Doveva essere il raduno della commemorazione. Gennaro, l'unico arrivato: ormai abbiamo una certa età ...

Chissà , magari se Vladimir Ilic Lenin cento anni fa fosse morto in agosto le cose sarebbero andate diversamente. Capri avrebbe accolto i suoi "discepoli" tra bagnanti e i bar affollati della Piazzetta. Ma ha lasciato la terra che ha rivoluzionato il 21 gennaio, un giorno che in genere è particolarmente freddo. Così, malgrado gli annunci, ieri davanti alla sua stele nei Giardini di Augusto c'erano meno di dieci persone. E non per celebrarlo, ma per assistere alla celebrazione perché erano tutti giornalisti. Che si sono guardati a lungo intorno, cineprese alla mano, nella speranza di veder arrivare un corteo con qualche bandiera rossa. L'appuntamento era alle 11 ma soltanto dopo un'ora si è presentato Gennaro, qualche fiore in mano e il peso dell'età . L'unico marxista leninista arrivato sul posto, ma perché è caprese. "Hanno delegato me. Ieri era brutto tempo e fa freddo. abbiamo tutti una certa età e molti non se la sono sentita di affrontare il viaggio in mare". E sì, le cellule napoletane all'ultimo momento hanno dirottato su un bar di piazza Dante dove hanno ricordato Lenin davanti a un tè caldo".

"Segno dei tempi" dice qualcuno guardando il piazzale vuoto e pensando ad Acca Larentia, mentre alcune turiste russe, incuriosite dalla stele, chiedono: "Ma che ci fa qui Lenin?". Troppo lungo da spiegare anche se poi, alla fine, tutto potrebbe essere racchiuso in una semplice immagine. Il monumento a Lenin guarda il mare dei Faraglioni e si trova proprio davanti via Krupp, la strada fatta costruire tra il 1899 e il 1902 dal magnate dell'acciaio tedesco Friedrich Alfred Krupp, grande protagonista, per cannoni e finanziamenti, qualche anno dopo della Prima guerra mondiale. Lenin fu a Capri la prima volta nel 1908, per raggiungere Gorkij che voleva convincerlo a fondare una scuola per "rivoluzionari dal basso". La seconda volta fu nel 1910, stavolta senza una ragione apparente. Qualcuno dice perché si era innamorato dell'isola. Altri perché era in un periodo di crisi e di depressione. Altri ancora, ed è la tesi dell'attuale ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano nel suo libro "Scacco allo zar", per instaurare rapporti proprio con i Krupp. La mano data dalla Germania nella Rivoluzione d'Ottobre è un fatto acquisito. L'interesse era quello di far cadere il fronte orientale durante la Grande guerra per concentrarsi a occidente. E così fu.Â

Ma torniamo alle "non celebrazioni". Una vigilessa era stata inviata dal Comune a sorvegliare l'ordine pubblico. Mentre l'addetta all'ingresso dei Giardini di Augusto era sorpresa del perché ameno sei persone le avessero chiesto del monumento a Lenin. Mentre altri, del luogo, lì per godersi un po' di sole non sapevano neppure dove si trovasse. "Ora devo andare", dice Gennaro, "ho fatto tardi ed è ora di pranzo". Fischia il vento e infuria la bufera... povero Lenin, cento anni dopo basta soltanto un po' di freddo a fermare i suoi "uomini".

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21 gennaio 2024 ( modifica il 21 gennaio 2024 | 16:29)

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Lenin lasciato solo a Capri, naufraga la manifestazione per i cento anni dalla morte

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21.01.2024

Doveva essere il raduno della commemorazione. Gennaro, l'unico arrivato: ormai abbiamo una certa età ...

Chissà , magari se Vladimir Ilic Lenin cento anni fa fosse morto in agosto le cose sarebbero andate diversamente. Capri avrebbe accolto i suoi "discepoli" tra bagnanti e i bar affollati della Piazzetta. Ma ha lasciato la terra che ha rivoluzionato il 21 gennaio, un giorno che in genere è particolarmente freddo. Così, malgrado gli annunci, ieri davanti alla sua stele nei Giardini di Augusto c'erano meno di dieci persone. E non per celebrarlo, ma per assistere alla celebrazione perché erano tutti giornalisti. Che si sono guardati a lungo intorno, cineprese alla mano, nella speranza di veder arrivare un corteo con qualche bandiera rossa. L'appuntamento era alle 11 ma soltanto dopo un'ora si è presentato Gennaro, qualche fiore in mano e il peso dell'età . L'unico........

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