadini di essere informati». Carenze di mezzi ma anche di personale in alcuni uffici dei sette tribunali che rientrano nel distretto della Corte di Appello di Napoli sono state segnalate dalla presidente dell’Ordine degli avvocati, Immacolata Troianiello, nel corso del suo intervento.

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28 gennaio 2024

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«Napoli, violenza sulle donnein aumento. Una piaga di rilevanza nazionale»

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28.01.2024

Inaugurazione dell’anno giudiziario, il presidente della Corte d’Appello: crescita esponenziale

Calano gli omicidi, aumentano le rapine, lo spaccio di droga e la violenza sulle donne: la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario è stata l’occasione per fare il punto sulla criminalità nel distretto di Napoli.
L’aumento «esponenziale» della violenza sulle donne è uno dei dati più preoccupanti contenuti nella relazione introduttiva del presidente della Corte di Appello facente funzioni, Eugenio Forgillo: «Una piaga di rilevanza nazionale», la definisce. Problemi di grande attualità sono la camorra e la devianza giovanile, con ragazzini alla ricerca di «legittimazione carismatica, fatta di ostentazione di simboli come barba accentuata, tatuaggi, utilizzo dei social per evidenziare l’appartenenza a un gruppo». In presenza di clan «destrutturati dall'azione giudiziaria» ragazzi sempre più giovani si propongono come forza di vertice». Preoccupano anche le «stese», sparatorie all’impazzata in strada, frequenti sia a Napoli sia in provincia.
Gli omicidi di camorra a Napoli e provincia diminuiscono del 28,57% : lo scorso anno ne sono avvenuti 28 di cui 10 di matrice camorristica, mentre l’anno precedente, su 36 omicidi, 14 erano classificati di camorra.Â

Resta però alta la........

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